FONZIO, Bartolomeo
Gigliola Fragnito
Figlio di Filippo, nacque a Venezia intorno al 1502. A nove anni entrò tra i minori conventuali, ottenendovi una solida formazione teologica e una compiuta educazione [...] Pier Paolo Vergerio: the making of an Italiari reformer, Genève 1977, pp. 75 s.; S. Seidel Menchi, Le traduzioni ital. di Lutero nella prima metà del Cinquecento, in Rinascimento, s. 2, XVI (1977), pp. 64-80; P.F. Grendler, The Roman Inquisition and ...
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Canto liturgico della chiesa luterana, per coro, condotto in forme diverse a seconda degli ambienti e dei testi. I c. furono introdotti da M. Lutero e J. Walther su testi tedeschi derivati generalmente [...] derivazione cattolico-romana. Il termine passò poi a designare un componimento musicale per strumenti, informato ai caratteri stilistici del c. luterano. Celebri i c. con variazioni composti per organo o per complessi vocali-strumentali da J.S. Bach. ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] esteriore, al più diretto contatto con la Bibbia al di là della gerarchia ecclesiastica, può essere intesocome riformismo luterano; in realtà non vi fu in Le F. volontà di rottura con la tradizione ecclesiastica quanto piuttosto ricerca del ...
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Poeta (Gräfenhainichen, Sassonia, 1607 - Lübben 1676). Studiò all'univ. di Wittenberg, centro dell'ortodossia luterana, e fu poi pastore a Mittenwald presso Berlino (1651) e a Berlino (1657-66); deposto [...] , limitò la sua attività di scrittore quasi esclusivamente alla lirica religiosa, affermandosi come il più grande innografo luterano dopo Lutero. Rispetto a quest'ultimo accentuò assai il motivo del giubilo legato alla commossa fiducia nel Creatore e ...
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Riformatore (Passy 1490 - Parigi 1529), detto il Lutero della Francia; come detentore di scritti luterani fu imprigionato due volte (1523 e 1526) e l'una e l'altra liberato dalla reggente Luisa di Savoia [...] terza volta, prima che il re decidesse sulla domanda di grazia, fu come eretico strangolato e bruciato; aveva tradotto diverse opere di Erasmo, tra cui, alterandolo in senso luterano, Enchiridion, e di Lutero (Tesseradecas; Des voeux monastiques). ...
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TURKU (svedese Åbo; A. T., 68)
Umberto TOSCHI
Sergio VOLKOBRUN
Città della Finlandia, la seconda per numero di abitanti. Sorge a 60° 27′ lat. N. e 22° 16′ long. E., sulle due sponde della foce del fiume [...] costa di SO. e innanzi alla miriade d'isolette, che si diffonde sino all'Arcipelago delle Aland.
Sede di un vescovo luterano e dell'amministrazione provinciale, Turku conta un'università svedese (6 facoltà, 56 professori e 208 studenti nel 1929) e un ...
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GUGLIELMO di Wied, principe d'Albania
Nacque a Neu-Wied il 16 marzo 1876, dal principe Guglielmo (1845-1907), fratello della regina Elisabetta di Romania; sposò il 30 novembre 1906 la principessa Sofia [...] tedesca dava affidamento di fedeltà alla Triplice Alleanza, senza d'altronde suscitare eccessive diffidenze; come luterano, sembrava naturalmente destinato a mantenersi neutrale in contese religiose tra cattolici, greco-ortodossi e musulmani ...
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Chiesa cristiana organizzata sulla base di una gerarchia ecclesiastica che ha al vertice il vescovo, e in cui definizioni di fede e disposizioni disciplinari sono attribuite al corpo dei vescovi. L'attributo [...] , segna il suo distacco dal papato cattolico, ma la differenzia anche, per la rigorosa fisionomia gerarchica, dal protestantesimo luterano e calvinista. Dall'anglicanesimo sono nate tre principali C.e.: quella metodista, quella di Scozia e la Chiesa ...
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MÜNZER (o Müntzer), Thomas
Alberto Pincherle
Predicatore tedesco della Riforma, in senso religioso e sociale, nato a Stolberg nel Harz circa il 1490, giustiziato a Mühlhausen in Turingia nel 1525. Studiò [...] rifugio tra gli ussiti, in Boemia; dopo essersi proclamato apertamente profeta della parola vivente (in antitesi alla scritta, predicata da Lutero) che Dio mette nel cuore degli eletti, dovette però fuggire anche da Praga e per qualche tempo stette a ...
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HENGSTENBERG, Ernst Wilhelm
Biblista e teologo protestante, nato il 2 ottobre 1802 a Fröndeberg, morto a Berlino il 28 maggio 1869. Studiò lingue orientali a Bonn, e nel 1823 passò come istitutorc privato [...] la Evangelische Kirchenzeitung e la diresse fino alla morte, esercitando con essa profonda influenza in senso ortodosso-luterano.
Scritti: Oltre a molti altri orientalistici. sono da ricordarsi i seguenti biblici: Christologie des A. Test., voll ...
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luterano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a Lutero o alla sua dottrina: teologia l.; la Chiesa l.; come sost., seguace di Lutero, e in senso più ampio chi segue e professa il luteranesimo (v. anche evangelico e protestante); vecchio l., aderente...
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...