CLEMENTE IV, papa
Norbert Kamp
Guy Foucois (Fulcodii, Fulcadi, Fulcaudi, Folcadio, Foucois, Foulques, Foulquoys, Foulquet, Fulcoy, Fulchox, Fouquet, Folqueys, Folquet, Faucault; il soprannome Grossus, [...] ebbe luogo non prima dell'inizio del 1261. Nell'aprile di quest'anno il Foucois prestò al re, a corte, il giuramento di tombale una delle prime prove della sua arte ritrattistica. Il culto sorto subito intorno alla tomba del papa provocò una violenta ...
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BENEDETTO XIII, papa
Gaspare De Caro
Pierfrancesco Orsini nacque a Gravina il 2 febbr. 1650, secondo i calcoli del Vignato, mentre la maggior parte dei biografi lo dice nato nel 1649. Era figlio primogenito [...] 'Orsini la vittima indifesa delle malizie di curiali e diplomatici; ma il culto quasi maniaco delle reliquie, la sovrabbondanza immagazzinati a Benevento, la cosa dava spesso luogo ad episodi di speculazione da parte dei mercanti beneventani, contro ...
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GIOVANNI XV, papa
Wolfgang Huschner
Di origine romana, nacque, presumibilmente nella prima metà del X secolo, dal presbitero Leone, della sesta regio detta di Gallina alba. Fu cardinal prete del titolo [...] donazione: Miezko avrebbe mirato in primo luogo alla creazione di una struttura ecclesiastica indipendente, con a le autorità ecclesiastiche di Gallia e Germania sui lavori dell'assemblea e ordinò che a Ulrico venisse reso un culto pubblico. A quanto ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] avuto luogo mentre sul soglio di Pietro sedevano creature di Teofilatto, di Marozia e di suo figlio Alberico (alcuni di questi, del resto, tenuto conto delle condizioni in cui agivano, furono perfino buoni papi), vista l'importanza che il cultodi ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] partecipazione di Roma. Il trattato, poi ratificato il 3 maggio, stabilì l'esclusivo esercizio del culto cattolico nella forma di viveri o foraggi, mentre a circa 27.500 ammontavano gli interessi diluoghidi Monte, di uffici venali e di cavalierati ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] e ai vecchi 'luoghidi monte', nel mercato del di valori che hanno analogia con quelli emersi in Francia in età napoleonica, ma con grandi differenze. Lo Stato napoleonico era come una metafora del trionfo dell'individualismo (simboleggiato nel culto ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] su quella moderna, B. non manca di prestare ossequio alla Roma cristiana e ai suoi luoghi sacri, per cui essa può ancora dirsi Attenzione è prestata agli aspetti umani e sociali del culto, proponendo alcuni parallelismi con rituali cristiani (pp. 18 ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] erano situati un sedile in muratura, una fontana e una nicchia semicircolare rivestita di lastre marmoree era forse il centro del culto. Che questo fosse il luogo in cui si svolgeva il cultodi P. e Paolo è con evidenza documentato dalle centinaia ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] della Madonna di Or S. Michele, sorta nel 1291 in connessione con il diffondersi del culto per un'immagine miracolosa di Maria, cinque (20-24), in cui "l'esposizione dei fatti dà luogo a un'impennata retorica" (Pirodda).
Il primo impulso a narrare ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] Garibaldi e fu nominato commissario di guerra per Lecco, Bergamo e Brescia per tentare in quei luoghi e sulle Alpi l'estrema "sistema progressivo" fondato su studi di economia e di statistica (Scr. filos.,I, 20 s.), al culto della realtà. Circa l'idea ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...