Un condamné à mort s'est échappé
Alessandro Cappabianca
(Francia 1956, Un condannato a morte è fuggito, bianco e nero, 95m); regia: Robert Bresson; produzione: Alain Poiré, Jean Thuillier per Gaumont/Nouvelles [...] Resistenza, è catturato dai nazisti e condannato a morte. Lo vediamo tentare la fuga una prima volta, mentre è trasferito in macchina alla prigione del forte di Montluc, ma è ripreso e picchiato a sangue. Rinchiuso da solo in una cella, riesce a ...
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Direttore della fotografia e regista francese (Parigi 1924 - Labenne 2016). Reporter di guerra in Indocina per Time e Life, dopo alcuni film anonimi, si è legato alla Nouvelle vague francese, rivelandosi [...] ) di J.-L. Godard; il suo timbro visivo è evidente, con un uso esclusivo della luce naturale che asseconda movimenti di macchina agili e nervosi. Con il regista parigino C. ha collaborato in quasi tutti i film degli anni Sessanta, da Une femme est ...
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Bitzer, Billy (propr. Johann Gottlieb Wilhelm)
Stefano Masi
Operatore cinematografico statunitense, nato a Roxbury (Massachusetts) il 21 aprile 1872 e morto a Hollywood il 29 aprile 1944. La sua intensa [...] cinematografico: la luce diffusa negli esterni, il controluce, l'uso dei filtri nei primi piani, l'utilizzazione dinamica della macchina da presa. B. dedicò quasi interamente la sua carriera a Griffith, il quale raramente girò con altri. Aver firmato ...
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Cardiff, Jack
Bruno Roberti
Direttore della fotografia e regista cinematografico inglese, nato a Yarmouth (Inghilterra) il 18 settembre 1914. Preminente, e di grande importanza, è stato il suo contributo [...] governativa inglese Crown Film Unit. La vera scuola di C. furono i teatri di posa, dove cominciò da assistente e operatore alla macchina, in film come The ghost goes West (1936; Il fantasma galante) di René Clair o The life and death of Colonel Blimp ...
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Fujimoto, Tak
Francesco Zippel
Direttore della fotografia statunitense, di origine giapponese, nato a National City (California) il 12 luglio 1939. Formatosi alla New World Pictures di Roger Corman, [...] a colori primari dominanti (il rosso e il bianco) e nel creare atmosfere sospese, ottenute attraverso calibrati movimenti di macchina. Nel 2002 è tornato a lavorare con Demme per The truth about Charlie, remake del classico giallo-rosa Charade (1963 ...
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Chimico e inventore francese (Besançon 1864 - Bandol, Var, 1948). Con il fratello Auguste (Besançon 1862 - Lione 1954) e col padre Antoine, fondò a Lione nel 1882 una fabbrica per prodotti fotografici. [...] servant à l'obtention et à la vision des épreuves chronophotographiques"): l'apparecchio da presa poteva anche essere usato come macchina per stampa e come proiettore con l'aggiunta di una lampada. Il 22 marzo 1895 ebbe luogo la prima proiezione ...
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Bene, Carmelo
Francesco Suriano
Autore, regista e attore teatrale e cinematografico, nato a Campi Salentina (Lecce) il 1° settembre 1937 e morto a Roma il 16 marzo 2002. Prevalentemente uomo di teatro, [...] , in base alla quale la musica acquista una predominanza assoluta e si amalgama a un modo di riprendere la "macchina attoriale" (definizione di B. dell'attore) inquadrandola con tagli diagonali, montando il materiale in modo sincopato e ritmico e ...
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Murnau, Friedrich Wilhelm
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Friedrich Wilhelm Plumpe, regista cinematografico tedesco, nato a Bielefeld il 28 dicembre 1888 e morto a Santa Barbara (California) l'11 [...] Nosferatu ‒ Eine Symphonie des Grauens (1922), come uno dei massimi registi della storia del cinema. Poeta sperimentale della macchina da presa e mirabile esploratore dell'animo umano, fu autore fortemente attratto dal dramma del Singolo che spesso ...
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Kiss Me Deadly
Mario Sesti
(USA 1955, Un bacio e una pistola, bianco e nero, 106m); regia: Robert Aldrich; produzione: Robert Aldrich per Parklane; soggetto: dall'omonimo romanzo di Mickey Spillane; [...] appaiono vari stacchi su un quadrante d'orologio che registra una durata assai più estesa). La spietatezza con la quale la macchina da presa suggerisce il sadismo di alcune azioni (come, all'inizio, nella tortura e nell'uccisione di una donna di cui ...
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Asquith, Anthony
Marco Pistoia
Regista cinematografico inglese, nato a Londra il 9 novembre 1902 e morto ivi il 21 febbraio 1968. Figlio del conte Herbert H. Asquith (primo ministro per il Partito liberale [...] version. La moltiplicazione del punto di vista e l'uso del flashback in The woman in question, la mobilità della macchina da presa e il suo stretto rapporto con i personaggi (in The Browning version), ma anche la più classicheggiante costruzione ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
macchinare
v. tr. [dal lat. machinari, der. di machĭna nel senso di «macchinazione, inganno»; nel sign. 2, der. di macchina] (io màcchino, ecc.). – 1. Ordire, preparare, tramare, a danno di altri: m. insidie; m. la morte, la rovina di qualcuno;...