VILMAR, August Friedrich
Teologo protestante, nato il 21 novembre 1800 a Solz (Assia Elettorale), morto a Marburgo il 3 luglio 1868. S'iniziò agli studî sotto la guida di suo padre e li compì a Marburgo [...] e alla cattedra di teologia in Marburgo (1855) che tenne fino alla morte.
Il V. è uno dei corifei del neo-luteranesimo, movimento che s'iniziò al principio del sec. XIX come ritorno alla "dottrina dei padri". Egli infatti; temperamento eminentemente ...
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PICHLER, Vito
Giuseppe Ermini
Canonista e teologo tedesco, nato a Brechhofen in Baviera nella seconda metà del sec. XVII, morto a Monaco nel 1736. Entrato nella Compagnia di Gesù, insegnò teologia ad [...] giurisprudenza (Augusta 1723), due studî sull'infallibilità del papato in materia di fede (ivi 1709) e sugli errori del luteranesimo (ivi 1709).
Bibl.: J. F. v. Schulte, Die Geschichte der Quellen und Literatur des canonischen Rechts, Stoccarda 1875 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Valdo d’Arienzo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Ottocento è stato chiamato il secolo protestante per la vitalità dimostrata dalle [...] salda da svolgere, ad esempio, un importante ruolo in Germania nel resistere alla teologia sincretistica tra calvinismo e luteranesimo, voluta dal re di Prussia Federico Guglielmo III (Unione prussiana, 1817-1835). La seconda grande corrente è quella ...
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PUSEY, Edward Bouverie
Alberto Pincherle
Teologo anglicano, nato a Pusey il 22 agosto 1800, morto all'Ascot Priory (Berkshire) il 16 settembre 1882. Studiò a Eton e Oxford; nel 1823 divenne fellow dell'Oriel [...] al "morto ortodossismo", al freddo accoglimento, senza convinzione, del dogma, che avrebbe spento la vita religiosa del luteranesimo; temette lo stesso per l'Inghilterra. Incompreso, fu accusato così di razionalismo come di pietismo. Si difese con ...
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(ted. Berlin) Città della Germania (3.552.123 ab. nel 2018), capitale federale e del Land omonimo; posta lungo le rive della Sprea, alla confluenza nel fiume Havel (affluente dell’Elba), in una pianura [...] di Brandeburgo (1486). La Riforma religiosa vi fu introdotta nel 1539 con la conversione dell’elettore Gioacchino II al luteranesimo, e il passaggio dei principi Hohenzollern alla fede calvinista determinò gravi tumulti nel 1615; nel 1640, durante la ...
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(ted. Brandenburg an der Havel) Città della Germania (73.475 ab. nel 2006), nell’omonimo Land, 65 km a O di Berlino. Posta sul fiume Havel con una parte dell’abitato (Nuova Venezia) in un’isola fluviale, [...] l’Orso, che fu margravio di B. e ne fece il centro dei suoi possessi. Nel 1539 il vescovo di B. passò al luteranesimo; durante la guerra dei Trent’anni la città subì gravi danni a opera di Tedeschi e poi di Svedesi, che la occuparono brevemente ...
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. In generale, si designa con questo termine ogni dottrina filosofica che consideri la fede come forma di conoscenza anteriore e superiore alla ragione, o almeno da essa indipendente, ascrivendole il raggiungimento [...] che la ragione umana possa dare una prima dimostrazione di alcune verità religiose.
Contro tale idea, del resto già implicita nel luteranesimo e in certa misura ripresa dal modernismo cattolico, si è più volte espressa la Chiesa, per es. anche nell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Fabrizio Mastromartino
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Europa del Nord, dominata dal regno dano-norvegese, assiste alla progressiva [...] alle schiere di preti simoniaci. Siamo al primo passo: il re capisce che la Riforma ha un futuro, e si avvicina al luteranesimo che negli anni intorno al 1526 è in netta avanzata. Non si assiste a nessuna vera guerra di religione, ma gli effetti ...
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Teologo, nato a Nieuport in Fiandra nel 1472 o 1473, morto a Chartres il 22 settembre 1543. Insegnò alla Sorbona arti liberali e teologia. Fu dal 1515 precettore del vescovo di Tournai, Luigi Guillard, [...] 1526) fecero grande impressione su di lui e lo indussero a dedicarsi completamente alla lotta contro il luteranesimo ingaggiata dalla Sorbona: redasse così la famosa Determinatio facultatis theologiae parisiensis contro Lutero (Parigi 1521), pubblicò ...
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Teologo luterano, nato nel 1555 in Edderitz (Anhalt). Studiò in Helmstadt, Wittenberg, Strasburgo, Basilea, ed ebbe varî uffici ecclesiastici; morì nel 1621. La fama di cui gode ancora in Germania è dovuta [...] il sospetto di scarsa ortodossia, se nella pratica della vita egli non si fosse mostrato un fedele sostenitore del luteranesimo. Del resto, motivi mistici erano già impliciti, parzialmente, nella teologia di Lutero. L'A. li sviluppò ulteriormente e ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
predestinazione
predestinazióne s. f. [dal lat. praedestinatio -onis]. – Il predestinare o l’essere predestinato: questa p. di Firenze ad esser la capitale, per così dire, dell’arte nuova italiana (Carducci); con sign. più concr., il destino...