Pittore (n. Mortara 1512 circa - m. 1583 circa); discepolo dapprima di Baldassare dei Cadighi, passò poi alla bottega di Gaudenzio Ferrari (1530); nel 1546 era a Milano. La sua attività si divide in tre [...] periodi: nel primo (1534-48) l'influsso gaudenziano è più intenso (Martirio di s. Caterina, 1546-48, Milano, S. Nazaro Maggiore); nel secondo (1548-58) la sua personalità si delinea meglio, nei colori ...
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Pittore (n. Pomarance 1520 circa - m. dopo il 1597). Dopo un primo soggiorno a Roma, al seguito di Santi di Tito (Storie di Nabucodonosor, 1562-64, sala del Belvedere, Palazzi Vaticani), svolse un'intensa [...] di Castello, Pinacoteca comunale). Nuovamente documentato a Roma dal 1579, vi ebbe, per circa un decennio, importanti commissioni (decorazioni in S. Stefano Rotondo, 1582; chiesa del Gesù, 1584-87; S. Pudenziana, 1587; ecc.) che attestano il suo ...
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Arte che usa il corpo come mezzo espressivo: quale oggetto su cui compiere operazioni o come soggetto che agisce in uno spazio e provoca eventi. Detta anche body art arte di comportamento, la b. si è diffusa [...] dalla rivista di New York Avalanche, diretta da W. Sharp) all’Europa, attorno al 1968. I suoi più significativi esponenti sono: O. Mühl, Gilbert e George, U. Lüthi, B. Naumann, G. Brüs, H. Nitsch, K. La Rocca, G. Pane, V. Acconci, M. Abramović. ...
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Pittore e decoratore (n. presso Saluzzo 1530 circa - m. dopo il 1607). Educato ai modi dei manieristi, soggiornò a Roma dal 1570 al 1577 circa (affreschi nella chiesa di Trinità dei Monti); giovane ancora [...] e pale d'altare nelle cattedrali di Malaga (1579), di Cordova (1585-86), nel pal. Santa Cruz a Viso nella Mancia (1586). Tornato in patria, nel 1601 dipingeva il coro di S. Pietro dei Cassinesi in Savigliano e dal 1601 lavorava alla corte di Torino. ...
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Architetto messicano (Guadalajara 1902 - Città di Messico 1988). Laureatosi in ingegneria (1925), si dedicò all'architettura da autodidatta. Viaggiò in Spagna e in Francia (1924-26), esercitò poi la professione [...] a Guadalajara (1927-36). A Parigi (1931-32) studiò Le Corbusier e l'International Style in genere. Icontatti con lo scultore M. Goeritz e l'influenza dell'architetto e pittore F. Bac lo orientarono alla progettazione del paesaggio. la sua ...
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Scultore e architetto (m. Milano 1526), attivo specialmente a Milano. La sua prima opera, datata 1495, è il sarcofago del vescovo D. Birago in S. Maria della Passione. Scultore e ingegnere della fabbrica [...] del duomo (1503), eseguì le statue di Giuda Maccabeo e della Maddalena, nell'abside. Scolpì (1519) il monumento funebre dell'arcivescovo Bagarotto, ora nel Castello Sforzesco. Lavorò nella certosa di Pavia ...
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Pittore e incisore (Venezia 1498 circa - ivi 1561), manierista. A Roma trasse incisioni da opere di Michelangelo, Raffaello, Giulio Romano, e in seguito dalle proprie invenzioni, seguendo la tradizione [...] di M. Raimondi. Abile decoratore (apparati trionfali per l'ingresso di Carlo V a Roma, 1536), dipinse a Firenze un'allegoria della battaglia di Montemurlo (Pitti); a Roma lavorò in S. Giovanni Decollato e (dopo il 1550), in S. Maria della Minerva; a ...
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Pittore (n. 1450 circa - m. Spoleto 1528). È incerta la sua origine e ignota la prima attività fino all'inizio del sec. 16º. Attivo in Umbria, fu seguace del Perugino, al cui influsso si aggiunse la conoscenza [...] di Antoniazzo Romano e Raffaello. La sua opera (Natività, prima del 1503, Berlino, Gemäldegalerie; Incoronazione della Vergine, 1511, Todi, Pinacoteca comunale; affreschi staccati della rocca di Spoleto, ...
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Architetto e scultore (n. presso Vallombrosa, Val di Sieve - m. Cracovia 1537). Chiamato in Polonia da Sigismondo I (1517), costruì nella cattedrale di Cracovia la cappella di S. Sigismondo, terminata [...] 1530, opera di capitale importanza per l'introduzione delle forme del Rinascimento italiano in Polonia. Lavorò (1522-37) al palazzo reale, che dovette parzialmente riedificare in seguito a un incendio, e costruì (1524-30) la cappella sepolcrale. Gli ...
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Miniatore e pittore (n. Mantova o Milano tra il 1420 e il 1430 - m. prima del 1479). Attivo a Ferrara (1451-76), per il duca Borso d'Este eseguì, in collab. con altri, la celebre Bibbia (1455-61), conservata [...] a Modena nella Bibl. Estense; poi a Bologna lavorò ai Corali dell'abbazia di S. Procolo e della cattedrale di S. Petronio. Il suo stile eclettico si ispira ai modelli gotici veneti, e a quelli rinascimentali ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...