(ted. Sachsen) Regione storica della Germania, la cui estensione e i cui limiti sono sensibilmente variati nel tempo. Nei primi secoli dell’era cristiana il nome designava il territorio abitato dai Sassoni; [...] al potere (dal 1806 con il titolo di re) fino al 1918.
Nell’età della Riforma la S. fu la roccaforte del luteranesimo; durante la guerra dei Trent’anni l’elettore Giovanni Giorgio I (1611-56), alleandosi ora con gli Svedesi, ora con gli Asburgo ...
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(ted. Magdeburg) Città della Germania (230.140 ab. nel 2007), capitale del Land di Sassonia-Anhalt. È posta in ottima posizione commerciale, nel punto dove il corso medio dell’Elba si spinge maggiormente [...] esemplare e fu adottato da molte città della Germania orientale. La città e l’arcivescovato passarono nel 1524 al luteranesimo, di cui M. fu energica sostenitrice; durante la guerra dei Trent’anni fu conquistata e distrutta quasi completamente dal ...
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ALARDET, Claudio Ludovico
Elena Fasano Guarini
Nacque probabilmente a Chambéry, da famiglia borghese, della quale almeno quattro membri ricoprirono uffici alla corte dei duchi Carlo III e Emanuele Filiberto [...] 'agosto 1527 ad Erasmo da Chambéry, nella quale si professava suo fervente ammiratore e lo informava delle accuse di luteranesimo che un francescano, S. Gacy, gli muoveva in prediche pubbliche a Chambéry. Egli consigliava di scrivere direttamente al ...
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(ted. Bremen) Città della Germania (547.934 ab. nel 2006), sul fiume Weser, a 80 km dal Mare del Nord. Con l’avamporto di Bremerhaven (➔), con cui forma il Land di B. (404 km2 con 663.979 ab. nel 2006), [...] alla lega di Smalcalda nel 1523, dopo il predominio dei melantoniani prima e dei calvinisti poi, e proclamò il luteranesimo religione ufficiale nel 1618. La sua decadenza economica fu determinata nel 17° sec. dall’insabbiamento del corso inferiore ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] vertici trovarono da allora gli stimoli per avviare un pur lento rinnovamento e per reagire alla forza espansiva del luteranesimo, fino ad allora considerato come un problema politico più che religioso. Coinvolto in quel doloroso evento, Carafa subì ...
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(ted. Schmalkalden) Città della Germania (20.405 ab. nel 2008), nella Turingia, alla confluenza dello Schmalkalde nello Stille.
Lega di S. Fu formata a S. (27 febbraio 1531) fra l’elettore Giovanni di [...] 1546 all’aprile 1547, segnò la vittoria di Carlo V sull’elettore di Sassonia, sul langravio d’Assia e sugli altri confederati, ma non poté impedire l’affermazione del luteranesimo e del particolarismo dei principi a discapito dell’autorità imperiale. ...
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DORNBERG (Dorimbergo), Vito
Silvano Cavazza
Nacque a Gorizia nel 1529, quintogenito di Erasmo, allora luogotenente di quella contea, e della tirolese Beatrice Giovo (Jaufen).
La famiglia, di origine [...] di molti nobili goriziani, non esclusi alcuni suoi parenti, che dagli anni '60 cominciarono a simpatizzare col luteranesimo, egli si mantenne sempre buon cattolico: tuttavia rivendicò con fermezza le prerogative sovrane sul controllo del clero ...
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BIDERNUCCIO (de Bidernuciis), Antonio
Maria Laura Iona
Figlio di Giovanni, il suo nome compare per la prima volta nel 1491 come camerario del comune di Venzone (Udine) e dal 1500 ricorre spesso negli [...] "), quando si tratta dell'eco di avvenimenti lontani come la rivolta dei contadini del Salisburghese e i processi per luteranesimo colà intentati dal vescovo, talaltra meno sereno, se le alterne vicende del conflitto fra il voivoda Giovanni ed il ...
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CENAMI, Lavinia Felice
Gaspare De Caro
Nacque nell'anno 1631 a Camaiore, presso Lucca, da Girolamo e da Felice Saminiati. Venne allevata nel convento di S. Teresa in Camaiore, dal quale i genitori la [...] danese Niels Steensen, conosciuto, in Italia come Nicolò Stenone, perché lo inducesse conla sua appassionata carità ad abbandonare il luteranesimo per il cattolicesimo. La C. ottenne infatti il 2 nov. 1667 la conversione del dotto di Copenaghen, che ...
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NORVEGIA (XXIV, p. 944; App. I, p. 899; II, 11, p. 414; III, 11, p. 272)
Sebastiano Monti
Hartmut Ullrich
Mario Gabrieli
Stefano Ray
Håkan Wettre
Popolazione e sua distribuzione. - Nell'ultimo decennio [...] opera delle più forti influenze straniere, dall'inquinamento industriale e dal pericolo che avrebbe corso il luteranesimo norvegese. La mancata ratifica è stata generalmente interpretata come una vittoria delle principali subculture antagoniste della ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
predestinazione
predestinazióne s. f. [dal lat. praedestinatio -onis]. – Il predestinare o l’essere predestinato: questa p. di Firenze ad esser la capitale, per così dire, dell’arte nuova italiana (Carducci); con sign. più concr., il destino...