PELINO, Mario
Ezio Mattiocco
– Nacque a Sulmona, in provincia dell’Aquila, da Alfonso ed Anna Susi il 24 agosto 1892, penultimo di sei figli (Achille, Carolina, Riccardo, Nina, Mario, Elisa).
Frequentò [...] particolare dall’uso industriale della corrente elettrica, destinate a rivoluzionare la tradizionale lavorazione organizzative, accolse tra i suoi strumenti di lavoro la macchina da scrivere e fu convinto assertore della funzione essenziale della ...
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CHIATTONE, Mario
Giorgio Ciucci
Figlio di Gabriele e di Pia Greco, nacque a Bergamo l'11 nov. 1891.
Il padre, Gabriele (1853-1934), noto come tipografo, litografo e cartellonista, autore dei primi cartelloni [...] sale del Cova a Milano, la tela Gru elettrica, in cui alla influenza di Boccioni si viene 'opera di M. C., architetto, Pisa 1965; E. Crispolti, Il mito della macchina e altri temi del Futurismo, Trapani 1969, passim; Controspazio, III (1971), 4- ...
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PALMIERI, Luigi
Edvige Schettino
PALMIERI, Luigi. – Nacque a Faicchio (Benevento), il 23 aprile 1807, da Crescenzo e da Irene Severino.
La sua formazione scientifica avvenne prima nei seminari di Caiazzo [...] telaio si utilizzava un meccanismo simile a quello della macchina di Edward Marmaduke Clarke, per realizzare l’interruzione collegate ai terminali del circuito, si sente la scossa elettrica. Palmieri la chiamò corrente tellurica perché era indotta dal ...
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BIANCHINI, Giovanni Fortunato
Paolo Casini
Nacque a Chieti il 27 dic. 1719. A Chieti e a Ortona a Mare fece i suoi primi studi; passò poi a Napoli, discepolo di Nicolò Cirillo; qui, "dopo aver passato [...] l'aveva praticata.
Nel Saggio d'esperienze intorno la medicina elettrica fatte in Venezia da alcuni amatori di fisica al signor che il paziente - durante il contatto con la macchina elettrostatica - tenesse in mano le ampolle preparate nel solito ...
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MANNUCCI, Federico
Sabino Maffeo
Di antica famiglia fiorentina, nacque a Roma il 16 sett. 1848, terzo dei cinque figli di Giuseppe e di Barbara dei conti Zamboni. Il 18 giugno 1870 ottenne il baccellierato [...] oltre a coadiuvarlo nella parte tecnica, gli suggerì di servirsi della macchina di Atwood per misurare la deviazione verso Est dei gravi in caduta elettrica e sostituendo così con l'illuminazione elettrica quella a gas e con ascensori elettrici ...
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BACCELLI, Liberato
Gino Arrighi
Nacque a Lucca il 18 nov. 1772 da Giovanni Giuseppe di Domenico e da Maria Angiola di Antonio Marcucci. Compiuti in patria i primi studi e rimasto orfano del padre, passò [...] Dell'attitudine che ha lo spato romboidale d'Islanda a divenire elettrico, quelle di ottica di cui ci restano in Modena i suoi apparecchi detti "macchina di polarizzazione" e "macchina di diffrazione" ed altre ancora.
Bibl.: G. Lugli, Elogio del ...
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BRUSOTTI, Ferdinando
Enzo Pozzato
Nacque a Rosasco, in Lomellina, il 5 nov. 1839 da Luigi e da Carolina Villa. Compiuti gli studi classici presso i padri somaschi a Casale, la famiglia lo convinse a [...] applicazioni pratiche del B. sono da ricordare, oltre ai già citati perfezionamenti a macchine elettrostatiche. l'ideazione di un indicatore elettrico del livello dell'acqua nei fiumi, il perfezionamento dell'anemometrografo Parnisetti (l'apparecchio ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate sul francese) corrispondenti ad altre...