Inventore di strumenti musicali (n. Ratisbona 1772 - m. in America, a bordo della nave Otis, 1838). Figlio di un organista, si stabilì a Vienna nel 1792 e nel 1808 fu nominato meccanico di corte; fece [...] poi molti viaggi in Europa e in America per diffondere gli strumenti da lui costruiti. Figurano tra questi il panharmonicon, uno strumento automatico per il quale Beethoven compose La battaglia di Vittoria, e il metronomo Maelzel, perfezionamento dei ...
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Scrittrice tedesca (n. Berlino 1894 - m. in località ignota, forse 1943). Figlia di un avvocato ebreo, fu insegnante di lingue e interprete nel corso della prima guerra mondiale; nel corso della seconda, [...] le sue tracce. Incline all'ascesi e alla solitudine, scrisse poesie pensose e visionarie, dense di associazioni magico-mitologiche. In vita pubblicò Gedichte (1917), Preussische Wappen (1934), Die Frau und die Tiere (1938); postumi sono apparsi il ...
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Prelato e teologo (n. Abingdon 1180 circa - m. in viaggio verso Roma 1240); studiò a Parigi e a Oxford (1201-14), fu predicatore papale della 6a crociata (1227). Come arcivescovo di Canterbury (1234), [...] per la fermezza nel mantenere la disciplina e i diritti della Chiesa, e per l'appoggio dato ai baroni, si trovò in contrasto col clero e con Enrico III; venutogli meno, nonostante un viaggio a Roma (1238), l'appoggio del papa, si ritirò nell'abbazia ...
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Regista cinematografico (n. Saarbrücken 1906 - m. in Slovenia 1984); tra gli autori più rappresentativi del cinema tedesco del dopoguerra, si affermò nella Germania Orientale con film che offrivano incisivi [...] suoi film, di generi e toni diversi, ha affrontato prevalentemente il tema del problematico rapporto fra l'individuo e la società in cui vive. Si ricordano: Der Undertan (1951, dal romanzo di H. Mann); Zukunft aus zweiter Hand (1949); Ciske de rat ...
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Scultore (m. in Francia nel 1382). Lavorò alla corte di Carlo V, dove fu uno dei rappresentanti più apprezzati della colonia di artisti fiamminghi stabilitisi a Parigi all'inizio del sec. 14º. Le sue opere, [...] idealizzazione classicheggiante (mausoleo della regina Filippina di Hainaut, 1366-67, nell'abbazia di Westminster di Londra; le figure giacenti in alabastro della tomba di Carlo IV il Bello e di Giovanna d'Évreux, 1372, al Louvre di Parigi; quella ...
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Figlio (m. in Gheldria 1284) di Gherardo IV conte di Gheldria, vescovo di Liegi (1247), lottò contro il duca Enrico III di Brabante, alla cui morte (1261) divenne il signore più potente dei Paesi Bassi. [...] Ma le lotte contro il Brabante (1267-69) e le rivolte popolari interne indebolirono sempre di più la sua posizione; i suoi sudditi non fecero mistero della loro avversione verso di lui e ricorsero presso ...
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Sciliar (ted. Schlern) Gruppo delle Alpi Dolomitiche (2563 m), in prov. di Bolzano. Consta di un imponente dosso di natura calcarea, che si stacca a NO del Catinaccio e domina gli altipiani di Castelrotto, [...] Siusi e Fiè.
Sullo S., nelle località Monte Castello e Terra Rossa, sono stati scoperti reperti preistorici del periodo di transizione Hallstatt-La Tène. La stazione di Terra Rossa era un accampamento ...
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Scrittore (n. Torino 1888 - m. in battaglia sul Monte Tomba, 1917); passò la prima giovinezza fra la bohème torinese, collaboratore di S. Camasio, col quale scrisse due commedie, La zingara (1909) e, assai [...] più nota, Addio giovinezza! (1911). Da solo compose un'altra commedia, La donna e lo specchio (1914), e liriche d'intonazione crepuscolare, parzialmente raccolte nel volume postumo Gli orti (1918). Fu ...
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Dottore ebreo (n. Gerona 1194 - m. in Palestina 1270 circa). Sostenne la verità assoluta dei libri tradizionali, Bibbia e Talmūd, contro le tendenze della speculazione filosofica, mantenendo tuttavia notevole [...] commenti talmudici, opere giuridiche, filosofiche e devozionali. Rappresentò la parte ebraica in una celebre disputa tenutasi a Barcellona nel 1263, ordinando poi le sue tesi in uno scritto, a causa del quale fu costretto ad abbandonare la Spagna ...
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Re (kabaka) del Buganda (n. 1924 - m. in Inghilterra 1969). Sul trono dal 1939 al 1953, fu deposto dall'amministrazione britannica e deportato a Londra per non aver voluto rinunciare ai privilegi di cui [...] protettorato britannico sull'Uganda. Tornato sul trono dopo le riforme costituzionali del 1955, fu deposto e costretto all'esilio nel 1966 da M. Obote che, sospesa la costituzione federalista, abolì il regno del Buganda (ricostituito nel 1993 sotto R ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...