Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] gruppo (tramite la proiezione nel caso del cinematografo dei Lumière), la dicotomia realtà-finzione macchinada presa leggera e insonora sulla base della Arriflex 16 mm tedesca. A completare i mezzi necessari per una definitiva libertà delle riprese ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] ' da Méliès in poi, afferma che "la ripresa del famoso treno sembra più vicina al senso cinematografico: con la macchinada presa" (1979, p. 83).
L'idea difesa da Guido Aristarco era in qualche modo opposta a quella espressa da Zavattini: il ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] macchinada presa (lettere, buste, assegni, bigliettini segnaposto) o con sapienti utilizzazioni dello spazio cinematografico .All'epoca del muto, il cinema inglese tentò a più riprese la via del comico, valendosi di artisti provenienti dal music ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] importante Premio del circolo dei critici cinematografici di New York per il miglior sulla musica rarefatta dei Pink Floyd, ripresi con macchine high speed a 2500, 3000 sette minuti girata con una macchinada presa montata su una serie di ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] granata) attraversano lo schermo a più riprese e in varie direzioni quasi come in The man that got away, e la macchinada presa si avvicina lentamente a quel punto caldo modo le convenzioni pittoriche e cinematografiche anche nei capolavori successivi, ...
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GASSMAN, Vittorio
Raffaella Di Tizio
GASSMAN (in origine Gassmann), Vittorio
Nacque a Struppa, comune indipendente da Genova fino al 1926, il 1° settembre del 1922, secondo figlio di Heinrich, ingegnere [...] con Visconti, Gassman fu i due gemelli de La macchinada scrivere di Jean Cocteau e il protagonista omosessuale del spettacolo del TPI, poi ripreso come programma televisivo per la RAI.
La nuova svolta cinematografica
Chiusa l’avventura del ...
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Francia
Paolo Marocco
Cinematografia
In F. nacque ufficialmente il cinema: il 28 dicembre 1895 i fratelli Louis e Auguste Lumière organizzarono al Grand Café di Parigi il primo spettacolo pubblico e [...] da Duvivier), fece irruzione lo spirito innovativo di Jacques Tati, che con Jour de fête (1949; Giorno di festa) riprese contenuti e in generale di tutto il dispositivo cinematografico, visto come macchina capitalistica (Une femme est une femme, 1961, ...
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Corre una singolare fatalità fra l'invenzione dei fratelli Lumière e l'alba del cosiddetto secolo breve. Il cinema ha forse inventato il Novecento: o è stato il Novecento a inventare il cinema? In modo [...] secolo che si apriva.
Al suo esordio, perciò, la macchinada presa fu mezzo per la semplice registrazione e replica di da quei corpi, da quei volti, secondo un rapporto organico tra la recitazione e i procedimenti tecnici della ripresacinematografica ...
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Colonna sonora
Ermanno Comuzio
Si può ragionevolmente parlare di c. s. (o traccia, o banda sonora: in inglese sound track o soundtrack, termini diventati d'uso internazionale; in francese band son, [...] macchinada presa e un microfono; il processo di 'postsincronizzazione' quando le immagini vengono riprese . Il futuro del sonoro. Dichiarazione, in S.M. Ejzenštejn, La forma cinematografica, Torino 1986, p. 270).
L. Levy, Music for the movies, ...
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Asia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Non è possibile definire una cinematografia asiatica che, seppure idealmente, raccolga sotto un denominatore comune le varie forme espressive emerse in questo continente. [...] con Ruzhā-ye dašwār (1974, Giorni difficili), è tornato dietro la macchinada presa nel 1987 con Bahār mišawad (Viene la primavera) e con all'industria cinematografica pakistana si è registrato a partire dal 1983, data in cui è stata ripresa la prassi ...
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ripresa
riprésa s. f. [der. di riprendere, part. pass. ripreso]. – 1. L’azione di riprendere, il fatto di venire ripreso, nel sign. di prendere di nuovo, tornare di nuovo in possesso di una cosa. È d’uso per lo più limitato a locuzioni ant.,...
cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...