NABŪ (accadico Nabū, Na-bium, "lo splendente"; ebraico Nebo)
A. Bisi
Divinità babilonese. Figlio di Marduk e di Ṣarpanitum, detto più raramente figlio di Enki. Dio della scrittura e della sapienza, protettore [...] , pp. 184-6, s. v.; K. Frank, BIlder und Symbole babylonisch-assyrischer Götter, Lipsia 1906, pp. 24-5; E. Unger, inM. Ebert, Reallexikon der Vorgeschichte, IV, 2, Berlino 1926, p. 421, s. v. Götterbild; G. Furlani, La religione babilonese e assira ...
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MOESIA, Superior et inferior
G. C. Susini
L. Rocchetti
Province romane della regione danubiano-balcanica. All'anno 86 risale il provvedimento domizianeo della costituzione delle due province mesiche: [...] fortificato protesse il territorio della Dobrugia meridionale. La conquista della Dacia segnò l'apogeo della vita civile inM., cui furono altresì annessi vastissimi territorî transdanubiani, come il suo abbandono ebbe ripercussioni fatali di qua dal ...
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BRUGNOLI, Alvise
Franco Barbieri
Nato tra il 1505 e il 1509, molto probabilmente da una famiglia originaria di Legnago (Zannandreis), appare comunque registrato negli anni 1541, 1544, 1555, 1557 tra [...] supplica rivolta dal B. nel settembre 1559, alla Signoria veneziana); N. Carboneri, Bibliografia ragionata...,ibid., p. 201; M. Kalmemann, inM. Sanmicheli, catal. (Veron., maggio-ottobre 1960), Venezia 1960, pp. 91 s., 114, 144; U. Thieme-F. Becker ...
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NERGAL (sumerico Né-uru-gal "signore della grande dimora"; Νήργιλος)
A. Bisi
Dio originariamente solare o ctonio, protettore della fertilità, divenuto poi il dio dell'Oltretomba (della terra inferiore: [...] Götter, Lipsia 1906, pp. 26-27; A. Deimel, Pantheon Babylonicum, Roma 1914, pp. 191-93, s. v.; E. Unger, inM. Ebert, Reallexikon der Vorgeschichte, IV, 2, Berlino 1926, p. 422, s. v. Götterbild; G. Furlani, La religione babilonese e assira ...
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ROSTOVCEV, Michael
Red.
Storico dell'antichità, nato a Kiev il 28 ottobre 1870. Dal 1898 libero docente e dal 1901 al 1918 professore all'università di S. Pietroburgo; emigrato nel 1922, tenne corsi [...] , vol. XI, 1956, pp. 184-191. Una disamina dell'opera del R. è inM. Reinhold, Science and Society, X, 1946, pp. 361-391; A. Momigliano, In memoria di M. R., in Rivista Storica Italiana, 65, 1953, p. 481-495; id., Contributo alla Storia degli Studi ...
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GORDIGIANI, Eduardo
Marco Pierini
Nacque a Firenze il 18 genn. 1866 dal pittore Michele e da Gabriella Coujère. Terminati gli studi classici al collegio Domengé nel 1880, intraprese, per volere della [...] , da Fattori a Modigliani (catal.), a cura di R. Monti - G. Matteucci - E. Matucci, Firenze 1986; M. Winspeare, G., E., in La pittura in Italia. L'Ottocento, Milano 1991, II, p. 857; G. Borsellino, Michele Gordigiani, Torino 1994, pp. 84-88 ...
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BISSONI, Giambattista
Nicola Ivanoff
Nacque a Padova nel 1576 circa. Secondo il Ridolfi, sarebbe stato "discepolo di Francesco Apollodoro detto di Porcia, huomo stimato in Padova nel fare de' ritratti... [...] , e una lunetta con Madonna e santi nel convento di Praglia (Padova), proveniente da Ca' Lando a Padova (illustrata inM. Checchi,La corte Lando-Correr, in Padova, II [1956], 6, pp. 6, 7); l'anno dopo dipinse una Missione degli apostoli per la chiesa ...
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LUPO di Francesco
N. de Dalmases
Architetto e scultore pisano, attivo tra il primo e il secondo terzo del 14° secolo.L. probabilmente collaborò con Giovanni Pisano nei lavori del pulpito della cattedrale [...] dem Bayern, a cura di H. Glaser, cat., München-Zürich 1980, pp. 445-452; A. Caleca, Profilo dell'arte pisana del Trecento, inM. Burresi, Andrea, Nino e Tommaso scultori pisani, Milano 1983, pp. 9-18: 10; N. de Dalmases, A. José i Pitarch, L'art ...
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Vedi LANUVIO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LANUVIO (v. vol. iv, pp. 465-466)
E. Lissi Caronna
Già il Colburn (Am. Journ. Arch., xviii, 1914, pp. 366-369) aveva trattato del teatro di L., ma solo nel [...] 87 (piedi romani 182). Il piano della scaena è della larghezza di m 44,69, con uno scarto di m 4,59 da ciascuna parte rispetto alla cavea. Dovendo calcolare inm 6 lo spazio frontale occupato dai due paraskènia, l'ampiezza di questa, pari al diametro ...
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MENHIR
V. Bianco
Termine dialettale bretone (da men = pietra e hir = lungo), passato nell'uso ad indicare il tipo di monumento preistorico consistente in una pietra, a forma approssimativa di parallelepipedo, [...] , vol. VIII, Berlino 1927, s. v.; Z. Le Rouzic, Les monuments mégalithiques de Carnac, 1931; M. J. Fleure, Rough Stone Monuments in Western Europe, in Annual British School Athens, XXXVII, 1936-37, p. 96 ss.; J. Röder, Pfahl und Menhir, Coblenza ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...