Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso [...] il tempo non è se non frutto di illusione ottica. Oppure si consideri una ripresacinematografica quale che sia: la realtà è lì, di fronte alla macchinada presa, ma volendo riprodurla sullo schermo si deve usare tutta una serie di accorgimenti ...
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Fotografia
Carlo Montanaro
Il rapporto tra fotografia e cinema
Nell'introduzione di uno dei primi, attendibili manuali storico-tecnici sul cinematografo l'autore, Eugène Trutat, ne loda l'essenza trattando [...] non più solo disegnata, ma realizzata anche con riprese dal vero. La sua diffusione fu tale dell'interscambio tra f. e mezzo cinematografico.Interscambio che, d'altra parte, al cinema in L'uomo senza macchinada presa (filmstenopeico) (1973-1981-1989 ...
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Animazione, Cinema di
Gianni Rondolino
Da un punto di vista tecnico il cinema di a. si differenzia da quello fotografico, o 'dal vero', per il fatto che l'effetto del movimento è ottenuto attraverso [...] non la macchinada presa. In altre parole, il principio teorico e tecnico su cui si basa il cinematografo è la libro omonimo di J.R.R. Tolkien. Ma soprattutto va segnalata una ripresa, negli Stati Uniti e in Giappone ma anche in Europa, del cinema di ...
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Danimarca
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema danese si sviluppò assai presto e conobbe un periodo aureo nella prima metà degli anni Dieci, quando divenne, nonostante le limitatissime dimensioni del [...] abitanti, fu il terzo produttore ed esportatore cinematografico del mondo (dopo Francia e Stati Uniti), nel 1943 Dreyer tornò dietro alla macchinada presa dopo un decennio di silenzio a utilizzare uno stile di ripresa il più possibile lontano dagli ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] per la trovata ingegnosa (e fortunata: come non ricordarne la ripresada parte di Woody Allen, nel 1985, in The purple rose macchinada presa), è infatti l'accertamento del carattere costitutivamente doppio e speculare dell'immagine cinematografica ...
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Fascismo
Giovanni Gozzini
I rapporti tra fascismo e cinema
La questione dei rapporti tra f. e cinema si muove su un doppio terreno di analisi: quello dell'uso dei nuovi mezzi di comunicazione di massa [...] Roma il Centro sperimentale di cinematografia diretto da Luigi Chiarini, ove si Sarebbe stato quest'ultimo, passato dietro la macchinada presa, a rovesciare l'approccio brillante in di adulterio, assassinio e castigo ripresa dal romanzo di J. Cain ...
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Cuba
Francesco Salina
Cinematografia
Il periodo del muto, 1897-1930
Nel gennaio 1897 un rappresentante e operatore dei Lumière, Gabriel Veyre, effettuò all'Avana le prime proiezioni, e in febbraio realizzò [...] da un cubano, El brujo desapareciendo, che con un trucco di ripresa metteva in scena la sparizione di un mago. Nel 1905 Pablo Santos e Jesús Artigas fondarono la Compañía Cinematográfica un abile uso della macchinada presa con inquadrature in ...
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Museo
Sergio Toffetti
Le origini
Macchine per la riproduzione di immagini fisse e in movimento si trovavano già esposte a partire dal tardo Rinascimento, accanto a strumenti di ottica e fisica sperimentale, [...] daripresa e proiezione di Georges Demeny, Thomas Alva Edison e dei fratelli Lumière. Forme di collezionismo cinematografico 28 dicembre 1895 a Parigi, o una delle macchineda presa usate da David W. Griffith in Intolerance (1916), proveniente dalla ...
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Suono
Per circa tre decenni a partire dall'invenzione del cinema, i film non contenevano alcun s. sincronizzato preregistrato. Nonostante ciò, raramente essi erano muti, dal momento che durante la proiezione [...] su disco, la velocità di ripresa fu standardizzata a 24 fotogrammi al era assicurato da un collegamento meccanico tra la macchinada proiezione e sui lati e sul fondo della sala cinematografica. Mentre ai riproduttori posti dietro lo schermo ...
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Illuminazione
Carlo Montanaro
Il primo studio cinematografico concepito per sperimentare la possibilità di riprodurre immagini in movimento, il Black Maria ‒ così chiamato dal soprannome attribuito [...] direzionata verso il sole. Le macchine erano azionate dall'elettricità, che non poteva comunque ancora produrre una sicura e sufficiente energia luminosa, anche perché l'emulsione cinematografica (derivata da quella fotografica) era ortocromatica, e ...
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ripresa
riprésa s. f. [der. di riprendere, part. pass. ripreso]. – 1. L’azione di riprendere, il fatto di venire ripreso, nel sign. di prendere di nuovo, tornare di nuovo in possesso di una cosa. È d’uso per lo più limitato a locuzioni ant.,...
cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...