Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] da questo sfondo tecnico-materiale. In entrambi c'è la scoperta che l'immagine cinematografica , 1985) lo utilizza a più riprese pur senza citarlo direttamente. Ma interessa m. o nella fluidità dei movimenti di macchina o anche nell'uso del colore) e ...
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Il restauro cinematografico
Gian Luca Farinelli
Davide Pozzi
Una terra di nessuno
La disciplina del restauro cinematografico è oggi un territorio dai confini incerti, frequentato da tutti e da nessuno, [...] quali stampare le copie da proiezione. Da un punto di vista del restauro cinematografico il processo di l’instabilità dovuti alle giunte e a qualche tremolio di macchina in fase di ripresa. All’esame dell’immagine è stato riscontrato poi un ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] proiezioni cinematografiche erano accompagnate quasi sempre da eventi acustici iniziale (il cinema 'della ripresada un unico punto') a "erediterà fortunatamente dal cinema muto una meravigliosa macchina per fermare, dilatare o contrarre la durata: ...
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Realtà e finzione nell’arte contemporanea
Luca Panaro
Il crescente rapporto tra realtà e finzione nel mondo d’oggi, o meglio la straordinaria capacità della finzione di diventare realtà, emerge con [...] da Al Pacino, e aveva commissionato la villa a un architetto locale dandogli una videocassetta del celebre film per costruire nella realtà quello che si vedeva nella finzione cinematografica simulando la ripresa dal sorta di macchina del tempo pronta ...
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Televisione: sviluppi tecnologici
Enrico Menduni
Il termine televisione designa la trasmissione circolare, da parte di un soggetto emittente, di immagini in movimento ricevibili dagli apparecchi (televisori) [...] linee).
Nella telecamera elettronica di ripresa, l’immagine captata dall’obiettivo , di dimensioni non lontane da quelle cinematografiche, e con un’acustica hi soltanto uno spettatore) e la macchina televisiva (non più soltanto un riproduttore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sono molte le storie, i luoghi e le figure che hanno concorso alla nascita del cinema. [...] di osservare più da vicino tale morfologia. Che cosa accade infatti quella sera?
I fratelli Louis e Auguste Lumière presentano a Parigi la loro invenzione, il cinematografo, una macchina dotata di più funzioni (ripresa, stampa, proiezione) ma ...
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Cinegiornale
Serafino Murri
Forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzata in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con intenti d'informazione e di [...] macchina introdotti nella grammatica del cinema di finzione solo a metà degli anni Dieci dacinematografo, voluti da A.V. Lunačarskij, il braccio destro di Lenin per la politica culturale. Fu sperimentando le enormi potenzialità creative nella ripresa ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] la luce (la macchina fotografica o la cinepresa) e le vedute del Cinématographe Lumière appaiono calate dentro un bagno di reale (Aumont, 1989) del quale portano ancora una traccia, ma niente più che una traccia. Il cinematografo, che ancora non ...
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Testimonianze - Federico Fellini
Jacqueline Risset
Federico Fellini
"Appena ti fabbrichi un pensiero, rìdici sopra": queste parole di Laozi, che Federico Fellini citava volentieri, e non soltanto a [...] macchina che li turba, li muove, ottenendone altri altrettanto preziosi, altrettanto sfuggenti. E tuttavia ciò che dàcinematografica italiana. In Lo sceicco bianco, complice quel suo ritmo da camion e predisposti per le riprese. Ma ciò che percepiamo ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] macchina che, per paradosso, potrà incrementare le potenzialità dello spirito, in una circolarità virtuosa fra arte e tecnica. Così l'arte cinematografica fu anche legato da rapporti di amicizia al filosofo G. Simmel, da cui riprese il concetto di ...
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ripresa
riprésa s. f. [der. di riprendere, part. pass. ripreso]. – 1. L’azione di riprendere, il fatto di venire ripreso, nel sign. di prendere di nuovo, tornare di nuovo in possesso di una cosa. È d’uso per lo più limitato a locuzioni ant.,...
cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...