Agostiniano (Matteo, forse di cognome Spinelli; n. Tarano in Sabina, non in Sicilia; m. nell'eremo di S. Leonardo, Siena, 1309 o 1310); addottoratosi in legge a Bologna, divenne cancelliere di re Manfredi, [...] Sicilia. Qui, superata una grave malattia, entrò fra gli agostiniani e fu dapprima in un eremo dell'isola, poi nei dintorni di Siena. A Roma, dove era stato chiamato come penitenziere da Niccolò IV, il generale Clemente da S. Elpidio, scoperto il suo ...
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Arcivescovo di Canterbury (m. Canterbury 624). Gregorio Magno lo inviò a convertire gli Angli (601) e s. Agostino di Canterbury lo nominò vescovo di Londra, capitale del regno di Sebert, nipote e vassallo [...] chiesa di S. Paolo a Londra. Respinto il cristianesimo dai successori di Etelberto, M. fuggì in Italia donde fu richiamato da Eadbaldo (617) senza però essere accettato come vescovo dai Londinesi. Successe a Lorenzo nell'arcivescovato di Canterbury ...
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Benedettino, arcivescovo di Lione (n. in Borgogna - m. a Roma 1052). Abate di S. Benigno in Digione (1031), propugnatore della riforma cluniacense, non accettò (1042) da Enrico III la cattedra di Lione [...] 1046) dal giuramento di fedeltà. Rappresentò l'autorità pontificia in Roma nell'interregno dopo la morte di Damaso II (1048), e di nuovo rappresentò Leone IX durante i viaggi di questo in Francia e Germania (1049). È venerato (nell'ordine benedettino ...
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Teologo (m. 1194), in cui si riflettono i motivi della mistica dei Vittorini non senza qualche influenza del platonismo della scuola di Chartres. La sua opera più importante è il Microcosmus, interpretazione [...] allegorica, applicata all'uomo (microcosmo) del racconto genesiaco della creazione del mondo (macrocosmo); nel Fons philosophiae offre la classificazione delle scienze filosofiche con i rispettivi auctores ...
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Vescovo in Africa (m. forse nel 453); secondo la tradizione, durante la persecuzione di Genserico si rifugiò (439), insieme a Quodvultdeus e altri, a Napoli, dove fondò un chiostro e morì settantenne. [...] Le sue reliquie, dal cimitero da lui denominato, furono trasferite nel duomo. Festa, 28 (a Napoli 29, in Africa 19) ottobre. ...
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Teologo (n. in Inghilterra - m. 1380 circa). Baccelliere in patria, entrò nell'ordine agostiniano a Lecceto (Siena); fu amico e consigliere di s. Caterina da Siena (scrisse un Sermo in reverentia b. Catharinae [...] de Senis), e difese la legittimità dell'elezione di Urbano VI. Scrisse anche un Tractatus de remediis contra tentationes ...
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Mistico quietista (n. in Francia - m. Ambleden, Wolfenbüttel, 1753); sotto l'influsso di Antonietta Burignon, mistica fiamminga, si ritirò a vita ascetica in Schwarzenau: la sua mistica quietista fondata [...] sul sentimento della "fede oscura", risente delle opere di Madame de Guyon, di Tommaso da Kempis e anche di J. Böhme ...
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Predicatore e controversista antiluterano, frate minore conventuale (n. in Alsazia - m. Thann 1530 circa). Lettore a Villigen (1490), superiore a Strasburgo (1506-10), infine a Thann, autore di Schimpf [...] und Ernst (1522). Pubblicò gli scritti di Geiler di Kaysersberg, del quale tradusse anche in tedesco la Navicula fautorum. ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] papato con Pio IX, San Pietro e Roma con la lupa e i gemelli è conservato nel Museo di Roma (cfr. M. Fagiolo, Pio IX: il canto del cigno della religione, in La festa a Roma dal Rinascimento al 1870, a cura di Id., I, pp. 154-157 e 244 e G. Capitelli ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] e istituzioni ecclesiastiche nell’Intesa tra la Repubblica italiana e le Chiese rappresentate dalla Tavola valdese, in G.M. Mei, G. Peyrot, L. Rodelli, et al., Scuola statale e istituzione ecclesiastica: separiamole, «Quaderni dell’Associazione ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...