La storia dell’Italia unita è segnata, nei suoi rapporti tra Stato e Chiesa cattolica, da un arcipelago di realtà religiose che riguardano non soltanto le istituzioni, ma anche e soprattutto le multiformi [...] onlus diculto e religione ‘piccolo rifugio’, le associazioni dei volontari e la pubblicazione periodica di sociali, collegate al santuario, che ha fatto di Pompei un luogo religioso di interesse internazionale. L’orfanotrofio femminile, l’ ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] agli edifici diculto, come risulta, per es., sia nel Lib. Pont. sia nelle fonti documentarie di età carolingia sham῾dān successivi, indipendentemente dalla forma dell'oggetto o dal luogodi produzione.Sin dagli inizi del sec. 13° la tipologia ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] la legge civile riti o cerimonie diculto divino, perché tutto ciò che si offre a Dio nel culto ha una ragion d'essere solo temi che erano propri della cultura puritana, in primo luogo l'idea che solo la libera convinzione può introdurre fede ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] ) credenze e pratiche esotiche (le 'religioni primitive' nei luoghi d'origine) sono state assorbite, diffuse e ridiffuse, producendo ogni sorta di nuovi culti e movimenti. Dal punto di vista dell'antropologia della religione, la differenza più ...
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BOTERO, Giovanni
Luigi Firpo
Nacque nel 1544 a Bene (Cuneo), oggi Bene Vagienna, l'antica Augusta Bagiennorum, terra del duca di Savoia. Il padre Francesco era di modesta condizione; della madre si [...] Carafa, tratta dei presunti vestigi e precorrimenti del culto cristiano trovati dai primi navigatori in Asia e ode alcaica latina di esultanza.
Dopo Parigi, Roma. Un altro centro cosmopolita, luogodi incontri, di intrighi, di vivaci scambi culturali ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] nella famosa novella di ser Ciappelletto non scorgeva altro che la denuncia esemplare di un erroneo culto popolare, esaltando il diverse; ma il vero luogodi pubblicazione è senz'altro Roma). Ma a parte la mancanza di testimonianze precise (nulla si ...
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SILVESTRO II
Massimo Oldoni
Buona parte delle informazioni biografiche in nostro possesso su Gerberto d'Aurillac sono riferibili all'opera di Richero di St-Remi (ca. 949-post 996), suo allievo alla [...] fine del IX secolo, era quella d'un luogodi pellegrinaggio al sepolcro dell'aristocratico fondatore Geraldo che , alla sua morte, nel 909, divenne destinatario diculto. Oddone, abate di Cluny, prende nella propria giurisdizione l'abbazia e scrive ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] la partecipazione alle decisioni, l'ambiente della sala capitolare, luogodi grande rilevanza nella vita di un'a. cistercense, anche per il fatto che, a differenza di quanto accadeva nell'ambito di Cluny e delle sue fondazioni, ogni a. cistercense è ...
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Confucianesimo
Helwig Schmidt-Glintzer
Introduzione
Si designa come confucianesimo l'ideologia, ovvero la filosofia e la teoria politico-sociale del ceto colto dell'Impero cinese. Fondato sui valori [...] tuttavia, il culto confuciano dello Stato si trovò nella necessità di accogliere altri elementi filosofici e diculto. Il anche una basilare riforma amministrativa che contemplasse in primo luogo minori oneri fiscali, una riduzione delle pene e un ...
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Pelagio I
Claire Sotinel
P., figlio di un certo Giovanni "uicarianus", senz'altro funzionario del Vicariato di Roma, era originario di questa città. Non si hanno notizie sul suo conto, prima di trovarlo [...] chierici (epp. 31, 48, 54, 63, 73, 91), ad ordinazioni di abati destinati ai monasteri (epp. 27, 28, 42, 89) e di presbiteri che prestavano servizio religioso in particolari luoghidiculto (epp. 36, 43, 86), e alla disciplina monastica (epp. 46 ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...