DELLA VOLTA, Gabriele
Matteo Sanfilippo
Nacque nel 1468 probabilmente a Venezia, come indicherebbe il soprannome di "Venetus". Nulla si sa della sua infanzia e della sua giovinezza: secondo alcune fonti [...] sua lettera non aveva avuto seguito, il D. attese il capitolo veneziano per parlare con J. von Staupitz, diretto superiore di Lutero, ma questi non si presentò a Venezia. Il D. gli scrisse allora due volte, minacciandolo il 15 marzo 1520 di togliere ...
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Scrittore danese (Rødding, Schleswig, 1858 - Birkerød 1917). Riflesse le sue preoccupazioni etico-religiose in una serie di romanzi a tesi, ispirati alla paradossale religiosità kierkegaardiana e al pedagogismo [...] .", 1909), To slaegter ("Due generazioni", 1910) e altri ancora. In Angst ("Angoscia", 1912) e Mod ("Coraggio", 1914) rievocò il dramma della crisi religiosa di Lutero, della "fiducialis desperatio" come esempio d'ogni autentica rigenerazione morale. ...
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Incisore, orafo, pittore (Paderborn 1502 - Soest tra il 1555 e il 1561). Si distinse specialmente come raffinatissimo incisore in rame, e in particolar modo si dedicò al genere ornamentale. Seguì le forme [...] G. Pencz), risentendo anche l'influsso degli incisori italiani Marcantonio e Zoan Andrea. Tra le sue opere più note sono i ritratti di Melantone e di Lutero, dipinti dal Cranach, e una serie di incisioni (1541) ispirate alla Danza macabra di Holbein. ...
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Missionario cristiano dell'età apostolica, attivo in Efeso, quindi a Corinto - ove si formò sotto il suo nome un partito, originando i dissidî che provocarono l'intervento di s. Paolo - e nuovamente in [...] si è affaticata la critica, era un ebreo alessandrino, e conosceva soltanto "il battesimo di Giovanni"; gli fu attribuita (da Lutero, seguito da parecchi moderni) l'epistola Agli Ebrei e (da qualche altro) il libro della Sapienza o il IV Vangelo ...
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Umanista (Beatus Rhenanus, dalla patria del padre, Rheinau; di cognome, Bild; Schlettstadt 1485 - Strasburgo 1547). Studiò in patria, poi a Parigi con J. Lefèvre d'Etaples (1503-07) e a Strasburgo (1509-10); [...] definitivamente, tornando a Schlettstadt. Di fronte alla Riforma tenne un atteggiamento non dissimile da quello di Erasmo, difendendo Lutero in un primo tempo, poi staccandosene. Pubblicò edizioni di classici (le prime di Velleio Patercolo, 1520, e ...
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Scultore (Pulsnitz, Sassonia, 1804 - Dresda 1861). Frequentò l'accademia di Dresda e a Berlino fu allievo di Ch. Rauch; poi (1830) soggiornò in Italia. Nel 1832 fu nominato prof. dell'accademia di Dresda. [...] Fu autore, pur con elementi di accentuato realismo, di opere d'impianto classicheggiante: sculture per il teatro dell'Opera di Dresda e di Berlino; monumento a Goethe e Schiller a Weimar (1852-57); monumento a Lutero (realizzato 1868) a Worms, ecc. ...
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Teologo luterano (Norimberga 1502 - Wittenberg 1574), prof. di teologia (1536) e dal 1542 rettore all'univ. di Wittenberg. È noto per la disputa che da lui prese il nome ("majoristica"), derivata dalla [...] Illirico). Prese parte al colloquio di Magdeburgo del 1546, e collaborò all'edizione ("di Wittenberg") delle opere di Lutero. Tra le opere: Enarrationes epistolarum s. Pauli (1552-65); Homilien zu den Evangelien und Briefen (1563); Confessio postrema ...
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Pittore (Breslavia 1808 - Karlsruhe 1880). Autore di paesaggi carichi d'atmosfera (Castello, 1828; Paesaggio dell'Effel, 1875, Düsseldorf, Kunstmuseum, prestiti della Nationalgalerie di Berlino), fu indirizzato [...] di religione (Il ritorno del crociato, 1835, Bonn, Rheinisches Landesmuseum; Predica hussita, 1836, Berlino, Nationalgalerie; Disputa di Lutero ed Eck, 1867, Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle). A Karlsruhe diresse la Kunsthalle (1858-80) e l'accademia ...
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Teologo luterano (Grevesmühlen 1586 - Rostock 1629), nipote di Paul; prof. di teologia a Rostock (1614), per influsso dello zio sostenne vivacemente l'indirizzo biblico dei discepoli di Melantone dedicandosi [...] negò il valore etico-religioso della Scrittura; tuttavia l'esplicita libertà con la quale, nelle Exercitationes biblicae (1619), sostituì le proprie interpretazioni scritturali a quelle di Lutero e di altri riformati, gli procacciò molte inimicizie. ...
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Teologo (Savona 1900 - Massello 1961). Pastore valdese (1924), professore (1938) alla Facoltà valdese di teologia di Roma. È stato tra i primi a far conoscere in Italia, negli anni Trenta, l'opera di Karl [...] teologia e storia del cristianesimo: Tesi della nuova ortodossia (1935); Protestantesimo e spiritualismo (1941); L'Église sous le joug fasciste (1946); Lutero (1946); Per una fede (1952); L'Evangelo e il mito nel pensiero di Rudolf Bultmann (1956). ...
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luterano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a Lutero o alla sua dottrina: teologia l.; la Chiesa l.; come sost., seguace di Lutero, e in senso più ampio chi segue e professa il luteranesimo (v. anche evangelico e protestante); vecchio l., aderente...
sacramentario
sacramentàrio agg. e s. m. [der. di sacramento; nel sign. 2, dal lat. tardo, eccles., sacramentarium]. – 1. agg. Che concerne i sacramenti: teologia, teoria sacramentaria. 2. s. m. Libro liturgico usato dalla Chiesa (dal sec....