Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] 1929, L'uomo con la macchinada presa) ma coincise con l' la verità che si dichiara come verità cinematografica, si autodenuncia per quello che è ricordando Kiarostami che, al di là di ogni ripresa esplicita, è forse il suo più autentico ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] i simboli. Questa tripartizione è stata frequentemente ripresa nel campo della critica cinematografica, in particolare dall'inglese Peter Wollen ( la presenza nel campo della macchinada presa o dei microfoni, citazioni da altri film ecc. e, ...
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La sortie des usines
Thierry Frémaux
(Francia 1895, bianco e nero, 46s a 16 fps); regia: Auguste e Louis Lumière; operatore di proiezione: Charles Moisson, assistito da Jacques Ducom.
"Ora che abbiamo [...] Lumière inventavano lo spettacolo cinematografico.
Tale evento si delle principali vie di Lione e riprese la frenetica attività della città nei pressi film in programma è La mer. La macchinada presa è collocata su una spiaggia. Alcuni ragazzini ...
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Napoléon vu par Abel Gance
Davide Pozzi
(Francia 1925-26, 1927, colorato, 333m a 20 fps); regia: Abel Gance; produzione: Consortium Westi/Wengeroff/Pathé/ Films Abel Gance/Sgf; sceneggiatura: Abel Gance; [...] riprese cominciarono il 15 gennaio del 1925 e furono ultimate nell'agosto dell'anno successivo, quando Gance poté iniziare a montare i 450.000 metri di pellicola impressionati da ben diciotto macchineda del restauro cinematografico Kevin Brownlow. ...
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Cinéma vérité
Flavio De Bernardinis
La locuzione cinéma vérité (sull'argomento v. anche documentario) fu lanciata dal sociologo francese Edgar Morin in un articolo del gennaio 1960 sul settimanale "France [...] riprese. Per Leacock, che continuò la sua attività di giornalismo filmato anche dopo la separazione da Drew, il fulcro del cinema diretto consisteva nella living camera, la macchinada fenomenica e sua rappresentazione cinematografica, in direzione di ...
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Romeo e Giulietta
Andrea Maioli
(Italia/GB 1967, 1968, colore, 152m); regia: Franco Zeffirelli; produzione: Dino De Laurentiis/Verona Produzione/Anthony Havelock-Allan, John Brabourne per BHE; soggetto: [...] del teatro inglese e attrice cinematografica di rango) e realizzando un Il Romeo e Giulietta zeffirelliano fu dunque una ripresa di quella precedente e 'rivoluzionaria' regia teatrale , l'indugiare della macchinada presa sulla carica erotica ...
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Cronaca di un amore
Rinaldo Censi
(Italia 1950, bianco e nero, 110m); regia: Michelangelo Antonioni; produzione: Franco Villani per Fincine; soggetto: Michelangelo Antonioni; sceneggiatura: Michelangelo [...] primo lungometraggio, si apre a una nuova forma cinematografica, alla struttura discorsiva della finzione. La prima macchinada presa, che si muove come danzando intorno a loro. Si tratta per lo più di riprese effettuate in continuità, elaborate da ...
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Dissolvenza
Dario Tomasi
Procedimento ottico che consente di passare da un'immagine a un'altra non attraverso un mutamento repentino del contenuto dell'inqua-dratura, come avviene con gli stacchi, bensì [...] realizzare in diversi modi: in fase di ripresa (agendo sull'otturatore della macchinada presa), in fase di stampa (attraverso da un'inquadratura a un'altra, la d. fa parte dei cosiddetti effetti di punteggiatura ‒ o interpunzione ‒ cinematografica, ...
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Peeping Tom
Emanuela Martini
(GB 1960, L'occhio che uccide, colore, 109m); regia: Michael Powell; produzione: Michael Powell per Anglo-Amalgamated; sceneggiatura: Leo Marks; fotografia: Otto Heller; [...] ripresa di una serie di omicidi. La sua prima vittima è una prostituta, che Mark uccide con una lama aguzza incorporata nel treppiede della sua macchinada .
Vero campionario di auto-riflessione cinematografica, inesauribile e tortuoso come un ...
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Saikaku ichidai onna
Dario Tomasi
(Giappone 1952, Vita di O-Haru, donna galante, bianco e nero, 148m); regia: Mizoguchi Kenji; produzione: Kōi Hideo per Shin-Tōhō; soggetto: dal romanzo Koshoku ichidai [...] è contrassegnata da movimenti di macchina che conducono a un'espressiva dialettica di stasi e movimento, ripresa probabilmente il Premio Internazionale alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia del 1952.
Interpreti e personaggi: ...
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ripresa
riprésa s. f. [der. di riprendere, part. pass. ripreso]. – 1. L’azione di riprendere, il fatto di venire ripreso, nel sign. di prendere di nuovo, tornare di nuovo in possesso di una cosa. È d’uso per lo più limitato a locuzioni ant.,...
cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...