Ray, Satyajit
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Calcutta il 2 maggio 1921 e morto ivi il 23 aprile 1992. Figura tra le più autorevoli della cinematografia mondiale, è il nome [...] 'importante corrente cinematografica bengalese, connotata da forti motivazioni , dal 1964, fu anche operatore alla macchina. Con il primo film, Pather panchali di un autore la cui eredità è stata ripresa per certi versi dal regista bengalese Gautam ...
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Didascalia
Alberto Boschi
Una definizione esatta del concetto di d. richiederebbe un inventario esaustivo degli inserti scritturali utilizzati nel corso della storia del cinema. Bisognerebbe in primo [...] che formavano il programma di una proiezione cinematografica si ricorreva spesso alle parole di un commentatore i due film sono composti da una successione di quadri girati in continuità di ripresa con la macchina fissa, ciascuno dei quali presenta ...
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Découpage
Michel Marie
Il termine découpage è usato in almeno due o tre accezioni, concernenti la tecnica, l'estetica e la teoria del cinema. Esso designa un'operazione tecnica, l'azione di découper [...] persona tutte le riprese. Ma il merito di aver conferito uno statuto letterario al d. cinematografico spetta al cineasta dettagli dei movimenti di macchina. Questa attività di stesura del d. a volte era svolta da un tecnico specializzato chiamato ...
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COMERIO, Luca Fortunato
Maria Adelaide Frabotta
Nacque a Milano il 19 nov. 1878 da Francesco e Claudia Francioli. Dopo aver terminato le scuole elementari, iniziò a lavorare nel caffè di cui il padre [...] , acquistò di seconda mano una macchina fotografica a cassetta, con la quale più grosse case di distribuzione italiane, da parte sua il C. fondava nel 1910 dal ministero della Guerra ad effettuare ripresecinematografiche.
Egli per l'occasione fece ...
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Rashōmon
Dario Tomasi
(Giappone 1950, Rashomon, bianco e nero, 88m); regia: Kurosawa Akira; produzione: Minoru Jingo per Daiei; soggetto: dai racconti Rashōmon e Yabu no naka (Nel bosco) di Akutagawa [...] l'omicidio. Tutto il film è in realtà pervaso da questa dialettica di luci e ombre che rinvia a quella i movimenti di macchina che, nella loro circolarità (ripresa sul piano alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, il film vinse ...
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De Santis, Pasqualino
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Fondi il 24 aprile 1927 e morto a L′viv (Ucraina) il 23 giugno 1996. Fratello minore del regista Giuseppe De Santis, è stato un [...] Centro sperimentale di cinematografia, dove ottenne il diploma da operatore nel 1949 assistente e poi di operatore di macchina ‒ negli anni della sua ) e poi quando fu chiamato a completare le riprese del film di Joseph L. Mankiewicz The honey pot ...
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LENFIL′M
Vivia Benini
Sigla storica adottata definitivamente nel 1934 dai primi studi cinematografici sovietici che, sotto la gestione di diversi comitati (Sojuz-fil′m, Kinosev, Leningradkino, Sevzapkino, [...] studi cinematografici produssero il primo film d'autore, sceneggiato da Anatolij 1944, a causa dell'invasione tedesca, la macchina produttiva della L. con uomini e mezzi venne studi di Leningrado una rapida ripresa dell'attività. Le nuove generazioni ...
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ripresa
riprésa s. f. [der. di riprendere, part. pass. ripreso]. – 1. L’azione di riprendere, il fatto di venire ripreso, nel sign. di prendere di nuovo, tornare di nuovo in possesso di una cosa. È d’uso per lo più limitato a locuzioni ant.,...
cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...