Ingegnere meccanico inglese (Broadstairs, Kent, 1816 - Londra 1888). Ideatore (1848) di una locomotiva a 6 ruote (macchina C.). Riprese nel 1851 e portò a compimento la posa di un cavo telegrafico sottomarino [...] tra Dover e Calais giudicata irrealizzabile ai suoi tempi; compì a Berlino (1855) grandi lavori idraulici ...
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interprete
intèrprete [Der. del lat. interpres -etis "interprete", di origine incerta] [ELT] [INF] (a) In un calcolatore elettronico, programma per la traduzione in linguaggio macchina e immediata esecuzione, [...] : v. linguaggi di programmazione: III 424 f. (b) Nei procedimenti di calcolo basati sull'uso di schede perforate, macchina che interpreta i fori già praticati nelle schede, riportando a stampa l'indicazione numerica o alfabetica corrispondente a ...
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vantaggio
vantàggio [Der. del fr. ant. avantage, che è dal tardo lat. abante "avanti"] [MCC] In una macchina semplice (asse nella ruota, leva, ecc.), il rapporto tra resistenza e potenza; una macchina [...] per la quale tale rapporto sia maggiore di uno è detta vantaggiosa. ◆ [OTT] V. di luminosità e v. multiplex: v. spettroscopia ottica per trasformata: V 556 f, 555 c ...
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Zoologia
Montone, maschio della pecora e di altri ovini.
Nome di una razza di conigli con orecchie lunghe e pendenti, che ricordano le corna del montone. Si conoscono un a. inglese e uno francese.
Storia
Macchina [...] ossidionale usata da Assiri, Greci, Romani e ancora nel Medioevo, per demolire tratti di mura. Consisteva in una lunga trave culminante in un pezzo massiccio metallico spesso foggiato a testa di ariete. ...
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Meccanismo costruito per imitare i movimenti e riprodurre l’aspetto esterno dell’uomo e degli animali.
Macchine semoventi
Da questo primo significato discende quello di macchina, o sistema di macchine, [...] in uscita. Assumeremo che anche i segnali in uscita siano in numero finito, e li indicheremo con U1, U2,..., Un. Una macchina formale che accetta segnali in ingresso e ne produce in uscita si dice trasduttore. Quando si parla di a. a stati finiti ...
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In fotografia, esposizione alla luce del materiale sensibile. Tempo di p. Durata dell’apertura dell’otturatore della macchina fotografica, a seconda della quantità di luce disponibile e della sensibilità [...] (in genere da qualche secondo in su), superiore a quella massima tra i previsti valori di temporizzazione automatica dell’otturatore della macchina fotografica: se l’otturatore è dotato della funzione di p. (o di quella di mezza p.), l’operatore può ...
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Regista cinematografica danese (Copenaghen 1914 - ivi 2002). Cominciò la carriera come attrice per passare dietro la macchina da presa. Col marito Bjarne (Copenaghen 1908 - ivi 1995) scrisse e diresse [...] alcuni tra i più interessanti film danesi del dopoguerra: Ditte Menneskebarn (Ditte figlia dell'uomo, 1946) presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 1947; De pokkers unger (Questi benedetti ragazzi, ...
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rettificatore
rettificatóre [s. e agg. (f. -trice) "chi o che rettifica" Der. di rettificare (→ rettifica)] [LSF] Macchina, apparecchio o dispositivo che serve per effettuare operazioni di rettifica [...] o di rettificazione o, anche, di raddrizzamento. ◆ [FTC] [ELT] [EMG] Nell'elettrotecnica e nell'elettronica, sinon. di raddrizzatore ...
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fotoriproduzione
fotoriproduzióne [agg. Comp. di foto- e riproduzione] [FTC] Procedimento per riprodurre fotografie mediante una speciale macchina fotografica (fotoriproduttore) che consente di portarle [...] da un formato a un altro e, in certi casi, di variarne opportunamente la prospettiva ...
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Faènza ⟨-za⟩, Roberto. - Regista e sceneggiatore cinematografico italiano (n. Torino 1943). Dopo aver esordito dietro la macchina da presa con Escalation (1968), atto d'accusa contro il capitalismo, ha [...] realizzato H2S (1968), favola fantascientifica contro il potere della tecnologia, e quindi Forza Italia (1977), Si salvi chi vuole (1980) e Copkiller (L'assassino dei poliziotti) (1983). Una particolare ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
macchinare
v. tr. [dal lat. machinari, der. di machĭna nel senso di «macchinazione, inganno»; nel sign. 2, der. di macchina] (io màcchino, ecc.). – 1. Ordire, preparare, tramare, a danno di altri: m. insidie; m. la morte, la rovina di qualcuno;...