Gospodaro di Valacchia, regnò dal 1632 al 1654. Lottò contro i Turchi e contro Basilio Lupo, gospodaro di Moldavia, sconfiggendolo definitivamente nella battaglia di Finta (17 maggio 1653). Il suo governo [...] oppresse e gravò d'imposizioni fiscali le popolazioni romene, ma contribuì a formare una coscienza nazionale, difendendo il paese dalle ingerenze della Porta e favorendo il sorgere di una cultura autonoma: ...
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sciacallo Nome comune di tre specie di Mammiferi Carnivori Canidi del genere Canis. Simili al lupo, ma con arti più lunghi e slanciati, onnivori, si nutrono sia di piccole prede vive, sia di resti di animali [...] più grandi uccisi da altri predatori.
Lo s. dorato (Canis aureus; fig. A) è diffuso nelle savane, praterie e boschi aridi dell’Africa settentrionale, dell’Europa sud-orientale e centrale (anche Italia, ...
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Famiglia di Pesci Perciformi, marini, di grandi dimensioni (fino a 2,60 m di lunghezza). Il pesce lupo atlantico (Anarhichas lupus) e il pesce lupo macchiato (A. minor) sono oggetto di pesca. ...
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(dal gr. Λύκειος o Λύκιος) Nella mitologia greca, epiteto di Apollo, variamente spiegato: collegato al termine «lupo» (λύκος) o al trasporto del dio, subito dopo la nascita, in Licia (Λυκία) o infine [...] alla sua natura di divinità solare (dalla radice λευκ-, λυκ- «candore, luce»).
Ad Apollo L. era dedicato un santuario in una località a E di Atene alle pendici meridionali del Licabetto. Il luogo era ampio ...
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tilacino Specie (Thylacinus cynocephalus) di Mammifero Metaterio Dasiuromorfo, unico rappresentante della famiglia Tilacinidi; marsupiale noto anche come lupo t. o lupo della Tasmania o lupo marsupiale, [...] estinto (l’ultimo esemplare conosciuto è morto nel 1936 nello zoo di Hobart in Tasmania), un tempo diffuso ed endemico delle foreste della Tasmania: di abitudini notturne, simile a un grosso cane con pelo ...
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cacciare
Amedeo Quondam
. Nel senso proprio di " andare a caccia ", in If XXXIII 29 cacciando il lupo e' lupicini al monte, in Fiore CCXV 10 ma ell'er'ita in bosco per cacciare, in Rime CIV 102, con [...] valore figurato: Canzone, uccella con le bianche penne; / canzone, caccia con li neri veltri; in Detto 298 Va' tua via e sì procaccia, / ch'i' son ben, chi pro' caccia, / convien che bestia prenda; detto ...
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Autore di un poema zooepico latino, Ysengrimus (1152; ed. E. Voigt, 1884), che ha per protagonista il lupo, Ysengrim (o Isengrin), e varî animali designati con nomi germanici; il poema è il più sicuro [...] antecedente del Roman de Renart, e risente molto della Ecbasis captivi ...
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Bambina protagonista di una fiaba popolare, nota già nell'11° secolo. Mentre si reca dalla nonna malata, C.r. incontra il lupo e gli rivela la propria meta: il lupo la precede, divora la nonna e, fingendosi [...] questa, divora anche la bambina. La vicenda divenne famosa grazie alle rielaborazioni di C. Perrault (1697) e dei fratelli Grimm (1812-22), che introdussero un finale ottimistico, in cui il cacciatore uccide il lupo e le salva. ...
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strupo
Domenico Consoli
Metatesi di ‛ stupro '. Si registra soltanto in If VII 12, in rima unica (cfr. lupo, v. 8): Non è sanza cagion l'andare al cupo: / vuolsi ne l'alto, là dove Michele / fé la vendetta [...] del superbo strupo. Lo s. vendicato dall'arcangelo Michele è la " violenza " e " ribellione " degli angeli contro Dio (cfr. Apoc. 12, 7-9).
Che tale sia il valore del vocabolo è confermato da una buona ...
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urlare
Andrea Mariani
Nell'italiano antico, in stretto rapporto col latino ululare, si riferiva al verso del lupo; si veda per es. il commento del Boccaccio a If VI 19 (Urlar li fa la pioggia come cani): [...] " Urlar... è propio de' lupi, come che e' cani ancora urlino spesso ". Riferendosi infatti a voci e suoni umani, generalmente D. usa il verbo ‛ gridare '; ma nei due luoghi della Commedia in cui il termine ...
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lupo
s. m. (f. -a) [lat. lŭpus, con svolgimento fonetico non del tutto chiaro (di fronte alle forme con -ó- ant. o dialettali: cfr. umbro lópo, tosc. ant. lóbo, ven. lóvo), forse per influsso di dialetti merid.]. – 1. a. Carnivoro della famiglia...
lupo-viscerite
s. f. [comp. di lupus e visceri, col suff. medico -ite]. – In medicina, varietà di lupus eritematoso disseminato, a decorso acuto e con compromissione degli organi interni (rene, cuore, sistema nervoso, ecc.), o delle articolazioni.