Predicatore (Ichenhausen, Baviera, 1773 - Berlino 1858). Educato dai gesuiti e divenuto prete (1796; parroco nel 1803), prima sotto l'influsso di J. M. Sailer fu attratto dal pietismo cattolico, poi, amico [...] di M. Boos, dal risveglio evangelico, e nel 1826 passò al luteranesimo. Vicino allo Schleiermacher e al circolo berlinese pietistico-luterano, G. fu in Baviera il più popolare predicatore del risveglio religioso; ma del romanticismo dei suoi compagni ...
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Scrittore e pittore francese d'origine polacca (Parigi 1905 - ivi 2001), fratello del pittore Balthus. Fondò, con G. Bataille e altri, la rivista Acéphale e fece parte del Collège de sociologie. Intraprese [...] studî teologici in un convento domenicano, quindi si convertì al luteranesimo, che poi abiurò. Insistenti tentazioni di demonismo e ascetismo traspaiono nelle sue opere di carattere narrativo, tra le quali si ricordano: La vocation suspendue (1949; ...
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Figlio (n. 1484 - m. Stendal 1535) del principe elettore Giovanni, gli successe nel 1499. Strenuo avversario della Riforma, contribuì alla proclamazione dell'editto di Worms e divenne elemento di spicco [...] nello schieramento dei principi cattolici, anche se non riuscì a impedire la diffusione del luteranesimo nei suoi dominî. Nel 1527 regolò con la Constitutio Ioachimica il diritto di successione nel suo stato secondo il diritto romano. Si garantì ( ...
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Complesso delle dottrine teologiche formulate da G. Calvino. Con il nome di c. si indicano anche il genere di organizzazione ecclesiastica a esse conforme (presbiterianesimo) e l'insieme delle confessioni [...] e accolgono tali dottrine in varia misura.
La dottrina
La teologia calvinista riprende alcune tesi fondamentali del luteranesimo (la Scrittura come unica regola di fede, la negazione del libero arbitrio, la giustificazione per fede senza ...
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Secondogenito (Dresda 1473 - ivi 1541) del duca Alberto di Wettin, divise (1505) l'eredità paterna col fratello, duca Giorgio, entrando così in possesso dei territorî di Freiberg e di Wolkenstein. Sotto [...] l'influenza della moglie, Caterina di Meclemburgo, aderì alla lega di Smalcalda (1536) abbracciando il luteranesimo, che introdusse nel ducato allorché successe al fratello (m. 1539), rigidamente cattolico. ...
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Teologo luterano (Waiblingen 1528 - Tubinga 1590), spesso detto Schmiedlein (lat. Fabricius) dal mestiere paterno, o il "secondo Lutero" per l'energia con cui specialmente come professore e cancelliere [...] dell'università a Tubinga (dal 1561), si adoperò per la diffusione, l'organizzazione e l'unità teologica del luteranesimo. Redasse la "Formola sveva di Concordia" (Schwabische Konkordie, 1574) e collaborò alla più importante "Formola di concordia" ...
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Martire protestante (Stanehouse, Lanarkshire, 1504 circa - St. Andrews 1528). Dopo aver studiato a Parigi e a Lovanio, dove cominciò a nutrire le prime simpatie per Lutero, tornò in Scozia (1524); sospettato [...] di eresia, lasciò il paese e si recò a Marburgo dove aderì senza riserve al luteranesimo (scrisse là, nel 1527, i suoi Loci communes). Tornato in Scozia a predicare la Riforma, fu prima affrontato dall'arcivescovo Beaton e da altri prelati in ...
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HEILER, Friedrich
Storico e filosofo della religione nato a Monaco il 30 gennaio 1892, Cattolico di nascita, subì l'influenza del modernismo, specie delle idee di F. von Hügel (v.), quindi (durante un [...] viaggio in Svezia) quella di N. Söderblom, che lo attrasse verso il luteranesimo, pur senza abbandonare formalmente la Chiesa cattolica; e lo condusse in fine a farsi iniziatore e propagatore d'un movimento religioso che abbracci e compendii in sé ...
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Figlio (Kiel 1728 - Ropša 1762) di Anna e di Carlo Federico di Holstein-Gottorp, fu chiamato in Russia dall'imperatrice Elisabetta, proclamato erede (1742), e fatto sposare (1745) a Sofia Augusta Federica [...] di Anhalt-Zerbst (la futura Caterina II). Ammiratore del militarismo prussiano e tenacemente attaccato al luteranesimo, rimase sempre estraneo alla Russia e alla società russa, tanto che Elisabetta pensò più volte di escluderlo dalla successione. ...
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GOSSNER, Johannes Evangelista
Predicatore, nato a Hausen presso Augusta il 14 dicembre 1773, morto a Berlino il 20 marzo 1858. Prete cattolico, subì l'influsso dell'ambiente mistico-liberale del romanticismo: [...] lo troviamo in relazione, tra l'altro, con lo Schleiermacher e con lo zar Alessandro I. Passato al luteranesimo (1819) e stabilitosi infine a Berlino, v'ebbe dal 1829 la direzione della Betlehemskirche e vi fondò istituzioni di beneficenza. Dopo ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
predestinazione
predestinazióne s. f. [dal lat. praedestinatio -onis]. – Il predestinare o l’essere predestinato: questa p. di Firenze ad esser la capitale, per così dire, dell’arte nuova italiana (Carducci); con sign. più concr., il destino...