Religiosi appartenenti alla Compagnia di Gesù (Societas Iesu), ordine di chierici regolari fondato da s. Ignazio di Loyola. Gli inizi della Compagnia risalgono al 1534 quando s. Ignazio con P. Fabro, Francesco [...] opinione. Nuove violente polemiche nacquero, sotto il generalato di G.P. Oliva (1664-82), attorno al quietismo di M. de Molinos, sostenuto in principio dallo stesso papa Innocenzo XI contro le confutazioni dei g., tra cui celebri quelle di P. Segneri ...
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Nome di numerosi santi, fra i quali: 1. Filippo apostolo. - È costantemente il quinto, dopo le due coppie di fratelli, Simon Pietro-Andrea e Giacomo-Giovanni. Solo il IV Vangelo dà notizie di lui: nativo [...] Filippo di Gesù (al secolo F. de Las Casas). - Francescano (n. forse Città di Messico - m. Nagasaki 1597), martire, con altri compagni, in Giappone, patrono del Messico; canonizzato, 1861; festa, 6 febbraio, anniversario della morte. 6. Filippo Neri ...
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(vedico Mitra-, avestico Mithra-) Divinità indoiranica associata con Varuna; insieme rappresentano i due aspetti, diurno e notturno, del cielo e due aspetti dell’ordine umano e cosmico: Varuna punisce [...] nella fede popolare nonostante il monoteismo della teologia ufficiale. Pervenuto, con l’espansione persiana, in Babilonia, M. entrò in formazione sincretistica con il dio solare babilonese Shamash, quindi, durante lo sgretolamento dell’Impero ...
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Forma latinizzata del cognome del mistico tedesco H. Seuse (n. forse Costanza o Ueberlingen 1293 circa - m. Ulma 1366). Allievo di Eckhart, improntò la sua dottrina sull'analisi delle sue frequenti esperienze [...] di un Esemplare normativo delle sue opere (in dialetto alemanno) che circolavano in copie inesatte. Il culto di cui era devozione". Nelle toccanti pagine dell'opera, e soprattutto in quelle dedicate ai dolori della Vergine, ha trovato ispirazione ...
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Nome di numerosi santi tra i quali:
1. Anastasio, patriarca di Antiochia dal 559 (m. 599), detto il Vecchio; difensore dell'ortodossia contro l'aftartodocetismo imposto (564) da Giustiniano, esiliato (570) [...] Roma, vi avrebbe cambiato il suo nome di Asztric (o Radla) in quello di Anastasio. Nel 997 fu posto dal principe d'Ungheria agosto).
8. Anastasio Sinaita. Monaco ed egùmeno del monastero del m. Sinai (m. dopo il 700), della cui vita si sa poco: era ...
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Gabriele Condulmer (Venezia 1383 - Roma 1447). Nipote di Gregorio XII, successe a Martino V (1431). Fu in contrasto con il Concilio di Basilea, che gli oppose l'antipapa Felice V; a Roma, contrastò lo [...] nella curia insigni letterati (G. Aurispa, Biondo Flavio, M. Vegio) e riaprì lo Studium Urbis (10 ott. 1431 V e convocato dallo stesso E. per il 23 luglio 1431, il concilio tenne in effetti la sua prima sessione solo il 7 dic. di quell'anno; il 18 ...
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Arte, tecnica e attività di interpretare il senso di testi antichi, leggi, documenti storici e simili.
Filosofia
Le origini dell’e. risalgono al mondo classico, dove sorse per stabilire l’esatto senso [...] a un orizzonte temporale di correlati. Per questa via M. Heidegger pone l’e. al centro stesso dell’ sviluppi del nesso tra filosofia ed e. si sono avuti pure in Francia con P. Ricoeur che, riprendendo anche motivi della fenomenologia hegeliana ...
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Storico e letterato (Vignola 1672 - Modena 1750). Ecclesiastico, M. orientò tutta la sua opera di storico entro un'intuizione e concezione del mondo adeguata alle esigenze della sua fede. Compilò la monumentale [...] Di modesta famiglia, studiò a Modena, dove si laureò. Ordinato sacerdote, fu assunto come dottore all'Ambrosiana, in contatto con la religiosità di C. M. Maggi, di cui curò l'edizione delle rime. Nel 1700 fu chiamato a dirigere la biblioteca modenese ...
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Filosofo, teologo e pedagogista francese (castello di Fénelon, Périgord, 1651 - Cambrai 1715). Precorrendo i pedagogisti del sec. 18º, sostenne che nel processo educativo di un giovane era necessario unire libertà, [...] appartenenza alla nobiltà e le sue idee teologiche lo mettevano in contrasto con l'assolutismo rigido e la politica di predominio sottili distinzioni volte a mitigare e correggere le dottrine di M. de Molinos, a causa anche di certe imprecisioni e ...
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Uomo che ha generato uno o più figli, considerato nella sua relazione con i figli stessi. Si dice anche di persona che abbia per legge autorità e mansioni paterne: p. adottivo, per adozione; p. putativo, [...] coadiutori fondata da C.-M.-A. Lavigerie (1868) per l’apostolato prima fra gli Arabi e poi in genere fra gli Africani. scrittori ecclesiastici particolarmente autorevoli, le cui opinioni fanno testo in materia di fede. Il concetto di P. della ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...