Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] il vecchio detto che "lovo non magna lovo", il lupo non mangia il lupo.
Renier Zeno, il nobiluomo che, pur avendo titoli per -127.
99. Charles de Montesquieu, Oeuvres complètes, a cura di Daniel Oster, Paris 1964, p. 220.
100. Su Pietro Basadonna cf ...
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La classe politica nazionalfascista
Renato Camurri
La ‘strana’ disfatta del sistema liberale veneziano
All’indomani della conclusione della prima guerra mondiale, la ripresa dell’attività politica a [...] 308-309.
29. Su di lui v. il bel lavoro di Daniele Ceschin, La ‘voce’ di Venezia. Antonio Fradeletto e l’organizzazione 1987, nr. 169, p. 74 (pp. 63-84).
118. V. Salvatore Lupo, Il fascismo. La politica in un regime totalitario, Roma 2000, pp. 41-42 ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] sodalizio colla Pavlova.
20. V., dopo La tana del lupo dell'ungherese Molnár e Quello che prende gli schiaffi del russo piazza S. Marco, nell'ambito di una rassegna organizzata da Daniele Del Giudice, quel che poi diverrà Stazioni di transito, in ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] acuire il piacere. Così il conflitto che attrae Daniele ed Elena, nel Daniele Cortis, è un processo d'irritazione, che si culturale Zena però è quasi del tutto libero nei romanzi, La bocca del lupo, del 1892, e L'apostolo, del 1901. Nel 1880, e nel ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] e nel 1723 ne furono lanciate tre: per le opere di Cristiano Lupo, per i Salmi di Davide parafrasati in poesia da Girolamo Ascanio Giustinian , contenente i codici raccolti da Francesco, Ermolao, Daniele e dagli altri uomini di cultura del casato, e ...
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Le espressioni d'arte: gli edifici
Wladimiro Dorigo
La formazione della città
Poco prima della metà del XII secolo, negli anni che segnano l'avvento della comunalità veneziana, il processo che trasformerà [...] Giovanni de Tempio (ante 1172), l'insediamento dei cistercensi in S. Daniele nel 1138 (4).
Se si tiene conto della geografia urbana disegnata dai laterizie a toro, scozia, spicatum, dente di lupo, ecc.
Questi segnali dispersi non consentono da ...
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Tra i due imperi. L'affermazione politica nel XII secolo
Giorgio Ravegnani
La conquista dei mercati bizantini
Nella seconda metà dell'undicesimo secolo i rapporti fra Bisanzio e Venezia ebbero una [...] chiese e concesse la sua protezione ai monasteri di San Daniele, San Secondo e Sant'Ilario. Durante il congresso vennero VI, 1725, col. 190 b; Bernardo Marangone, Annales Pisani, a cura di Michele Lupo Gentile, in R.I.S.2, VI, 2, 1930, p. 59: " ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] Cent’anni a Venezia. La Camera del lavoro 1892-1992, a cura di Daniele Resini, Venezia 1992.
16. Enzo Di Martino, La Biennale di Venezia sorele, / Eterne trionfar soto le stele [...]».
30. Salvatore Lupo, Il Fascismo, Roma 2000, pp. 309-316.
31. ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] del Piemonte, che sembrava volere gli accordi propri del lupo con l’agnello, permise inoltre ai gruppi democratici di tale è il caso di Venezia, che sotto la guida di Daniele Manin resistette a lungo al ritorno in armi degli austriaci, e ...
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Narratori italiani e scrittura dell’estremo
Daniele Giglioli
Letteratura e realtà: un rapporto in crisi
Che cos’è la scrittura dell’estremo? Non uno stile, non un genere, non una poetica, non una scuola [...] che non trova risposta se non nel suo porsi continuo, senza fine, come scongiuro apotropaico, per continuare ad allontanare il lupo: «Mi rendo conto che quel guardare mezzo opaco, mezzo allucinato, avesse molto del letterario, però è stato utile per ...
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cat-calling
(cat calling, catcalling) loc. s.le m. inv. Molestia maschile consistente nell'espressione verbale e gestuale di apprezzamento di natura sessuale rivolto in modo esplicito, volgare e talvolta minaccioso, a una donna incontrata...
cafonauta
s. m. (scherz. iron.) Chi si improvvisa uomo di mare senza averne la preparazione necessaria e le buone maniere dovute, non preoccupandosi delle conseguenze della sua imperizia. ◆ il cafonauta se ne frega e sfreccia tra le barche...