In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] innovatori quali i profeti e i santi. Nell’opera di M. Scheler si ha una rigorosa applicazione del metodo fenomenologico all’ emotiva a fondamento di ogni scelta etica. Anche per N. Hartmann nella vita etica è in gioco un peculiare tipo di sentimento ...
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Un lungo dibattito. Quali sono le scelte? Situazione nel mondo. I pazienti e le loro motivazioni. Conclusioni. Bibliografia
Nel corso del 20° sec. sono progressivamente cambiate le condizioni cliniche, e quindi anche psicologiche, che possono caratterizzare le fasi terminali della vita umana. I progressi ... ...
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Luca Clerici
Benedetto Gui
Ambito di riflessione riferito alle relazioni intercorrenti tra i campi dell’etica e dell’economia. Nel corso del 20° sec. il dibattito in merito è stato contrassegnato da una tesi di separatezza: lo studio dell’economia deve basarsi sul dato di fatto che ogni attore economico ... ...
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Gilberto Corbellini
Storia dell’etica medica
I principi e i valori che, sin dall’antichità, hanno governato la pratica professionale della medicina (attraverso i giuramenti e i codici deontologici) obbligavano il medico ad agire sempre per il massimo beneficio del paziente, vietando qualsiasi intervento ... ...
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Termine introdotto da Aristotele per designare le sue trattazioni di filosofia della pratica; indica quella parte della filosofia che si occupa del costume, ossia del comportamento umano. Salvo che in alcuni filosofi (per es., in Hegel), e. è sinonimo di morale, in quanto i due termini si riferiscono ... ...
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Anna Lisa Schino
Costruire un mondo di valori
Etica è sinonimo di morale. Lo attesta la comune radice etimologica: etica viene dal greco èthos, morale viene dal latino mos: entrambi i termini vogliono dire appunto "comportamento, costume". L'etica è quindi la scienza dei costumi, ma non nel senso che ... ...
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(XIV, p. 447)
La riflessione etica degli ultimi decenni del 20° sec. si presenta estremamente variegata e soggetta ad alcune importanti svolte che rispecchiano spesso mutamenti di sensibilità intervenuti nel più generale ambito socio-culturale. Sia in relazione agli orientamenti etici generali, sia ... ...
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Carlo Augusto Viano
sommario: 1. La crisi della morale. 2. La ricostruzione dell'etica. 3. Il linguaggio dell'etica. 4. La revisione dell'utilitarismo. 5. Dal mercato ai diritti. 6. La morale come alternativa. □ Bibliografia.
1. La crisi della morale
Si è spesso sostenuto che la cultura del Novecento ... ...
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Carlo Augusto Viano
Il termine e le origini
'Etica' è parola di derivazione greca (da ἔθοϚ, che significa 'costume', 'carattere') equivalente al termine di derivazione latina 'morale' (da mores, che significa 'costumi'): la tradizione latina chiama 'morali' le virtù di carattere che Aristotele chiama ... ...
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Pietro Piovani
di Pietro Piovani
Etica
sommario: 1. Introduzione. 2. Alla ricerca dell'oggettività dei valori. 3. Mobilità, relatività, storicità. 4. Autonomia e ambiguità. 5. Logica del disordine e chiarificazione totale. 6. Considerazioni conclusive. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il Novecento è, ... ...
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Enrico Berti
Abbreviazione di Etica nicomachea, la più nota e importante opera di Aristotele sulla morale, in dieci libri, così chiamata perché dedicata dall'autore al figlio Nicomaco o, più probabilmente, perché a questo si deve la prima edizione di essa.
Nel Medioevo latino fu incomparabilmente la ... ...
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Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia della pratica; e poco più tardi lo stoicismo designò con lo stesso aggettivo la terza e suprema ... ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] di vivere di A. Schopenhauer, la v. inconscia di E. von Hartmann), mentre F. Nietzsche ha proposto, con la nozione di v. di piano conoscitivo (➔ pragmatismo), e la ‘filosofia dell’azione’ di M. Blondel (➔).
Il concetto di v. è delineato in varia ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] , come accade in S. Kierkegaard, o, come sostiene M. Heidegger, «l’ente che io sono in quanto sono psicanalisi si parla anche di apparati congeniti dell’Io (P. Federn, H. Hartmann, E. Kris, D. Rapaport), cui viene così riconosciuta una più larga ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] di M. Heidegger, per il quale le c. sono determinazioni dell’essere delle cose, e il realismo di N. Hartmann, siano fissate due classi di enti matematici, la classe O e la classe M, soddisfacenti ai seguenti requisiti: 1) la classe O è arbitraria, e ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] E. Husserl, M. Heidegger, L. Wittgenstein, A. N. Whitehead, B. Russell, R. Carnap, M. Scheler, K. Jaspers, N. Hartmann, E. stata guidata da C. Lévi-Strauss (nato nel 1908), J. Lacan, M. Foucault (nato nel 1926), L. Althusser. In certo senso sia Lévi ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] , Valori, prassi, ermeneutica. E. Betti a confronto con N. Hartmann e H.G. Gadamer, Torino 1994.
Gli scritti su Gadamer sono F. D'Agostini, Bologna 1990), e la raccolta di studi M. Heidegger and the question of literature. Toward a postmodern literary ...
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La diffusione e lo sviluppo della f. nel secondo dopoguerra è stato principalmente determinato dalla pubblicazione, a partire dal 1950, degl'inediti husserliani. È noto che le opere pubblicate da E. Husserl [...] di nascita dell'esistenzialismo e l'inizio dell'isolamento di Husserl in Germania, abbandonato allora anche da altri discepoli come M. Scheler, N. Hartmann, R. Ingarden, O. Becker, H. Conrad-Martius e difeso in seguito dai soli E. Fink e L. Landgrebe ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] omaggio a un pensatore, d'altronde degnissimo, come N. Hartmann). È la conferma, in punto di morte, che ciò democrazie popolari inducono a ripensare in modo nuovo i rapporti tra il m. e i problemi della persona umana. La tendenza è più evidente ...
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Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] seine Stellung in der Welt, Berlin 1942, Bonn 19504.
Hartmann, N., Das Problem des geistigen Seins, Berlin-Leipzig 1933 R. Wagner), vol. III, 2, Braunschweig 1846.
Silverman, D., Saunders, M., Schwab, R., Masland, R., Cerebral death and the EEG, in ‟ ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] un sistema chiuso. La scuola di Bruxelles (I. Prigogine, M. Glansdorff) dà inizio allo studio dei sistemi aperti, dove temporalità in N. Wiener (Cybernetics, 1948). Ma il rapporto Hartmann-Lorenz resta l'elemento di maggiore spicco, e il più ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...