Poeta (n. Todi - m. Collazzone 1306). È il mistico che diede alla poesia italiana le note più acute di un'esperienza religiosa vissuta nelle sue accese esaltazioni, nei suoi prorompenti entusiasmi e nelle [...] mali a sua mortificazione e a lode di Dio, sia che canti la vanità dei beni mondani o l'amore ardente di Gesù. In questa violenza sono i pregi e i limiti della sua poesia che raggiunge spesso risultati altissimi. I suoi capolavori sono la lauda del ...
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Protagonisti di numerose opere letterarie e teatrali. La celebre storia d'amore trattata nella tragedia Romeo and Juliet di W. Shakespeare (scritta probabilmente nel 1595, pubblicata nel 1597) trae origine [...] i due giovani hanno i nomi di Giulietta e Romeo), e da M. Bandello nelle sue Novelle (nella 9ª della 2ª parte). Lope col dramma Romeo und Juliette; V. Betteloni col poemetto in dialetto veronese Zulieta e Romeo. Tra le innumerevoli opere musicali ...
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Architetto e trattatista (Vicenza 1548 o 1552 - Venezia 1616), tra i maggiori esponenti dell'architettura veneta. Ricevette una prima educazione dal padre, l'architetto-carpentiere Giandomenico (1526 circa [...] di A. Palladio, M. Sanmicheli, J. Sansovino, o dai suoi committenti veneziani (M. Barbaro e Jacopo Contarini dei Tolentini (1590-95), nella chiesa di S. Trovaso (1609) o in S. Giacomo di Rialto (altare della Scuola degli orefici, 1601-06) costruì ...
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Critico letterario italiano nato a Padova nel 1936, fu allievo a Napoli di Toffanin e di Battaglia; in quell'università insegnò e animò una numerosa scuola, sino a che si trasferì nell'università [...] e 2000; Misure del classicismo rinascimentale, 1967], M. è divenuto negli anni, sempre più, interprete proposito del Nievo, il fascino inalterato della sua prosa critica è in quell'avvicinarsi per allusioni ed ellissi, per indugi e per meditazioni ...
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(gr. Λέσβος) Isola della Grecia (1630 km2 con 90.000 ab. circa), situata nel Mar Egeo settentrionale, di fronte all’Anatolia dalla quale è separata da due canali poco profondi. Il nome della città principale, [...] .751 ab. nel 2006; capol. Mitilene). Su un basamento vulcanico poggiano dei dossi, costituiti in prevalenza da calcari e da scisti (altezza massima 967 m), ma non mancano zone depresse e pianeggianti, che si prestano alle colture (olivo, vite, alberi ...
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Scrittore e magistrato italiano (n. Taranto 1956). Giudice alla Corte d’Assise di Roma, è autore di numerosi libri perlopiù di genere giallo. È noto al pubblico soprattutto per Romanzo criminale (2002), [...] più recenti: nel 2014, Il combattente. Come si diventa Pertini, in cui lo scrittore indaga sull'uomo dietro al mito, e il e storie del crimine (2017); tutti nel 2018, Sbirri (con M. Carlotto e M. de Giovanni) e il romanzo L'agente del caos; nel 2019 ...
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Pseudonimo dello scrittore nederlandese Eduard Douwes Dekker (Amsterdam 1820 - Nieder-Ingelheim, Germania, 1887). Considerato tra i maggiori prosatori olandesi del 19° sec., la sua influenza è stata profonda, [...] contiene frammenti di grande finezza psicologica: Woutertje è un ragazzo introverso, un'anima poetica, in urto con il meschino ambiente piccolo borghese. L'opera di M. è oggetto di studi e di continue ristampe, mentre nella sua casa natale hanno sede ...
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(irland. Oisin) Leggendario guerriero e bardo gaelico, figlio di Finn (o Fingal, secondo la forma adottata nel 18° sec. da J. Macpherson), che si suppone vissuto nel 3° sec. d.C.
Con il nome di ciclo [...] . che non risentisse, sia pure per un breve periodo, della moda ossianica. In Italia O. trovò presto un ardente fautore nell’abate M. Cesarotti, la cui traduzione in endecasillabi sciolti parve ad alcuni perfino superiore all’originale (Fingal, 1762 ...
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Scrittore francese (castello di Miromesnil, Senna Inferiore, 1850 - Parigi 1893). Allievo di G. Flaubert, muovendo dal naturalismo e dall'osservazione dei caratteri e dell'ambiente fu scrittore originale [...] Des vers; poi si dedicò alle novelle e ai romanzi che raccolse in La maison Tellier (1881), Mademoiselle Fifi (1882), Contes de la Bécasse salda struttura, di una profonda chiarezza psicologica (M. vi prepose un importante saggio teorico sul romanzo ...
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Poeta tedesco (Oberehenheim, Alsazia, 1475 - ivi 1537); frate francescano dotato d'una fantasia ricca e d'uno spirito naturalmente arguto, attraverso le sue opere ricondusse tutte le varie manifestazioni [...] religioso assai saldo, al di là delle espressioni, popolari e pertanto spesso volgari, in cui si cala. La polemica antiluterana diede nuova esca al fervido ingegno di M.; fra l'altro scrisse, con vigore inusitato, Von dem grossen lutherischen Narren ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...