pietismo
Movimento religioso interno alle Chiese protestanti. Affermatosi dapprima nel puritanesimo inglese a opera di William Perkins (1558-1602) e nel calvinismo olandese mediante Willem Teelinck (1579-1629), [...] il p. ebbe sviluppo in partic. in ambiente luterano tedesco nel 17° e 18° sec.: centri di diffusione furono il Braunschweig con Johann Arndt (1555-1621), autore dei Vier Bücher vom Wahren Christentum (1605-10), Francoforte con Philipp Jacob Spener ( ...
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Forma latinizzata del nome del polemista e storico J. Becker (Nidda 1546 - Friburgo in Brisgovia 1608), detto anche Niddanus iunior per distinguerlo dal padre, dello stesso nome (detto Niddanus senior: [...] n. 1500 circa - m. Nidda 1583), che fu pastore luterano. Dal luteranesimo paterno passò prima al calvinismo, poi (1558) al cattolicesimo divenendo sacerdote (1581); fu consigliere imperiale e confessore (1601) di Rodolfo II. È autore di opere ...
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Figlio di Federico I, nato nel 1503, aveva trent'anni, quando la morte del padre (1533) gli dava il diritto alla successione al trono di Danimarca. I cattolici però lo avversarono perché luterano. Alla [...] Danimarca, e suonò l'ultima ora, non solo per i partigiani di C. II, ma anche per il cattolicesimo in Danimarca. Luterano convinto, C. III fece sentire ai cattolici il peso della sua vittoria. Lo stesso giorno del suo ingresso in Copenaghen, tutti i ...
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Giurista (Wittenberg 1530 - Helmstädt 1608). Nel 1560 fu promosso dottore da U. Donello a Bourges. Ritornato in patria, insegnò nelle univ. di Marburgo (1569) e di Heidelberg (1580-83), delle quali fu [...] rettore, e, dopo essere stato allontanato dall'insegnamento (quale luterano), dal 1583 al 1595 in quella di Helmstädt. Tra le sue opere: De historia iuris civilis romani libri tres (1565); De successionibus ab intestato; de iure liberorum; de ...
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Figlio (n. 1505 - m. Köpenik 1571) di Gioacchino I, successe al padre nel 1535. Tentò di risolvere la questione religiosa mediante un compromesso, mantenendosi in rapporti cordiali sia con i protestanti [...] sia con i cattolici, ma dopo il 1550 passò decisamente nel campo luterano. Ottenne dalla Polonia (1569) l'investitura del ducato di Prussia, assicurando così tale dominio al Brandeburgo. Il suo fasto e la sua prodigalità lo costrinsero a richiedere ...
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MEDICUS, Valdemaro (Valdo)
Francesca Vacca
– Nacque a Venezia il 5 ott. 1896 da Augusto ed Elisabetta Clara Hentz. La famiglia, austro-svizzera di religione luterana, si era trasferita in Italia alla [...] metà dell’Ottocento; il nonno paterno, Enrico, era pastore luterano, titolare della comunità triestina dal 1853 al 1906. Il giovane M. intraprese a Trieste il liceo tecnico, dedicandosi nel contempo al disegno sotto la guida del pittore Alberto ...
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Vescovo di Copenaghen (dal 1537) e scrittore (Ribe 1503 - Copenaghen 1560), prof. di teologia. Il suo Visitatsbog ("Libro delle visite pastorali", pubbl. 1866) è di notevole interesse documentario, pur [...] nell'ambito della nuova ortodossia, e spicca per il tono schietto e umano col quale P., primo vescovo luterano dello Sjaelland, racconta le esperienze delle sue visite pastorali. ...
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TELESIO, Bernardino
Guido Calogero
Naturalista e filosofo, nato a Cosenza nel 1509, ivi morto ai primi d'ottobre del 1588. Primogenito di sette figli (un fratello, Valerio, fu barone di Castelfranco [...] e Cerisano, ma nel 1567 i vassalli lo denunciarono al governo vicereale come luterano e nel 1579 lo uccisero; un altro, Tommaso, fu vescovo di Cosenza dal 1565 al 1569), si allontanò fanciullo dalla città natale, seguendo lo zio Antonio, umanista e ...
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PETRI, Laurentius (nome latinizzato di Lars Petersson)
Giuseppe Gabetti
Riformatore svedese, nato a Örebro nel 1499, morto a Uppsala il 26 ottobre 1573: fratello minore di Olaus P. (v.). Studiò a Wittenberg, [...] di Gustavo Vasa (Biblia, thet är all then Helga Scrifft på Svenkso, 1541), condotta sostanzialmente sul testo di Lutero del 1534, lo ebbe principale collaboratore ed editore. Compose, accanto a numerosi scritti di polemica e di apologetica religiosa ...
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Predicatore (Ichenhausen, Baviera, 1773 - Berlino 1858). Educato dai gesuiti e divenuto prete (1796; parroco nel 1803), prima sotto l'influsso di J. M. Sailer fu attratto dal pietismo cattolico, poi, amico [...] M. Boos, dal risveglio evangelico, e nel 1826 passò al luteranesimo. Vicino allo Schleiermacher e al circolo berlinese pietistico-luterano, G. fu in Baviera il più popolare predicatore del risveglio religioso; ma del romanticismo dei suoi compagni e ...
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luterano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a Lutero o alla sua dottrina: teologia l.; la Chiesa l.; come sost., seguace di Lutero, e in senso più ampio chi segue e professa il luteranesimo (v. anche evangelico e protestante); vecchio l., aderente...
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...