Semitista francese, nato a Marnes-la-Coquette (Seine-et-Oise) il 23 dicembre 1900. Insegna dal 1945 alla Sorbona e dal 1952 è presidente dell'Institut d'Études Sémitiques nell'univ. di Parigi.
Oltre a [...] uno studio sul quarto libro dei Maccabei (Le quatrième livre des Machabées. Introduction, traduction et notes, Parigi 1939), si è occupato con particolare genialità di aramaico (La doctrine gnostique de la lettre "WAW" d'après une lamelle araméenne ...
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Nome di quattro re dei Nabatei. Areta I è noto soltanto per la menzione che ne è fatta in I Maccabei, V, 8, a proposito della fuga del gran sacerdote Giasone da Gerusalemme e del rifugio che inutilmente [...] cercò presso di lui (169 a. C.). È il primo dei sovrani nabatei di cui ci sia tramandato il nome, ed è chiamato "tiranno" anziché "re" come i suoi successori, ma non vi è ragione di ritenere che non portasse ...
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Nome di sante: 1. Martire romana (festa, 23 nov.), sul cui sepolcro Bonifacio I costruì una basilica. La Passio leggendaria (sec. 4º- 5º), da cui dipende un affresco (ora distrutto) del sec. 6º, e che [...] narra del martirio, sotto Marco Aurelio, di F. e dei suoi sette figli ricalca il racconto biblico dei 7 Maccabei; i nomi dei figli sono tratti dalla Depositio Martyrum del 10 luglio. 2. V. Perpetua e Felicita. ...
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Antica città del Ḥawrān (Auranitide; v.), già facente parte del regno dei Nabatei; il suo nome indigeno era Buṣrà (generalmente interpretato come "fortezza"), che vive ancora nella forma araba più recente. [...] La sua più antica menzione letteraria si ha in I Maccabei, V, 26, ma la città è probabilmente più antica. Quando sia stata occupata dai Nabatei è ignoto, ma essa doveva essere già in loro potere alla fine del sec. II avanti Cristo. Sottomessa da ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] II Cronache (o Paralipomeni), I e II Esdra (ο Esdra e Neemia), *Tobia, Giuditta, Ester, *I e *II Maccabei; c) Giobbe, Salmi, Proverbi, Qōhelet, Cantico dei Cantici, *Sapienza, * Siracide (o Ecclesiastico); d) Isaia, Geremia, Lamentazioni, Baruc (con ...
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targūm Parola aramaica, poi entrata anche nell’ebraico post-biblico, che significa «traduzione» e con la quale si designano alcune versioni della Bibbia in lingua aramaica giudaica. Si ignora quando furono [...] all’esilio, quando cioè l’ebraico fu sostituito dall’aramaico come lingua parlata in Palestina; all’epoca dei Maccabei erano già fissate, sia pure solo oralmente. Il carattere delle traduzioni è duplice: alcune sono strettamente letterali, altre ...
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Qōhelet Uno dei libri brevi (noti anche come i ‘cinque rotoli’) della Bibbia ebraica. Prende nome dall’autore ed è detto, nella versione greca, Ecclesiaste. La lingua (il tardo ebraico della Mishnāh), [...] lo stato della società, che il libro deplora, e alcune analogie con il pensiero greco lo fanno datare a verso la fine della dominazione seleucidica in Palestina, prima della riscossa dei Maccabei, intorno al 200 a.C. ...
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IONADATTICO
Bruno Migliorini
Si chiama (con voce bizzarramente formata da ionio ed attico) parlare ionadattico quella particolare foggia di parlare equivoco per cui di un vocabolo si dà la prima parte [...] principio già si avviasse a comprenderne il significato: come p. es., fagiani in luogo di fagioli, maccabei per maccheroni, cappellani per capponi, e simili. Questa bizzarria imperversò nelle accademie secentesche; ma analoghi mascheramenti scherzosi ...
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Esegeta cattolico (Stoccarda 1865 - Tubinga 1935). Parroco a Blaubeuren (1898), dal 1907 prof. di esegesi biblica all'univ. di Tubinga. Famosa, ma discussa, la sua teoria secondo cui i più antichi testi [...] e aggiunte in aramaico e in greco, si sarebbe finalmente giunti alla ritraduzione in ebraico classico al tempo dei Maccabei. Diede pregevoli traduzioni del Vecchio Testamento; oltre alla sua opera più importante, Die heilige Schrift des Alten Bundes ...
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. Le più antiche attestazioni di questa voce ricorrono in Francia, tra il sec. XIV e il XV: la danse de Macabré (ricordata nei versi di Jean Le Fèvre, 1376) e la chorea Machabaeorum (di un documento della [...] la stretta connessione ch'è fra questo termine, che subì le più varie e strane interpretazioni, e il nome dei martiri Maccabei, a cui era dedicata una celebrazione ecclesiastica dei defunti. Ancora nel sec. XVII, un testo di Antoine Oudin ci dimostra ...
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maccabeo1
maccabèo1 (propriam. Maccabèo) s. m. – Soprannome (gr. Μακκαβαῖος, lat. Machabaeus) di Giuda, protagonista della rivolta giudaica contro Antioco IV Epifane (2° sec. a. C.), esteso poi dagli scrittori ecclesiastici ai membri della...