Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] dimensione del pensiero, che è quella delle insopprimibili eresie, l’eresia del pensiero agostiniano di Francesco Petrarca, di Martino Lutero e di Pascal, l’eresia della conoscenza storica di Vico, l’eresia dell’antropologia kantiana, l’eresia del ...
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MODENA, Leon (Yehudah Aryeh mi-Modena)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Arnaldo Morelli
– Nacque a Venezia il 23 apr. 1571 da Yiṣḥaq ben Mordekay da Modena e da Diana Raḥel, rifugiatisi a Venezia a causa [...] Buxtorf (1564-1629), edita a Basilea in tedesco nel 1603 e in latino nel 1604, che avallava la posizione negativa di Lutero nei riguardi degli ebrei. L’Historia fu data alle stampe a Parigi, nel 1637, a opera dell’orientalista Jacques Gaffarel (1601 ...
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In generale, conformità del comportamento a una norma, ritenuta a sua volta giusta sulla base di parametri normativi e criteri di valutazione che attingono a sfere diverse: la morale, il diritto, la politica, [...] della politica si incontrano le posizioni, per taluni aspetti diverse, dei grandi esponenti della dottrina protestante, Lutero, Calvino e Zwingli. La formazione degli Stati nazionali produce sulla visione della g. effetti assai più importanti ...
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GAURICO, Luca
Franco Bacchelli
Nacque nel marzo 1475 a Gauro - un "casale" della contea di Giffoni (ora in prov. di Salerno) allora posseduta dai d'Avalos - da Cerelia e da Bernardino (appartenente [...] Amaseo che "se haveva trovato in una compagnia e convivio de' primarii luteriani et fra li altri se ritrovava esso Martin Lutero et Philippo Melanthon".
Documento di questi incontri in terra tedesca, ove il G. era stimato non solo come astrologo, ma ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] e lo standard si ispirò all’uso contemporaneo, anche parlato, delle corti (oppure alla traduzione della Bibbia di Martin Lutero), in Italia una serie di fattori (il perdurare e anzi l’accentuarsi della frammentazione politica, la varietà dei dialetti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Botero
Adriano Prosperi
L’opera di Giovanni Botero rappresenta un momento fondamentale nell’elaborazione di concetti e termini del pensiero politico moderno. È stato grazie a lui che si è affermata [...] evocando lo spauracchio delle «zizanie e revoluzioni di Stati e rovine di Regni» (p. 76) seminate da Martino Lutero e Giovanni Calvino che Botero invogliava i potenti ad accostarsi al cristianesimo romano, garanzia di fedeltà e di obbedienza a ...
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Gentile e Bruno
Simonetta Bassi
In un saggio del 1977 sugli studi bruniani di Giovanni Gentile, Antonio Corsano sottolinea, in modo particolare, la riflessione sulla religione di Giordano Bruno (1548-1600) [...] del noumeno kantiano.
Da questa consapevolezza teorica deriverebbero sia l’adesione al calvinismo a Ginevra e l’elogio di Lutero a Wittenberg sia la genuflessione a Venezia. Cogliendo, come poi Tommaso Campanella, l’aspetto di verità delle religioni ...
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FLAMINIO, Marcantonio
Alessandro Pastore
Nacque nel 1498 a Serravalle (ora, insieme con Ceneda, forma Vittorio Veneto), da Giovanni Antonio e dalla nobildonna serravallese Veturia, della quale non conosciamo [...] Quartalschrift..., XXXV (1927), pp. 351-368; G.F. Cortini, La Riforma e l'Inquisizione in Imola (1551-1578) e M.A. F. luterano, Imola 1928; J. Leclercq, Un humaniste italien ennite. Le b. Paul Giustiniani (1476-1528), Roma 1951, pp. 126 s.; W.L ...
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veltro
Antonietta Bufano
Charles T. Davis
Cane da caccia, di cui è peculiare la velocità (ogni bontade propria in alcuna cosa, è amabile in quella: sì come... nel bracco bene odorare, e sì come nel [...] a personaggi che D. non avrebbe mai potuto conoscere. Così il Mezzani salutò nel v. Carlo IV; il Rossetti, Lutero; il Barlow, Garibaldi; lo Scarabelli, Vittorio Emanuele II; lo Stedfeld, l'imperatore Guglielmo I; il Bassermann (nell'ultimo anno ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] storiografici, non mancante di note interessanti, come i giudizi sui papi del Quattrocento e dell'età di Lutero ("vollero regnare assoluti nella società religiosa, snaturando la bilanciata costituzione cattolica": I, p. 102), che suona severamente ...
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luterano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a Lutero o alla sua dottrina: teologia l.; la Chiesa l.; come sost., seguace di Lutero, e in senso più ampio chi segue e professa il luteranesimo (v. anche evangelico e protestante); vecchio l., aderente...
sacramentario
sacramentàrio agg. e s. m. [der. di sacramento; nel sign. 2, dal lat. tardo, eccles., sacramentarium]. – 1. agg. Che concerne i sacramenti: teologia, teoria sacramentaria. 2. s. m. Libro liturgico usato dalla Chiesa (dal sec....