Termine usato dai cinici e dagli stoici per indicare ciò che lascia l'animo assolutamente indiffereme. Risponde all'ideale del saggio chi considera tali tutte le cose, all'infuori dell'unico bene, che [...] feste, ecc.), mentre si affermava che la giustificazione è opera della fede, ponendo l'aggettivo sola (caratteristico del luteranesimo) tra gli adiaphora. Nei Loci theologici Melantone giunse ad asserire che le opere, dovendo di necessità seguire la ...
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Teologo luterano, nato nel 1612 a Mohrungen in Prussia; studiò a Königsberg, fu rettore del collegio di Danzica e professore di teologia a Wittenberg, dal 1650 alla morte (1686). ll C. fu il grande sostenitore [...] theologicorum, Wittenberg 1655-61 (i primi 4 voll.) e 1671 (voll. 5-12), e la Biblia illustrata, Francoforte s. M. 1672-76, voll. 4.
Bibl.: J. Kunze, in Realencyckl. f. prot. Theol. u. Kirche, III, pp. 648-654 e XXIII, p. 293; v. anche luteranesimo. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Laura Barletta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se nel 1555, il principio del cuius regio, eius et religio, vale a dire la possibilità, [...] religiosi non è affatto pacifica, ma la regione è spesso teatro di scontri che vedono, per esempio, alleati tra loro luteranesimo e cattolicesimo contro la nuova fede ginevrina. In questo contesto, e soprattutto a partire dal 1566, quando lo scontro ...
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(ted. Magdeburg) Città della Germania (230.140 ab. nel 2007), capitale del Land di Sassonia-Anhalt. È posta in ottima posizione commerciale, nel punto dove il corso medio dell’Elba si spinge maggiormente [...] esemplare e fu adottato da molte città della Germania orientale. La città e l’arcivescovato passarono nel 1524 al luteranesimo, di cui M. fu energica sostenitrice; durante la guerra dei Trent’anni fu conquistata e distrutta quasi completamente dal ...
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JELGAVA (russo Mitava; ted. Mitau; A. T., 58)
Umberto Toschi
Città della Lettonia, capoluogo della Zemgalia. Giace in piatta pianura a 3 m. s. m., non lontano dalla confluenza del Drixe col Lielupe. [...] 011), dei quali oltre la metà Tedeschi, indi israeliti, Lettoni, Slavi, ecc. Il 64% degli abitanti professava il luteranesimo, il 24% la religione mosaica; i rimanenti erano cattolici e ortodossi. Per effetto della guerra mondiale e della rivoluzione ...
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. È il complesso delle raccolte di confessioni e leggi religiose protestanti, compiute tra il 1560 e il 1580, sino a che si venne nel 1577 a una formula di concordia tra i varî dissidenti e nel 1580 al [...] , 1567, che valeva in Prussia, fu chiamato anche Repetitio doctrinae ecclesiasticae, ed è ispirato ad un luteranesimo antiosandriano; 6. Corpus turingicum, 1570, espressione dell'ortodossia luterano-sassone, contro il melantonismo; 7. Corpus ...
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ALARDET, Claudio Ludovico
Elena Fasano Guarini
Nacque probabilmente a Chambéry, da famiglia borghese, della quale almeno quattro membri ricoprirono uffici alla corte dei duchi Carlo III e Emanuele Filiberto [...] 'agosto 1527 ad Erasmo da Chambéry, nella quale si professava suo fervente ammiratore e lo informava delle accuse di luteranesimo che un francescano, S. Gacy, gli muoveva in prediche pubbliche a Chambéry. Egli consigliava di scrivere direttamente al ...
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WEIGEL, Valentin
Delio CANTIMORI
Nato a Hain (Grossenhain) presso Dresda nell'anno 1533; morto a Zschopau nell'Erzgebirge il 10 giugno 1588. Studiò a Meissen, Lipsia e Wittenberg; ottenuto l'ufficio [...] . poté mantenere sottoscrivendo le varie formule confessionali ed evitando di immischiarsi nelle dispute interne del luteranesimo, gli permise di vivere indisturbato nonostante la sua sostanziale avversione alla concezione luterana della salvezza per ...
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(ted. Bremen) Città della Germania (547.934 ab. nel 2006), sul fiume Weser, a 80 km dal Mare del Nord. Con l’avamporto di Bremerhaven (➔), con cui forma il Land di B. (404 km2 con 663.979 ab. nel 2006), [...] alla lega di Smalcalda nel 1523, dopo il predominio dei melantoniani prima e dei calvinisti poi, e proclamò il luteranesimo religione ufficiale nel 1618. La sua decadenza economica fu determinata nel 17° sec. dall’insabbiamento del corso inferiore ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] vertici trovarono da allora gli stimoli per avviare un pur lento rinnovamento e per reagire alla forza espansiva del luteranesimo, fino ad allora considerato come un problema politico più che religioso. Coinvolto in quel doloroso evento, Carafa subì ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
predestinazione
predestinazióne s. f. [dal lat. praedestinatio -onis]. – Il predestinare o l’essere predestinato: questa p. di Firenze ad esser la capitale, per così dire, dell’arte nuova italiana (Carducci); con sign. più concr., il destino...