MAURIZIO elettore di Sassonia
Walter Platzhoff
Nacque il 21 marzo 1521 a Freiberg, primogenito del duca Enrico della linea albertina della casa Wettin; fino all'età di 16 anni fu educato alla corte [...] , poi a Wittenberg, sotto le cure dell'elettore Giovanni Federico, nella religione evangelica. Nel 1539 passò apertamente al luteranesimo e nel 1541 sposò Agnese di Assia, una delle figlie del langravio Filippo. Era uomo di grande abilità, sicuro ...
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Successore (Dresda 1560 - ivi 1591) di Augusto I. Di carattere debole, abbandonò le redini del governo nelle mani del cancelliere N. Crell, il quale sottrasse la Sassonia all'alleanza con gli Asburgo. [...] Di tendenze melantoniane, appoggiò i protestanti e i loro tentativi di costituire un'unione tra i principi tedeschi non cattolici. Suo figlio, Cristiano II, ritornò al luteranesimo ortodosso. ...
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Figlio (n. Simmern 1543 - m. 1592) dell'elettore Federico III, divenne fervente calvinista e appoggiò ripetutamente con le armi gli ugonotti e i Paesi Bassi ribelli. Nella guerra di Colonia prese le parti [...] passato al protestantesimo, contro Ernesto di Baviera, ma non riuscì a impedire la vittoria di quest'ultimo. Tutore del nipote Federico IV, abolì il luteranesimo introdotto dal fratello, l'elettore Lodovico, e ristabilì nel Palatinato il calvinismo. ...
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GIOVANNI FEDERICO duca di Sassonia
Walter Platzhoff
Figlio maggiore dell'Elettore Giovanni Federico, nato nel 1529; dal 1554 al 1557 regnò coi fratelli, e dopo da solo; nei 1566 cedette la sua parte [...] . Fondò nel 1558 l'università di Jena che, dopo la chiamata del teologo Flacio, divenne la sede principale del luteranesimo ortodosso. Sotto l'influenza del cavaliere Guglielmo von Grumbach che aveva assunto al suo servizio nel 1558, egli stava ...
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NIEMÖLLER, Martin
Delio CANTIMORI
Ecclesiastico evangelico tedesco, nato il 14 gennaio 1892 da Johann Heinrich, teologo luterano. Ufficiale di marina durante la prima Guerra mondiale (comandava il sommergibile [...] divenne pastore della chiesa di Berlino-Dahlem, di dove fu uno dei principali animatori della Bekenntniskirche (v. luteranesimo in questa App.). La sua opposizione al nazionalsocialismo, benché strettamente limitata all'ambito religioso e teologico ...
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Teologo luterano, nato il 9 novembre 1522 a Treuenbrietzen (Brandeburgo), morto a Brunswick l'8 aprile 1586. Accolto dal suo parente Giorgio Sabinus (Schüler), genero di Melantone, lo seguì a Wittenberg, [...] con l'Osiandro. Succeduto al sopraintendente del Brunswick, Joachim Morlin, ebbe parte importantissima nella propagazione del luteranesimo e nelle controversie teologiche, tentando di mettere d'accordo le varie correnti, sulla base della fedeltà ...
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Cittadina della Germania (32.174 ab. nel 2006), nel Baden-Württemberg, detta B. an der Riss per distinguerla da un centro omonimo nella Selva Nera.
Libero comune nel 1180, nella prima metà del secolo [...] popolazione aderì alla riforma nella prima metà dal 16° sec. e la pace di Vestfalia (1648) vi sancì la libera convivenza di luteranesimo e cattolicesimo. Il 2 ott. 1796 e il 9 maggio 1800 nei pressi di B. le truppe francesi sconfissero gli Austriaci. ...
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Letterato fiorentino, vissuto nella prima metà del sec. XVI. Frequentò da giovane le adunanze degli Orti Oricellari. Accusato di complicità nella congiura del 1522 contro il card. Giulio de' Medici, il [...] Francia e fu dichiarato ribelle alla Repubblica. Tornato in Firenze dopo la cacciata dei Medici (1527), fu accusato di luteranesimo, imprigionato e processato, ma fu condannato soltanto al confino. Allora si recò a Venezia, dove i suoi fratelli erano ...
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Movimento di riforma religiosa formatosi in seno al protestantesimo nel 17° sec. e largamente diffusosi nel secolo successivo. Nasce come reazione al dogmatismo e al razionalismo della teologia luterana, [...] 1675 pubblicò il volumetto Pia desideria, ove sono espressi i motivi fondamentali del p.: polemica contro la decadenza del luteranesimo e aspirazione a una radicale rigenerazione, da operarsi tramite un più vivo senso della parola rivelata che non è ...
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Teologo luterano (Goest 1777 - Ansbach 1837). Studiò a Halle e a Tubinga. L'influenza determinante sul suo pensiero fu quella di Hegel, dal quale derivò il concetto che la filosofia è il cristianesimo [...] J. A. Möhler e la sua rivendicazione della dottrina luterana della giustificazione. La sua opera per la diffusione del luteranesimo in Baviera lo accostò, più che ad altri movimenti, al revivalismo evangelico allora in pieno sviluppo. Fra le opere ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
predestinazione
predestinazióne s. f. [dal lat. praedestinatio -onis]. – Il predestinare o l’essere predestinato: questa p. di Firenze ad esser la capitale, per così dire, dell’arte nuova italiana (Carducci); con sign. più concr., il destino...