«[…] e pensando di lei mi sopragiunse un soave sonnonel quale m’apparve una maravigliosa visione […]»Dante AlighieriGli uomini antichi si sono spesso interrogati sulla natura delle visioni e dei sogni, [...] pensando di lei mi sopragiunse un soave sonno nel qual m’apparve una meravigliosa visione», ossia Amore che tiene fra XIV (2021), 1, pp. 169-187.Per approfondire il tema delle visioni nella Vita nuova si consiglia la lettura di: Margherita De Bonfils ...
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Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] , con introduzione di M. Bettini, presentazione di A. Momigliano e traduzione di V. V. De Bosis (BUR saggi, Milano 2009); tale edizione è la stessa a cui si è fatto riferimento per la stesura dell’articolo.In merito alla natura dell’indovino e alla ...
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Nel suo romanzo d’esordio Sirene (Einaudi, 2007), Laura Pugno sottrae lettori e lettrici ai passi consueti del terrestre per affondarli in una perturbante distopia da soffocamento subacqueo. In un futuro [...] articolazione del proprio nome, il “nome del padre” (Shhh—a—m—u—).C’è un unico momento in cui Mia apre gli occhi frangente in cui Samuel ricorda la morte di Sadako, sia nel momento della morte stessa di Samuel, il bianco dei loro occhi umani assume ...
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CTH 105 è un trattato stipulato da Tuthaliya IV, terzultimo sovrano ittita, e Shaushga-muwa di Amurru. Esso ci è giunto in due versioni, entrambe in ittita, A e B, la seconda più frammentaria. Il regno [...] un re che è il primus inter pares . Vi sarebbero delle analogie anche in Anatolia occidentale: il re ittita Tuthaliya I ( ittite”, in Dunastai didaskein , Editreg, Torino 2006, 167-177Jorrit M. Kelder, “The kingdom of Aḫḫiyawa: facts, factoids and ...
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A partire dalla presa di coscienza collettiva della rilevanza degli ideali e dell’importanza degli attori politici non statali, a partire dagli anni ‘70 originarono diverse nuove teorie.Un filone si pone [...] varie ragioni la potenza egemone non sarà più capace di sostenere i costi della sua egemonia e sarà prima sfidata e poi scalzata, anche in modo basata la trattazione di questo articolo, è M. Telò, International Relations: A European Perspective, ...
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Palomar può sembrare un’opera scritta per scherzo. In fondo si tratta un’innocua narrazione in terza persona incentrata sulla prospettiva di un protagonista dalle movenze interiori molto prevedibili: il [...] in Calvino, consiglio la recente raccolta a cura di M. Belpoliti (Guardare, Mondadori 2023), dove l’ideale letterario dell’osservazione viene confrontato con i diversi media del disegno, della pittura e del cinema. Su Palomar in particolare, è ...
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Compagna di questa poesia è dunque Who has no found the Heaven – below –, dove, nel confronto below/above, l’io lirico costruisce una simmetria tra paradiso celeste e terrestre («Who has no found the Heaven [...] meriterebbe una discussione ben più ampia, se si considera che la condizione dell’esilio non è affatto sconosciuta a chi dice io nel corpus poetico dickinsoniano (cfr., ad esempio, If I’m lost – now –) e che, inoltre, in una lettera datata 12 gennaio ...
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Fra i secoli XVIII e XIX la struttura dei teatri italiani, in particolar modo dei teatri dell’Opera, si sviluppa e subisce modifiche sostanziali che la porteranno a diventare un modello per tutta l’Europa [...] pubblicato nel 1777 l’eroe-narratore si reca a una rappresentazione dell’Opéra dopo che questa è già iniziata e Madame Le donne a jours, dir. V. Lochert, M. Bouhaïk-Gironès, C. Candiard, F. Cavaillé, J.-M. Hostiou, M. Traversier, Paris, CNRS Éditions ...
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Occorre, in ultima istanza, analizzare la tematica che riguarda l’interdizione del parterre per le spettatrici che non volessero essere considerate donne di facili costumi. Il parterre, come già sottolineato, [...] non lasciano i propri palchi; muta, invece, la condizione delle donne di ceto più basso, che possono vedere le opere nos jours, dir. V. Lochert, M. Bouhaïk-Gironès, C. Candiard, F. Cavaillé, J.-M. Hostiou, M. Traversier, Paris, CNRS Éditions.
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[leggi la prima parte]
Le parole-bauli, nel modo in cui Carroll le utilizza e Deleuze le analizza, prendono forma attraverso espedienti morfologici (in questo caso dell’inglese) raramente giustificabili [...] esempio la creazione del neologismo petaloso, dal lessema “petalo”, a cui è stato aggiunto il suffisso “-oso”, tipico delle forme aggettivali in italiano). Senza entrare nel dettaglio del dibattito, basti dire che la possibilità di unire, sciogliere ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...
ergastolo della patente loc. s.le m. Nel linguaggio delle cronache giornalistiche, il ritiro a vita dell’autorizzazione alla guida in conseguenza di infrazioni del Codice della Strada di particolare gravità. ◆ Ben altra quindi sarebbe stata...
ASIA, Civiltà antiche dell'
M. T. Lucidi
Il continente asiatico è stato sede di alcune delle più antiche civiltà umane sviluppatesi dopo la grande "rivoluzione neolitica", che segna l'inizio di una organizzazione umana stabile e articolata...
m-learning
<èm lë'ëniṅ> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Abbreviazione di m[obile] learning. L’insieme dei modelli e delle soluzioni di e-learning basati sull’utilizzo di uno o più dispositivi portatili come risposta alle...