Figlio (1477-1552) del conte Federico di Wied, fu eletto arcivescovo di Colonia nel 1515. Convinto della necessità di una riforma della Chiesa, cercò dapprima di conciliare cattolici e protestanti, ma [...] fu convertito al luteranesimo da Martin Butzer (1543). Tentò di diffondere nella diocesi il protestantesimo, ma, sotto la minaccia dell'interdetto imperiale e della scomunica papale, rinunciò (1547) all'arcivescovato e si ritirò nella sua contea. ...
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Filosofo ed erudito (Gubbio 1496/7 - Venezia 1549). Canonico regolare lateranense, fu nominato (1538) vescovo titolare di Kìsamos (Creta) e prefetto della Biblioteca Vaticana (1542). Di vasta cultura, [...] scrisse commenti biblici, polemizzò contro il luteranesimo e contro L. Valla (Contra L. Vallam de falsa donatione Constantini, 1547); ma la sua opera più importante è De perenni philosophia (1540), dove, sotto l'influenza del platonismo ...
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Teologo (Kottbus 1488 - Königsberg 1550); francescano, studiò a Wittenberg, dove aderì alle dottrine luterane. Nel 1523 fu predicatore a Königsberg, chiamatovi da Alberto di Brandeburgo-Ansbach, e nel [...] 1527 fu a Riga per diffondervi il luteranesimo. Ritornato a Königsberg, favorì la fondazione di quella università (1544). ...
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Teologo luterano (Medelbye 1586 - Helmstedt 1656). Prof. a Helmstedt dal 1614 alla morte, è noto per il suo tentativo di trovare nella storia ecclesiastica (Desiderium concordiae ecclesiasticae, 1650) [...] un possibile terreno d'intesa fra calvinismo, cattolicesimo e luteranesimo: ne ebbe, da parte luterana, accuse di criptopapismo, e persecuzioni. È nota la disputa sul "sincretismo" da lui sollevata in ambiente calvinista. ...
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Predicatore (Ichenhausen, Baviera, 1773 - Berlino 1858). Educato dai gesuiti e divenuto prete (1796; parroco nel 1803), prima sotto l'influsso di J. M. Sailer fu attratto dal pietismo cattolico, poi, amico [...] di M. Boos, dal risveglio evangelico, e nel 1826 passò al luteranesimo. Vicino allo Schleiermacher e al circolo berlinese pietistico-luterano, G. fu in Baviera il più popolare predicatore del risveglio religioso; ma del romanticismo dei suoi compagni ...
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Complesso delle dottrine teologiche formulate da G. Calvino. Con il nome di c. si indicano anche il genere di organizzazione ecclesiastica a esse conforme (presbiterianesimo) e l'insieme delle confessioni [...] e accolgono tali dottrine in varia misura.
La dottrina
La teologia calvinista riprende alcune tesi fondamentali del luteranesimo (la Scrittura come unica regola di fede, la negazione del libero arbitrio, la giustificazione per fede senza ...
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Teologo luterano (Waiblingen 1528 - Tubinga 1590), spesso detto Schmiedlein (lat. Fabricius) dal mestiere paterno, o il "secondo Lutero" per l'energia con cui specialmente come professore e cancelliere [...] dell'università a Tubinga (dal 1561), si adoperò per la diffusione, l'organizzazione e l'unità teologica del luteranesimo. Redasse la "Formola sveva di Concordia" (Schwabische Konkordie, 1574) e collaborò alla più importante "Formola di concordia" ...
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Martire protestante (Stanehouse, Lanarkshire, 1504 circa - St. Andrews 1528). Dopo aver studiato a Parigi e a Lovanio, dove cominciò a nutrire le prime simpatie per Lutero, tornò in Scozia (1524); sospettato [...] di eresia, lasciò il paese e si recò a Marburgo dove aderì senza riserve al luteranesimo (scrisse là, nel 1527, i suoi Loci communes). Tornato in Scozia a predicare la Riforma, fu prima affrontato dall'arcivescovo Beaton e da altri prelati in ...
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NIEMÖLLER, Martin
Delio CANTIMORI
Ecclesiastico evangelico tedesco, nato il 14 gennaio 1892 da Johann Heinrich, teologo luterano. Ufficiale di marina durante la prima Guerra mondiale (comandava il sommergibile [...] divenne pastore della chiesa di Berlino-Dahlem, di dove fu uno dei principali animatori della Bekenntniskirche (v. luteranesimo in questa App.). La sua opposizione al nazionalsocialismo, benché strettamente limitata all'ambito religioso e teologico ...
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Movimento di riforma religiosa formatosi in seno al protestantesimo nel 17° sec. e largamente diffusosi nel secolo successivo. Nasce come reazione al dogmatismo e al razionalismo della teologia luterana, [...] 1675 pubblicò il volumetto Pia desideria, ove sono espressi i motivi fondamentali del p.: polemica contro la decadenza del luteranesimo e aspirazione a una radicale rigenerazione, da operarsi tramite un più vivo senso della parola rivelata che non è ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
predestinazione
predestinazióne s. f. [dal lat. praedestinatio -onis]. – Il predestinare o l’essere predestinato: questa p. di Firenze ad esser la capitale, per così dire, dell’arte nuova italiana (Carducci); con sign. più concr., il destino...