Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] tanti aspetti istituzionali essenziali – nel dogma, nel culto, nel fondo più arcaico della tradizione letteraria, constatai che questa montagna aveva esattamente la forma di una croce. Mi dissi: “Ecco il luogodi cui mi diceva la visione”, e ne misi ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] fama taumaturgica divenendo luogodi pellegrinaggio e di distribuzione di reliquie. Il suo agiografo, Julien Allard, canonico della cattedrale di Nantes, incoraggiato nel 1862 a continuare nella sua opera di divulgazione del culto dallo stesso Pio ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] , essa comincia ad accrescersi nel secolo successivo, come attestano le edificazioni presenti nei luoghidiculto e nelle aree cimiteriali. Di norma essi non prediligono la visibilità offerta dagli spazi pubblici idonei alla socializzazione (come ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] rapporto tipologico intercorrente tra questa specifica visione della morte di C. e l'arca dell'alleanza, il più venerato tra gli oggetti diculto veterotestamentari, considerata luogo della presenza di Jahvè tra gli ebrei. La Trinità sofferente fu in ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] , quale che ne fosse la natura e l'importanza. Oggetto di donazione all'Ordine furono sovente diritti parziali o totali su chiese parrocchiali e interi villaggi, compresi i luoghidiculto e sepoltura; spesso, soprattutto nella penisola iberica, i T ...
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SISTO IV
Giuseppe Lombardi
Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo († 1430) "accimator panni" (così qualificato in diversi atti notarili: [...] anima e corpo), implicava di fatto anche la validità di numerose reliquie conservate in diversi luoghidiculto. Per quanto basata sulla difesa delle teorie scotiste, l'opera di della Rovere si proponeva di conciliare pacificamente le diverse teorie ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] Non mancò poi chi si sottopose all’atto diculto a nome di un gruppo di credenti, familiari o amici, i quali in questo fino agli inizi del IV secolo a essere il luogodi sepoltura prescelto per i vescovi di Roma: nella ‘cripta dei papi’ erano stati, ...
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Tra Rinascimento e Controriforma: aspetti dell’identità civile e religiosa delle donne in Italia
Gabriella Zarri
Sommario: Il Rinascimento: alle radici dell’identità civile e religiosa delle donne ▭ [...] cittadina.
Caterina da Siena dall’Europa all’Italia
Il cultodi Caterina da Siena, da cui partiremo per un rapido sguardo direzione spirituale di Dominici, Venezia si presentava dunque ai primi del Quattrocento come il luogodi elaborazione della ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] di tradizione in primis, la ‘magia cerimoniale’ riconosciuta nei riti e nei sacramenti (purché officiati in una lingua tecnica), la spiritualità ascetica ed atletica da ordine cavalleresco, il culto finora, diventa luogodi partenza [...] Con ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] taumaturgica, si esprime nelle dedicazioni e nelle consacrazioni degli innumerevoli centri abitati o loro frazioni e quartieri, dei luoghidiculto dalle cappelle sparse per il territorio alle grandi basiliche e alle cappelle al loro interno, nonché ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...