Teologo (isola di Lolland 1513 - Roskilde 1600), prof. di greco (1543), di dialettica (1545) e di teologia (1553) all'univ. di Copenaghen; seguace di Melantone, fu uno dei maggiori rappresentanti danesi [...] del luteranesimo, e i suoi manuali teologici furono molto diffusi nel mondo riformato (Enchiridion theologicum, 1557; De lege naturae, 1561; Tractatus de gratia universali, 1591); importante anche la sua attività in Danimarca per la riforma dell' ...
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Figlio (1477-1552) del conte Federico di Wied, fu eletto arcivescovo di Colonia nel 1515. Convinto della necessità di una riforma della Chiesa, cercò dapprima di conciliare cattolici e protestanti, ma [...] fu convertito al luteranesimo da Martin Butzer (1543). Tentò di diffondere nella diocesi il protestantesimo, ma, sotto la minaccia dell'interdetto imperiale e della scomunica papale, rinunciò (1547) all'arcivescovato e si ritirò nella sua contea. ...
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LUTHARDT, Christoph Ernst
Teologo luterano, nato a Maroldsweisach (presso Bamberga) il 22 marzo 1823, morto il 22 settembre 1902 a Lipsia, dove insegnò teologia sistematica dal 1856 (già a Marburgo, [...] 1854). Difensore del luteranesimo tradizionale e avversario del liberalismo, ebbe ingegno più sistematico che originale, ma con il Kompendium der Dogmatik (1865; 12ª ed., a cura di F. J. Winter, Lipsia 1929), e con la direzione della Zeitschrift für ...
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Filosofo ed erudito (Gubbio 1496/7 - Venezia 1549). Canonico regolare lateranense, fu nominato (1538) vescovo titolare di Kìsamos (Creta) e prefetto della Biblioteca Vaticana (1542). Di vasta cultura, [...] scrisse commenti biblici, polemizzò contro il luteranesimo e contro L. Valla (Contra L. Vallam de falsa donatione Constantini, 1547); ma la sua opera più importante è De perenni philosophia (1540), dove, sotto l'influenza del platonismo ...
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Teologo (Kottbus 1488 - Königsberg 1550); francescano, studiò a Wittenberg, dove aderì alle dottrine luterane. Nel 1523 fu predicatore a Königsberg, chiamatovi da Alberto di Brandeburgo-Ansbach, e nel [...] 1527 fu a Riga per diffondervi il luteranesimo. Ritornato a Königsberg, favorì la fondazione di quella università (1544). ...
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Teologo luterano (Medelbye 1586 - Helmstedt 1656). Prof. a Helmstedt dal 1614 alla morte, è noto per il suo tentativo di trovare nella storia ecclesiastica (Desiderium concordiae ecclesiasticae, 1650) [...] un possibile terreno d'intesa fra calvinismo, cattolicesimo e luteranesimo: ne ebbe, da parte luterana, accuse di criptopapismo, e persecuzioni. È nota la disputa sul "sincretismo" da lui sollevata in ambiente calvinista. ...
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HECKER, Isaac Thomas
Enrico Rosa
Sacerdote cattolico, fondatore della congregazione religiosa dei "paolisti", nato il 18 novembre 1819 a New York, ivi morto il 22 dicembre 1888. Di famiglia luterana [...] originaria della Prussia, non pago del luteranesimo, divenne metodista; datosi poi alla filosofia kantiana e deluso anche di questa, passò allo studio più profondo della religione, rinunziò al protestantesimo nel 1844, fu accolto nella Chiesa ...
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Smalcalda, Lega di
di Alleanza conclusa il 27 febbraio 1531 fra numerosi principi tedeschi e i rappresentanti delle città imperiali protestanti, con l’intento di opporsi all’imperatore Carlo V, che [...] aveva tentato di imporre l’abbandono del luteranesimo. Nata su un terreno confessionale, la Lega si trasformò in un blocco antiasburgico con l’adesione della Baviera, della Francia e di altre potenze (Inghilterra, Danimarca, Svezia). La fase più ...
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Forma latinizzata del nome del polemista e storico J. Becker (Nidda 1546 - Friburgo in Brisgovia 1608), detto anche Niddanus iunior per distinguerlo dal padre, dello stesso nome (detto Niddanus senior: [...] n. 1500 circa - m. Nidda 1583), che fu pastore luterano. Dal luteranesimo paterno passò prima al calvinismo, poi (1558) al cattolicesimo divenendo sacerdote (1581); fu consigliere imperiale e confessore (1601) di Rodolfo II. È autore di opere ...
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Teologo luterano, nato nel 1603 a Köndringen in Brisgovia, morto nel 1666; visse in varie città della Germania (Marburgo, Altorf, Jena, Strasburgo, Ulma, Francoforte sul M., Rostock, Danzica, ecc.). Tipico [...] rappresentante della "scolastica" del luteranesimo, combatté in scritti e in lettere i cattolici e i calvinisti, partecipando alle più importanti discussioni teologiche del suo tempo. Le sue principali opere sono: Hodosophia christiana sive theologia ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
predestinazione
predestinazióne s. f. [dal lat. praedestinatio -onis]. – Il predestinare o l’essere predestinato: questa p. di Firenze ad esser la capitale, per così dire, dell’arte nuova italiana (Carducci); con sign. più concr., il destino...