Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] "largo". Ebbe soprattutto un'educazione artistica, studiando musica, pittura e letteratura e segnalandosi in particolare nella regia"), manifesta un'attenzione più comprensiva della realtà concreta che mitiga l'utopia della Repubblica e prepara il ...
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Compositore tedesco (Eisenach 1685 - Lipsia 1750). Universalmente considerato come uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, le sue composizioni furono ritenute dai contemporanei 'all'antica' per [...] dedicò, nei cinque anni che vi trascorse, a comporre e far eseguire musica da concerto e da camera (tra l'altro, i 6 concerti pensiero vi è limpido, ogni immagine vi è intuibile e concreta, ogni intreccio e rapporto di figure foniche (temi, motivi, ...
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Musicista (Milano 1700 o 1701 - ivi 1775). Visse sempre nella sua città, come maestro di cappella, organista, direttore d'orchestra e compositore. Ebbe, ancora vivente, fama europea, e alla sua scuola [...] soprattutto a espressioni impetuose; il suo stile si concreta in un libero gioco di elementi tematici. Tra di sei strumenti, sonate per clavicembalo, duetti per flauti, musiche sacre, due opere teatrali (L'ambizione superata dalla virtù, ...
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Danzatore e coreografo statunitense (Centralia, Washington, 1919 - New York 2009). Lavorò dal 1940 al 1945 con la compagnia di M. Graham; nel 1952 fondò una propria compagnia, avvalendosi della collaborazione [...] G. Mumma e, soprattutto J. Cage). Esponente della modern dance, è stato autore di spettacoli nei quali usava musica elettronica, concreta ed elementi scenici mobili, che diventavano parte integrante dell'azione scenica: Dream (1948), Les noces (1952 ...
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Compositore e artista concettuale, nato a Firenze il 26 settembre 1926. A Firenze, parallelamente agli studi universitari in matematica e in ingegneria (1946-51), si è dedicato alla musica studiando pianoforte [...] S. Bussotti, il confronto con le ricerche di poesia concreta del Gruppo 70, e infine i contatti con gli Masini, Giuseppe Chiari, Firenze 1993.
Cataloghi di mostre
Giuseppe Chiari. Music is easy, a cura di E. Pedrini, Firenze 1983.
Giuseppe Chiari ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] se anche la musica, sebbene sia certo che se ne intendesse e dilettasse assai, e che fosse amico di musicisti e cantori come Casella perfetto. Se ci fermassimo alle forme dogmatiche in cui si concreta il Dio dell'A., ci sfuggirebbe il senso sublime ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] non alle tradizionali scienze della filosofia, geometria, musica e astrologia. Vero è che Leonardo Aretino l (p. 172). S'intende come in tale raccolta B. oltrepassi la concreta possibilità di un vaglio metodico e organizzato dei dati; la sua stessa ...
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FERDINANDO I de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, nel luglio del 1549, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, e di Eleonora de Toledo, figlia di don Pedro, [...] nel 1601 e destinato a riemergere, benché sempre senza effetti concreti, dopo la morte di Ferdinando, nel 1611-12. Ben istorici, Venezia 1741, pp. 48-72; A. Solerti, Musica, ballo e drammatica alla corte medicea dal 1600 al 1637, Firenze ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] , l'innata disposizione a inserirsi in un quadro di concreti rapporti sociali sollecita la sua attenzione curiosa alla cronaca mondana argomento della Fiammetta); in certe ballate e madrigali per musica, che ci riportano ai modi leggeri e preziosi ...
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CORELLI, Arcangelo
Piero Buscaroli
Quintogenito di Arcangelo e Santa Raffini, nacque a Fusignano presso Lugo, allora nella diocesi di Ferrara, il 17 febbr. 1653, cinque settima ne dopo la morte del [...] carattere di servitore di V. M.".
Dietro l'iperbole barocca, la dedica riassume motivi concreti: l'accenno alle "punture" e "critiche" conferma non solo che le musiche del C. erano ben conosciute prima della stampa, ma anche che il suo sforzo di ...
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concreto
concrèto agg. [dal lat. concretus «denso, rappreso, concreto», part. pass. di concrescĕre «condensarsi, coagularsi»]. – 1. non com. a. Solido, consistente, condensato: sostanze c., sostanze solide o che hanno riacquistato solidità...
realizzazione
realiżżazióne s. f. [der. di realizzare]. – 1. L’azione, l’operazione di realizzare; il fatto e il modo con cui qualcosa si realizza o viene realizzato: è vissuto tanto da vedere la r. dei suoi sogni; r. di un piano, e un progetto,...