MALVICINI FONTANA, Valerio
Vincenzo Lavenia
Impropriamente denominato Malvicino (così egli stesso si firmava nelle carte scritte durante la persecuzione dei valdesi di Calabria), nacque intorno al 1530 [...] il priore, il M. (definito "inquisitor" e non vicario) condannò alla fustigazione pubblica i tre inquisiti per "luteranesimo", per ripetuti atti di sacrilegio e per favoreggiamento di eretici.
Dall'autunno del 1559, quando inquisitore della città ...
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GIOVANNI FRANCESCO (Gianfrancesco, Francesco) da Potenza
Laura Ronchi De Michelis
Nacque probabilmente a Potenza in data ignota da collocarsi nell'ultimo quarto del XV secolo. Incerto è anche il cognome [...] rafforzamento del potere monarchico e la riconquista della Svezia, dichiaratasi indipendente nel 1501 e più tardi convertitasi al luteranesimo. Egli aveva così posto mano a una serie di riforme, tendenti a garantirgli il sostegno dei ceti cittadino ...
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DE GASPARI (De Gasparis), Giambattista
Paolo Preto
Nato a Levico (Trento) il 18 ag. 1702 da Monica (ignoto il cognome) e Antonio, di famiglia nobile, studiò nel collegio dei gesuiti di Trento e poi [...] " (Donati, Ecclesiastici..., p. 47). La sua progettata storia di Salisburgo, e in particolare delle vicende del luteranesimo, procedette però con fatica, per le ostilità dei conservatori locali, l'avversione di alcuni teologi, le preoccupazioni ...
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CAMPEGGI, Tommaso
Hubert Jedin
Terzogenito di Giovanni Zaccaria e di Dorotea di Tommaso Tebaldi, nacque tra il 1481 e il 1483 a Pavia, ove il padre era professore di diritto civile; trascorse però la [...] le modalità della promozione, da parte della Curia romana, di una edizione di scritti polemici cattolici contro il luteranesimo. Collaborò anche alla stesura delle raccomandazioni relative ai Gravamina della nazione tedesca che vanno sotto il nome di ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] di dio" che non credeva "di là dalla morte". Su questa base vennero riprese in mano tutte le precedenti accuse di "luteranesimo" lanciate nei confronti del C. e il fronte dei testimoni dovette allargarsi, anche se non è ancora provata del tutto la ...
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GENTILI, Scipione
Angela De Benedictis
Nacque nel 1563 a San Ginesio, nel Maceratese, figlio di Matteo, medico, e di Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
Nel 1579 il padre lasciò San Ginesio, [...] per soddisfare l'esigenza di esprimere liberamente, sia in ambito teologico sia nella politica ecclesiastica, un luteranesimo orientato in senso melantoniano. Il Consiglio cittadino voleva anche evitare ai futuri teologi di Norimberga di frequentare ...
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DAVIA, Giovanni Antonio
Gianpaolo Brizzi
Nato a Bologna il 13 ott. 1660, secondogenito di Giovanni Battista e di Porzia Ghislieri, apparteneva ad una famiglia di origine borghese, da pochi anni nobilitata [...] di Conti. Il D. si schierò apertamente per il duca di Sassonia la cui candidatura, dopo la solenne abiura dei luteranesimo, si era notevolmente rafforzata e partecipò all'elezione che si concluse con la scelta di quello, che assunse il nome di ...
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LUPETINO (Lupatino, fra Baldo d'Albona; la forma moderna croata Lupetina non è attestata nel secolo XVI), Baldo
Silvano Cavazza
Nacque ad Albona, sulla costa orientale dell'Istria veneziana, nel 1502 [...] era facoltà della Repubblica sovvertire una sentenza dell'Inquisizione.
Durante la prigionia il L. professò sempre il luteranesimo, nonostante le simpatie dei dissenzienti religiosi in Italia si volgessero in altra direzione. A Cherso Gian Giorgio ...
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CACCINI, Tommaso (al secolo Cosimo)
Paolo Cristofolini
Nacque a Firenze il 26 aprile 1574, terzogenito di Giovanni di Alessandro e di Maddalena di Paolo Corsini, vedova Baroncelli. Giovanissimo, non [...] quali faceva parte Galileo, accusandoli di essere in corrispondenza con altri scienziati della Germania (e quindi in sospetto di luteranesimo).
A sostegno della sua delazione, il C. fece pure, in quella sede, il nome di due testimoni, il domenicano ...
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GRIMANI, Giovanni
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Nasce a Venezia l'8 luglio 1506, concordano, forse ripetitivamente, i genealogisti, laddove, per Paschini, vede la luce attorno al 1500. È figlio di Girolamo [...] patrizio di famiglia di spicco destinato alla carriera ecclesiastica che alla porpora non aspiri. Ridicola l'accusa di luteranesimo. Certo, un po' imprudenti le frequentazioni del Grimani. Innegabili i suoi rapporti con Carnesecchi e Vergerio. Ma non ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
predestinazione
predestinazióne s. f. [dal lat. praedestinatio -onis]. – Il predestinare o l’essere predestinato: questa p. di Firenze ad esser la capitale, per così dire, dell’arte nuova italiana (Carducci); con sign. più concr., il destino...