CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] a indirizzare le sue simpatie verso l'elettore di Sassonia e ad usare di conseguenza la mano leggera nel procedimento contro Lutero, non influenzò il modo in cui Giulio trattò la questione luterana.
In un dispaccio del 7 ottobre del 1518 al cardinale ...
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Prelato, umanista (Schelklingen, Svevia, 1478 - Norimberga 1543); dopo gli studî a Tubinga, Friburgo in Brisgovia, Bologna e Ferrara, ove conseguì il dottorato in diritto, tornato in Germania, ad Augusta, [...] in Germania, cercò di svolgere un'opera di pacificazione, anche se la sua attività episcopale lo rivelò deciso avversario di Lutero. Amico di Erasmo e di molti altri umanisti, fautore della devotio moderna, S. si adoperò molto per il miglioramento ...
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Figlio (Berlino 1490 - Magonza 1545) di Giovanni Cicerone principe elettore di Brandeburgo; ordinato sacerdote nel 1506, arcivescovo di Magdeburgo e amministratore apostolico di Halberstadt (1513); eletto [...] 'indulgenza per la fabbrica di S. Pietro nei territorî suoi e della sua casa, che fu affidata al domenicano Giovanni Tetzel; ciò dette occasione alla rivolta di Lutero (1517). Fu creato cardinale nel 1518. Dapprima, benché spedisse a Roma le Tesi di ...
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Poeta (Gräfenhainichen, Sassonia, 1607 - Lübben 1676). Studiò all'univ. di Wittenberg, centro dell'ortodossia luterana, e fu poi pastore a Mittenwald presso Berlino (1651) e a Berlino (1657-66); deposto [...] , limitò la sua attività di scrittore quasi esclusivamente alla lirica religiosa, affermandosi come il più grande innografo luterano dopo Lutero. Rispetto a quest'ultimo accentuò assai il motivo del giubilo legato alla commossa fiducia nel Creatore e ...
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Teologo e scrittore tedesco, di cognome Pupper ma più noto sotto il nome della città natale (Goch inizî del 15º sec. - ivi forse 1475); occamista e mistico, fu direttore spirituale delle suore del priorato [...] legem exortis e (frammenti) In divinae gratiae et christianae fidei commendationem, opere che piacquero agli umanisti e a Lutero (che stampò l'ultima): precipuamente per questa ragione fu posto all'Indice dal Concilio di Trento mentre i protestanti ...
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Umanista tedesco (Eichstätt 1470 - Norimberga 1530). Studiò in Italia, soprattutto a Padova e a Pavia. Stabilitosi a Norimberga nel 1497, fu incaricato di numerose missioni diplomatiche; per i comuni interessi [...] centro di riunione di umanisti e artisti, sul modello di quelli da lui conosciuti in Italia. Dapprima partigiano di Lutero, assunse poi una posizione più prudente, paragonabile a quella di Erasmo da Rotterdam. Figura tra le più rappresentative dell ...
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Cardinale (Venezia 1483 - Bologna 1542); nominato cardinale da Paolo III nel 1535, dopo aver reso importanti servigi politici e diplomatici a Venezia, fu il più deciso tra i fautori di una riforma interna [...] la relazione Consilium de emendanda Ecclesia. Il suo sforzo di conciliazione a Ratisbona (1541), con la sua formula ambigua sulla giustificazione, fu sconfessato dalla curia e da Lutero. Fu protettore di B. Ochino e fautore della Compagnia di Gesù. ...
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Teologo luterano (Oldenorf, Rinteln, 1543 - Stralsunda 1619). Luterano ortodosso, a causa dei suoi attacchi contro i melantoniani K. Peucer, G. Crucigero e Ch. Pezel fu espulso da Wittenberg. Fu poi a [...] (Meclemburgo), nel 1583 sovrintendente alle Opere pie di Ratzeburg, finalmente, nel 1590, sovrintendente a Stralsunda. Un discorso da lui tenuto nel 1612 sulla vita e la morte di Lutero diede ampia materia alla formazione di leggende relative a ...
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Erudito e poeta tedesco (Halgehausen, Assia, 1488 - Marburgo 1540). Studiò a Erfurt, entrando a far parte del locale circolo umanistico sorto attorno a Muziano. A Erfurt, nel 1517, ottenne una cattedra [...] a Marburgo, nel 1536. Scrisse quasi esclusivamente in latino, dominando la lingua in modo tale da meritare, da parte di Lutero, l'appellativo di rex poetarum. Al suo grande talento formale non corrisposero però una pari originalità di immagine e un ...
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Riformatore svizzero (Gemar, Alsazia, 1482 - Zurigo 1542). Studiò a Friburgo in Brisgovia e a Basilea, dove si legò a H. Zwingli, suo compagno di studî; pastore a Saint-Hippolyte in Alsazia, poi (1519) [...] della Chiesa zurighese, accettando poi di collaborare con il nuovo capo H. Bullinger. Tradusse il De votis monasticis di Lutero, l'Expostulatio Iesu ad hominem suapte culpa pereuntem, celebre epistola di Erasmo, altre opere di questo, di Zwingli e ...
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luterano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a Lutero o alla sua dottrina: teologia l.; la Chiesa l.; come sost., seguace di Lutero, e in senso più ampio chi segue e professa il luteranesimo (v. anche evangelico e protestante); vecchio l., aderente...
sacramentario
sacramentàrio agg. e s. m. [der. di sacramento; nel sign. 2, dal lat. tardo, eccles., sacramentarium]. – 1. agg. Che concerne i sacramenti: teologia, teoria sacramentaria. 2. s. m. Libro liturgico usato dalla Chiesa (dal sec....