Uomo politico, storico e letterato (Padova 1261 - Chioggia 1329); il più eminente tra quei letterati di Padova che si indicano con il titolo di preumanisti. È considerato, con Giovanni Villani e Dino Compagni, [...] fu ceduta a Cangrande (1328) e fu proclamata la pace, M., contro ogni promessa spogliato degli ultimi suoi beni, invano sperò di De gestis Henrici VII Caesaris, detta poi Historia Augusta, in 16 libri, nel De gestis Italicorum post Henricum VII ...
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Scrittore e giornalista italiano (Roma 1871 - Firenze 1946), figlio di Raffaele. Novelliere e romanziere fino al dopoguerra, critico d'arte, giornalista e saggista, i pregi più evidenti e maggiori dell'opera [...] è fluida, limpida e discorsiva; gusto dei classici e parlata viva s'integrano e trovano in essa fusione e lucente equilibrio. Con M. Sarfatti contribuì notevolmente a dare una veste ufficiale, nazionalistica e antimodernistica, al movimento artistico ...
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Scrittore portoghese (n. forse 1525 - m. 1580). I dati biografici, desunti in gran parte dalla sua opera, sono quasi tutti incerti. Nacque presumibilmente a Lisbona (o forse a Coimbra) e la sua formazione [...] molto povera, nonostante la pensione concessagli dal re. Oltre ai Lusíadas che, pubblicati nel 1572, gli dettero subito fama in Italia e in Spagna (dove furono tradotti prima della sua morte), il nome di C. rimase legato alle Rimas, pubblicate tra il ...
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Arte
Corrente artistica sviluppatasi tra il 1960 e il 1970 negli Stati Uniti d’America. Definita minimal art, ma anche strutture primarie, ABC art, antiform, cool art, topological art, è caratterizzata [...] rigorosamente tonale e spesso di estrema semplicità), pulsazione e strumentazione rimanevano in linea di principio immutati lungo tutto il percorso. Nei decenni seguenti il termine m. trova tuttavia applicazione al di fuori di questa più circoscritta ...
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Scrittore e filosofo statunitense (Boston 1803 - Concord, Mass., 1882). Elaborò i temi di rinnovamento religioso e culturale che ispirarono il gruppo trascendentalista. Grande prosatore, non costruì un [...] membri del gruppo (Bronson Alcott, Thoreau, Hawthorne e M. Fuller) furono suoi buoni amici e si riunirono spesso solitude (1870), fino alla più stanca prosa degli ultimi saggi riuniti in Letters and social aims (1876), cui si aggiunsero, postumi: ...
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Macchiavèlli, Loriano. - Scrittore italiano di narrativa e di teatro (n. Vergato 1934). Ha scritto numerose pièces rappresentate da varie compagnie italiane. Dagli anni Settanta si è dedicato al genere [...] infine di autore. Tra le pièces tetrali da lui scritte si ricordano: In caso di calamità, viva la Patria (1969/70); Voglio dirvi di nel 2022, La stagione del pipistrello e Funerale dopo Ustica. Con M. Fois e C. Lucarelli ha fondato il Gruppo 13 e con ...
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Scàlfari, Eugenio. - Giornalista e scrittore italiano (Civitavecchia, Roma, 1924 - Roma 2022). Tra i maggiori editorialisti italiani, fondatore nel 1976 del quotidiano La Repubblica di cui è stato direttore. [...] Repubblica italiana (1996) e di chevalier de la Légion d'honneur (1999).
Laureatosi in giurisprudenza, nel 1950 iniziò la carriera giornalistica come collaboratore de Il Mondo di M. Pannunzio e de L'Europeo di A. Benedetti. Nel 1955 partecipò con il ...
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de Giovanni, Maurizio. – Scrittore italiano (n. Napoli 1958). Giallista tra i più noti del panorama nazionale contemporaneo, ha esordito nella letteratura non in giovane età, partecipando nel 2005 a un [...] giorno dei morti (2010), Per mano mia (2011), Vipera (2012), In fondo al tuo cuore (2014). Del 2012 è il primo romanzo il sulla letteratura gialla Tre passi nel buio (con L. D'Andrea e M. Carlotto); nel 2019, Le parole di Sara, Il pianto dell'alba ...
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Figlio naturale (n. 1232 - m. Benevento 1266) dell'imperatore Federico II e di Bianca Lancia, poi legittimato. Alla morte di Federico (1250) divenne reggente per l'imperatore Corrado IV (1228-1254), suo [...] Carlo d'Angiò (1263); il quale, ottenuti finalmente gli aiuti dei banchieri toscani, poté entrare in Roma, invano sollecitata nel suo orgoglio imperiale da M. (1265). Questi, abbandonato via via dai suoi alleati, affrontò l'Angioino a Benevento (1266 ...
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Scrittore e critico tedesco (Hannover 1767 - Bonn 1845), figlio di Johann Adolf. Dopo aver studiato a Gottinga, fu istitutore ad Amsterdam (1791-95). Nel 1796 su invito di Schiller si trasferì a Jena, [...] a quelle armoniche della musica. Dopo il 1804 si trattenne presso M.me de Staël, a Coppet sul Lago di Ginevra, come precettore di Bonn, si occupò di studî indiani, insegnando per primo in Europa il sanscrito e pubblicando la Bhagavadgītā (1823) e ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...