Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] David W. Griffith. Il 'cinematografo' mostrava vedute di paesi e macchina, continuò a girare. Quando sviluppò la pellicola si accorse che una carrozza improvvisamente veniva sostituita da un carro funebre. Ebbe così l'idea d'interrompere la ripresa ...
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Piano-sequenza
Elena Dagrada
La parola
L’espressione plan-séquence nacque in Francia intorno al 1949, quando André Bazin*, scrivendo la prima edizione del suo volumetto dedicato a Orson Welles, pubblicato [...] del linguaggio e alla modernità cinematografica. E poiché, al fine di da individuare nella storia della ripresa continua, o dell’inquadratura lunga – ciò che gli americani chiamano long take –, talvolta arricchita da elaborati movimenti di macchina ...
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Formato
Dario Tomasi
Nel lessico cinematografico, il termine formato designa da un lato la larghezza della pellicola, indicata in millimetri e in maniera ellittica, dall'altro, in modo estensivo, le [...] macchinadada Henri Chrétien, che utilizzava lenti anamorfiche in grado di comprimere le immagini in fase di ripresa e riespanderle in quella di proiezione. Il Cinemascope, contrariamente al Cinerama, non comportava per le sale cinematografiche ...
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film
Gianni Rondolino
Vedere oltre lo schermo
Un film è certamente divertimento, ma spesso è qualcosa di più. Può essere allora utile conoscerne il linguaggio, analizzarne il contenuto (spesso nascosto), [...] film nasce da un'idea cinematografica, a meno che non si tratti di produzioni indipendenti, poco costose e che richiedono una struttura più agile e meno macchinosa. In primo luogo si organizza il set, cioè il luogo dove si svolgeranno le riprese ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] espressivi del cinema, da due tipologie vicine, cui si accenna soltanto, e cioè la ripresacinematografica di un importante animata partecipazione del contesto, o di movimento della macchinada presa o, ancora, di montaggio, sempre efficaci ...
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Kung fu
Giona Antonio Nazzaro
Genere dedicato alle tecniche orientali di combattimento a mani nude, sorto a Hong Kong verso la fine degli anni Sessanta. Il cinema di k. f. (gongfu pian) nacque come [...] macchinada presa con Shen da (1975, ingl. The spiritual boxer), film caratterizzato da leggerezza del tocco umoristico e precisione filologica nella ripresa hanno impresso nuove energie nell'industria cinematografica dell'ex colonia britannica. Nel ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] 1929, L'uomo con la macchinada presa) ma coincise con l' la verità che si dichiara come verità cinematografica, si autodenuncia per quello che è ricordando Kiarostami che, al di là di ogni ripresa esplicita, è forse il suo più autentico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il cinema è stato forse il luogo principale dell’elaborazione simbolica dello statuto [...] che il "corpo cinematografico" subisce è ben riassunto da Un chien andalou (1929 corpi "mitizzati" dei dittatori nelle riprese documentarie – si è parlato di Benito 1959) di Alain Resnais, dove la macchinada presa inquadra i corpi dei due amanti ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] i simboli. Questa tripartizione è stata frequentemente ripresa nel campo della critica cinematografica, in particolare dall'inglese Peter Wollen ( la presenza nel campo della macchinada presa o dei microfoni, citazioni da altri film ecc. e, ...
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La sortie des usines
Thierry Frémaux
(Francia 1895, bianco e nero, 46s a 16 fps); regia: Auguste e Louis Lumière; operatore di proiezione: Charles Moisson, assistito da Jacques Ducom.
"Ora che abbiamo [...] Lumière inventavano lo spettacolo cinematografico.
Tale evento si delle principali vie di Lione e riprese la frenetica attività della città nei pressi film in programma è La mer. La macchinada presa è collocata su una spiaggia. Alcuni ragazzini ...
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ripresa
riprésa s. f. [der. di riprendere, part. pass. ripreso]. – 1. L’azione di riprendere, il fatto di venire ripreso, nel sign. di prendere di nuovo, tornare di nuovo in possesso di una cosa. È d’uso per lo più limitato a locuzioni ant.,...
cinematografico
cinematogràfico agg. [der. di cinematografo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla cinematografia e al cinematografo: apparecchio c., macchina c. (s’intendono comunem. quelle da ripresa); attore, regista c.; spettacolo c.,...