lupo mannaro
Domenico Russo
Un mostro di altri tempi
Personaggio di antichissime origini, il lupo mannaro ha alimentato per secoli credenze e superstizioni popolari ed è entrato nelle opere di poeti [...]
Al mondo, però, le regioni aspre sono tante e tanti gli animali temuti. Si spiega allora perché in Europa del Nord non si diventa lupo ma orso, e in Africa iena, leone, leopardo o coccodrillo. In Asia ci si trasforma in volpe; in India in tigre; in ...
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Scrittore italiano (n. Atella, Potenza, 1963). Professore di Letteratura italiana contemporanea, presso l'Università Cattolica di Milano e Brescia, è autore di diversi saggi tra cui: Sinisgalli e la cultura utopica degli anni Trenta (1996); Le utopie della ragione. Raffaele Crovi intellettuale e scrittore (2003), Vittorini politecnico (2011), La letteratura al tempo di Adriano Olivetti (2016). Ha esordito ...
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Letterato e teologo (n. forse nella diocesi di Sens 805 circa - m. 862 circa); entrato all'abbazia di Ferrières, compì gli studî a Fulda sotto Rabano Mauro e là strinse amicizia con Gotescalco di Orbais; tornato a Ferrières, ne fu da Carlo il Calvo nominato abate (841 o 842). Intervenne nella polemica sulla predestinazione sollevata da Gotescalco di Orbais con due trattati: il Liber de tribus quaestionibus ...
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(lat. Lupercus) Antico dio latino, identificato con il lupo sacro a Marte, poi considerato epiteto di Fauno, e infine assimilato al greco Pan Liceo.
Il santuario di L. era a Roma il Lupercale, sacra grotta [...] ai piedi dell’altura del Germalo alle pendici nord-occidentali del Palatino, dove Faustolo avrebbe trovato i gemelli Romolo e Remo allattati da una lupa. I suoi sacerdoti si chiamavano anch’essi Luperci ...
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LUPI, Mattia
Fiammetta Cirilli
Nacque da Nuccio di Lupo a San Gimignano, nel 1380. Secondo Traversari la famiglia del L. era ragguardevole e aveva dato alla città uomini che avevano partecipato alla [...] ebbe a cuore l'opera del L., che, nel 1442, non soltanto ottenne privilegi ed esenzioni per sé e per il figlio naturale Lupo, morto nel 1465, ma, con la nomina a maestro di grammatica, si assicurò uno stipendio di 60 fiorini d'oro, destinato a ...
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(dal gr. Λύκειος o Λύκιος) Nella mitologia greca, epiteto di Apollo, variamente spiegato: collegato al termine «lupo» (λύκος) o al trasporto del dio, subito dopo la nascita, in Licia (Λυκία) o infine [...] alla sua natura di divinità solare (dalla radice λευκ-, λυκ- «candore, luce»).
Ad Apollo L. era dedicato un santuario in una località a E di Atene alle pendici meridionali del Licabetto. Il luogo era ampio ...
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Autore di un poema zooepico latino, Ysengrimus (1152; ed. E. Voigt, 1884), che ha per protagonista il lupo, Ysengrim (o Isengrin), e varî animali designati con nomi germanici; il poema è il più sicuro [...] antecedente del Roman de Renart, e risente molto della Ecbasis captivi ...
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Bambina protagonista di una fiaba popolare, nota già nell'11° secolo. Mentre si reca dalla nonna malata, C.r. incontra il lupo e gli rivela la propria meta: il lupo la precede, divora la nonna e, fingendosi [...] questa, divora anche la bambina. La vicenda divenne famosa grazie alle rielaborazioni di C. Perrault (1697) e dei fratelli Grimm (1812-22), che introdussero un finale ottimistico, in cui il cacciatore uccide il lupo e le salva. ...
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Trèvi, Emanuele. – Scrittore e critico letterario italiano (n. Roma 1964). Esordisce nel 1994 con Istruzioni per l'uso del lupo, primo di una serie di saggi sulla letteratura. Ha tradotto e curato edizioni [...] di classici italiani e francesi: si ricordano testi dedicati a Leopardi, Salgari, e autori italiani del Novecento. Collabora con RAI-3 Radio e ha scritto su diverse riviste come Nuovi argomenti, Il caffè ...
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lupo
s. m. (f. -a) [lat. lŭpus, con svolgimento fonetico non del tutto chiaro (di fronte alle forme con -ó- ant. o dialettali: cfr. umbro lópo, tosc. ant. lóbo, ven. lóvo), forse per influsso di dialetti merid.]. – 1. a. Carnivoro della famiglia...
lupo-viscerite
s. f. [comp. di lupus e visceri, col suff. medico -ite]. – In medicina, varietà di lupus eritematoso disseminato, a decorso acuto e con compromissione degli organi interni (rene, cuore, sistema nervoso, ecc.), o delle articolazioni.