Ratnakirti
Ratnakīrti
Filosofo indiano (ca. 990-1050). Attivo presso il centro monastico buddista di Vikramaśīlā, R. fu allievo di Jñānaśrīmitra, esponente di punta dell’ultima fase della storia indiana [...] da una relazione di identità (come invece in inferenze del tipo ‘questo è un albero perché è un banano’). In polemica con Mīmāṃsā e Nyāya, R. afferma che il nesso fra probans e probandum è affidabile solo se è presente fra i due una relazione causale ...
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Madhva Filosofo e teologo indiano (n. Pājakakṣetra, Karṇāṭaka, 1238 ca
m. 1317). È autore di 37 opere, fra cui un commento alla Bhagavadgītā, commenti al Brahmasūtra e a varie Upaniṣad, un commento [...] così com’è. In questo, M. e Rāmānuja si oppongono alla dottrina della Mīmāṃsā (➔) secondo cui il Veda ha solo un valore prescrittivo. M. segue invece la Mīmāṃsā nell’affermare che il Veda abbia come ambito di applicazione solo il trascendente, ossia ...
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sphota
sphoṭa
Termine sanscr. («manifestazione») che indica il veicolo del significato nella teoria di Bhartr̥hari (➔) e di altri grammatici. La teoria dello s. è uno dei più importanti contributi indiani [...] logica») di Jayanta Bhaṭṭa (9° sec.), esponente del Nyāya che a sua volta nega la teoria dello sphoṭa. Sia la Mīmāṃsā sia il Nyāya, infatti, polemizzano con il monismo linguistico insito nella teoria di Bhartr̥hari, che sarebbe secondo tali scuole ...
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Mādhava Filosofo e uomo politico indiano (1302 ca
1386). Aderente all’Advaita Vedānta, fu attivo nell’India del Sud-ovest e collaborò alla costituzione dell’impero di Vijayanagara come bastione della [...] , giainismo, Viśiṣṭādvaita Vedānta, Dvaita Vedānta, Pāśupata, Saivasiddhānta, Pratyabhijñā (➔ Utpaladeva, Abhinavagupta), alchimia, Vaiśeṣika, Nyāya, Mīmāṃsā, Vyākaraṇa, Sāṅkhya, Yoga; culmine di tutti i darśana è l’Advaita Vedānta. Rispetto a quest ...
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ŚAṄKARĀCĀRYA ("Il maestro Śaṅkara")
Ambrogio Ballini
Uno dei più grandi pensatori indiani, nato nel 788, morto nell'820 d. C. Principale assertore del monismo idealistico assoluto (kevalādvaita), combatté [...] dei fenomeni non è che illusione (māyā). La dottrina di Ś. è particolarmente conosciuta pure col nome di Uttara-mīmāṃsā (v.). Ś. compose pure un commento alla Bhagavadgītā (v.), il Gītabhāṣya, trattazione filosofico-religiosa a sé, più che commento ...
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Vyakarana
Vyākaraṇa
Termine sanscr. («analisi grammaticale») che indica la tradizione grammaticale indiana.
Storia
Il linguaggio è sin dall’antichità una delle preoccupazioni fondamentali della filosofia [...] significante e significato in termini di capacità o potenza significante (śakti) e accettano l’idea, forse mutuata dalla Mīmāṃsā, di una relazione significante- significato originaria o fissa, in virtù della sua regolarità nel tempo, pur lasciando un ...
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Ramanuja, Sri
Rāmānuja, Śrī
Filosofo e teologo indiano (secondo la tradizione n. Perumbudur, Tamil Nadu, 1017- m. 1137; secondo alcuni studiosi n. 1077 - m. 1157; secondo altri, n.1056 - m. 1137). È [...] esaminata sia per la forma dialettica del trattato, articolato in una lunga esposizione della posizione avversaria (pūrvapakṣa, ➔ Mīmāṃsā) seguita da una lunga esposizione della propria tesi (siddhānta). L’oppositore principale di R. è l’Advaita ...
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Pramanavada
Pramāṇavāda
Termine sanscr. (letteral. «dottrina circa i mezzi di valida conoscenza») con cui viene individuata da parte dei suoi continuatori tibetani (➔ tibetana, filosofia) la scuola [...] se quanto conosciuto come acqua riesce effettivamente a dissetare. Il P. nega infatti, in polemica con la Mīmāṃsā, la validità intrinseca di qualsiasi atto conoscitivo, sostenendo al contrario che possono essere riconosciute valide solo le conoscenze ...
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Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] determinate tesi e a sfavore di altre su questioni di interesse comune per i grammatici, gli esegeti ritualisti della Mīmāṃsā, i logici della scuola del Nyāya e altre correnti di pensiero (v. oltre).
Basandosi su concezioni enunciate nel Mahābhāṣya ...
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pratyaksa
pratyakṣa
Termine sanscr. («relativo agli organi di senso») che indica la percezione come strumento conoscitivo (➔ pramāṇa). Tutte le tradizioni indiane accettano il ruolo epistemologico della [...] spiritualmente realizzata che ha accesso alla percezione del valore morale. Jayanta Bhaṭṭa (9° sec.) esamina le obiezioni della Mīmāṃsā (➔) contro l’esistenza della percezione yogica e conclude che manas è uno strumento che si presta a difetti come ...
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