Figlio (1572-1619) dell'elettore Gioacchino Federico, cui successe (1608), accrebbe i suoi possedimenti alla morte del suocero duca Alberto Federico di Prussia (1618). Nel 1613 passò dal luteranesimo al [...] calvinismo. Malato, affidò (1619) il governo a suo figlio Giorgio Guglielmo ...
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Cancelliere della corte sassone (Lipsia 1550 - Dresda 1601). In Francia e in Italia aveva subito l'influsso del calvinismo, e tornato in Sassonia aveva determinato un'evoluzione del luteranesimo in senso [...] melantoniano: abolizione della formula di concordia, ecc. Travolto dalla reazione luterana, alla morte del principe Cristiano I fu giustiziato ...
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Teologo e storico luterano del cristianesimo (Annaberg, Sassonia, 1666 - Perleberg 1714). Dapprima insegnante privato a Quedlinburg e Allstadt e prof. a Giessen (1697-98), avvertendo l'insufficienza del [...] luteranesimo ufficiale, si volse, con spirito ascetico-mistico, allo studio del cristianesimo primitivo. Le sue opere Die erste Liebe des Gemeinden Jesu Christi, das ist wahre Abbildung der ersten Christen (1696), Geheimnis der göttlichen Sophie ( ...
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Pastore protestante (n. Štramberk, Moravia, 1777 - m. nell'Illinois 1847), fondatore degli stefaniani; dal 1810 parroco della comunità boema di Dresda, per le sue vedute in contrasto con quelle del luteranesimo [...] ufficiale decise d'emigrare in America, per realizzarvi una chiesa secondo i suoi ideali. Divenuto vescovo della sua comunità e trasferitosi nel Missouri (1838), fu poi costretto a passare nell'Illinois ...
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Riformatore polacco (Łask, Łódź, 1499 - Pińczów 1568). Ricordato soprattutto per l'elaborazione di alcuni ordinamenti ecclesiastici, si allontanò progressivamente dal cattolicesimo giungendo a riorganizzare [...] della comunità dei Tedeschi e degli Olandesi, che organizzò con l'aiuto di Jan van Utenhove: contro i principî del luteranesimo e della Chiesa episcopale fece partecipe al governo della Chiesa un gran numero di laici; nella questione della Cena seguì ...
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Prelato (Norwich 1504 - Lambeth 1575). Conseguì il baccellierato nel 1525 a Cambridge, dove nel 1527 era fellow. Prete, sentì l'influsso di H. Latimer e dei riformatori di Cambridge, accogliendo del luteranesimo [...] soprattutto l'esigenza di un ritorno al cristianesimo primitivo. Decano a Stoke-by-Clare (1535), dottore in teologia nel 1538, nel 1545 era vicecancelliere dell'univ. di Cambridge. Sposò Margaret Harlestone ...
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Teologo (isola di Lolland 1513 - Roskilde 1600), prof. di greco (1543), di dialettica (1545) e di teologia (1553) all'univ. di Copenaghen; seguace di Melantone, fu uno dei maggiori rappresentanti danesi [...] del luteranesimo, e i suoi manuali teologici furono molto diffusi nel mondo riformato (Enchiridion theologicum, 1557; De lege naturae, 1561; Tractatus de gratia universali, 1591); importante anche la sua attività in Danimarca per la riforma dell' ...
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Figlio (1477-1552) del conte Federico di Wied, fu eletto arcivescovo di Colonia nel 1515. Convinto della necessità di una riforma della Chiesa, cercò dapprima di conciliare cattolici e protestanti, ma [...] fu convertito al luteranesimo da Martin Butzer (1543). Tentò di diffondere nella diocesi il protestantesimo, ma, sotto la minaccia dell'interdetto imperiale e della scomunica papale, rinunciò (1547) all'arcivescovato e si ritirò nella sua contea. ...
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Filosofo ed erudito (Gubbio 1496/7 - Venezia 1549). Canonico regolare lateranense, fu nominato (1538) vescovo titolare di Kìsamos (Creta) e prefetto della Biblioteca Vaticana (1542). Di vasta cultura, [...] scrisse commenti biblici, polemizzò contro il luteranesimo e contro L. Valla (Contra L. Vallam de falsa donatione Constantini, 1547); ma la sua opera più importante è De perenni philosophia (1540), dove, sotto l'influenza del platonismo ...
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Teologo (Kottbus 1488 - Königsberg 1550); francescano, studiò a Wittenberg, dove aderì alle dottrine luterane. Nel 1523 fu predicatore a Königsberg, chiamatovi da Alberto di Brandeburgo-Ansbach, e nel [...] 1527 fu a Riga per diffondervi il luteranesimo. Ritornato a Königsberg, favorì la fondazione di quella università (1544). ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
predestinazione
predestinazióne s. f. [dal lat. praedestinatio -onis]. – Il predestinare o l’essere predestinato: questa p. di Firenze ad esser la capitale, per così dire, dell’arte nuova italiana (Carducci); con sign. più concr., il destino...