Tarragona
Città della Spagna nordorientale, sulla costa mediterranea della Catalogna. Un centro abitato dalla popolazione iberica degli ilergeti, esistente in questo luogo nel sec. 6° a.C., fu occupato [...] fu detta poi Tarraconensis. Divenne un centro importante del culto degli imperatori ed ebbe un grande sviluppo economico, questi occupata fino al 1119, quando la riconquistò Gastone IV visconte di Béarn; fu subito dopo ceduta a Roberto de Aguiló. La ...
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Nabonedo
Re di Babilonia (regno 555-539 a.C.). Figlio di una sacerdotessa di Sin a Harran, in territorio già assiro. Militare, N. salì al trono con un colpo di mano e cercò di legittimarsi come vero [...] restauratore dei culti babilonesi. Tuttavia, affiancando il cultodi Sin a quello di Marduk si cura di Babilonia al figlio Bel-shar-usur (il Baldassarre del libro di Daniele), ma trascurando la festa del Nuovo anno, che non poteva aver luogo senza ...
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Kharran
Città dell’alta Mesopotamia, centro del culto del dio-luna Sin. Attestata negli archivi di Ebla (24° sec. a.C.) e Mari (17° sec.), poi nei testi ittiti (14° sec.) e medioassiri (13° sec.), fu [...] importante in età neoassira (9°-7° sec.), rifugio dell’ultimo re assiro, patria del babilonese Nabonedo. Nel 53 a.C. vi ebbe luogo la battaglia tra Crasso e i parti. ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] matura più netto dal rinnovato culto dell’antichità romana, sentito ora come modello e norma di vita in sé, senza libro di E.R. Curtius su Europäische Literatur und lateinische Mittelalter (1948), dove il Medioevo latino è il luogodi addensamento ...
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antropologia Spoglie degli animali e dei nemici uccisi, indossate o conservate non solo come segno del valore del proprietario, ma anche allo scopo di ‘impossessarsi’ dello spirito della vittima, propiziandosela [...] per nuove imprese. Tra i t. umani il più importante è la testa (➔ cranio), la cui conservazione rituale dà luogo a forme diculto (Daiacchi, Maori, Nuova Guinea, Jívaro): ma t. sono lo scalpo (Amerindi dell’America Settentrionale, Ostiachi, Voguli e ...
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Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] mondo musulmano
I movimenti esaminati svelano, nella loro critica radicale, l'esistenza nelle società contemporanee di legami sociali deboli (la famiglia, i luoghidiculto, la scuola, il mondo del lavoro) che un tempo, in un passato remoto spesso ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] come amore per il luogo natio, la terra dei padri, e conservazione delle tradizioni di identità collettiva che il territorio diculto laico, istituito con l'invenzione di liturgie di massa incentrate sulla 'religione della patria'. La volontà di ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] località del territorio atestino, delle Prealpi Venete e dell'Alto Adige furono scoperte tracce di antichi santuarî o comunque diluoghi dedicati al culto. A Este esisteva un santuario dedicato alla dea Rehtia nel fondo Baratela, dove fu scoperto ...
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GRAVISCA
Mario Torelli
(gravisce, XVII, p. 769)
Ricordata soprattutto da fonti geografiche (Plinio, Nat. hist., iii, 51; Mela, ii, 4, 72; Tolemeo, iii, 1, 4; Strabone, v, 225-26; Itiner. Marit., p. [...] ma senza edifici diculto propri, altre due dee, Hera, cui si riferiscono numerosissime dediche di mercanti ionici, assimilata fondo di ceramica sigillata con dedica ad Adone, e alcune tombe alla cappuccina. Tuttavia già nel 1° secolo d.C. il luogo ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] di religione, razza o sesso; garantirà libertà di religione, di coscienza, di lingua, di istruzione e di cultura; salvaguarderà i Luoghi Santi di discepoli possono partecipare alla vita mistica di preghiera e diculto unendosi in comunione con lui. Lo ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...