PARDINI
Roberto Paolo Novello
– Famiglia di scultori e architetti di Pietrasanta, attivi fra il XIV e il XV secolo a Lucca e in Versilia. I maggiori esponenti furono i fratelli Bonuccio e Antonio, figli [...] data e luogodi morte.
Nel 1446 era ricordata la presenza nel duomo di Pietrasanta di un altare detto «di Bonuccio Pardini in Arte sacra nella Versilia medicea. Il culto e gli arredi (catal., Seravezza), a cura di C. Baracchini - S. Russo, Firenze ...
Leggi Tutto
PIETRO Pettinaio, beato
Michele Pellegrini
PIETRO Pettinaio, beato. – Le vicende biografiche di Pietro ci sono note principalmente attraverso le fonti agiografiche legate alla solida fama di santità [...] devozione e d’ascesi, con segreti digiuni, l’assidua frequentazione delle chiese, numerosi pellegrinaggi ai luoghidiculto e alle perdonanze più vicine (ad Assisi, Roma, Pisa, Pistoia, La Verna); la costante immersione nei ragionamenti spirituali o ...
Leggi Tutto
LAMPO, Antonio Maria
Bruno Signorelli
Nacque verso il 1680 a Camburzano, presso Biella, da Pietro Francesco. Non è nota la sua formazione; mentre le prime notizie sulla sua attività risalgono al maggio-luglio [...] " una relazione sugli edifici diculto nelle valli di Luserna, Perosa, San Martino di S. Croce e della Compagnia della Misericordia di Torino. L'8 giugno 1744, al termine di un'attenta visita a Verrua Savoia, scrisse una memoria sulla scelta del luogo ...
Leggi Tutto
PARENTI, Marco
Lorenzo Fabbri
– Nato il 25 aprile del 1421, presumibilmente a Firenze, fu l’unico figlio maschio di Parente di Giovanni e Tommasa di Antonio Sangalli.
Tipici esponenti della gente nuova, [...] nei quali il culto delle lettere antiche si saldava con la passione per la vita civile. Negli anni Quaranta egli si unì al cenacolo di Niccolò della Luna (morto intorno al 1451), ispirato al magistero di Filelfo e luogodi formazione per giovani ...
Leggi Tutto
CAVALLARI, Aristide
Silvio Tramontin
Nato a Chioggia (Venezia) l'8 febbr. 1849, iniziò gli studi nel seminario di quella diocesi, trasferendosi poi in quello di Venezia verso la fine del corso teologico [...]
Ma se l'educazione religiosa, le pratiche di devozione e diculto, i restauri della chiesa parrocchiale ebbero, secondo Marcantonio Bragadin, luogodi ritrovo e di formazione per lavoratori e una delle prime casse operaie di depositi e prestiti ...
Leggi Tutto
DALLAMANO
Graziella Martinelli
Famiglia di artisti operosi nei secoli XVII-XVIII.
Pellegrino, nato a Modena nella prima metà del sec. XVII, morto dopo il 1700, ne fu il capostipite: pittore, risulta [...] propagandistica" e trionfante degli edifici diculto sia in quella della rappresentatività Giuseppe); Id., Note sullo spettacolo in Modena tra Sei e Settecento: i luoghi e le presenze, in Alessandro Stradella e Modena: Musica, documenti, immagini ( ...
Leggi Tutto
EMILIANI (Miani), Pietro
Giacomo Moro
Nacque a Venezia nel 1362 da Giovanni Miani, del ramo di S. Cassiano, e da Fiordelise Barbarigo.
Pur nell'assenza di notizie certe sulla prima parte della sua vita, [...] nato non prima del mese di giugno). Egli usò costantemente la forma latinizzata del cognome in luogodi quella originaria, Miani, secondo l'apparizione della Madonna sul Monte Berico e il culto che ne derivò (il vescovo benedisse la prima pietra ...
Leggi Tutto
CATALDO, santo
*
Patrono di Taranto, nacque in Irlanda, nel Munster - forse a Canty, nella diocesi di Waterford -, nella prima metà del sec. VII, da famiglia assai religiosa, di agiate condizioni sociali. [...] propagazione del culto del santo, che, proclamato patrono di Taranto, fu oggetto, a partire dal sec. XII, di una venerazione la sillaba CHAV, a designare con maggior precisione il luogodi provenienza del santo. Lo Stornaiolo ha avanzato l'ipotesi ...
Leggi Tutto
GOTIFREDO (Goffredo, Gotefredo)
Irene Scaravelli
Era figlio, probabilmente secondogenito dopo Tedaldo, di Adalberto Azzo di Canossa e di Ildegarda, nobildonna la cui casata rimane incerta poiché appare [...] i fratelli (p. 26), dato che non ci è documentato il suo luogodi sepoltura. Il Simeoni (p. 20) non citò fonti per la sua Firenze 1964, pp. 325 s., 328; P. Golinelli, Culto dei santi e monasteri nella politica dei Canossa nella pianura Padana, ...
Leggi Tutto
COSTANTINO da Loro (al secolo, Lorenzo Liberato Mochi)
Antonio Fiori
Nato a Loro Piceno (Macerata) nel 1704, entrò nell'Ordine dei cappuccini il 17 marzo 1724, forse spinto dalla devozione per s. Serafino [...] quando i neofiti rifiutarono di prendere parte alle preghiere lamaiste, che avevano il carattere dicultodi Stato; P'o-lha alle sue conoscenze mediche, modeste ma provvidenziali in quei luoghi.
Durante la permanenza nel Nepal C., oltre ad ...
Leggi Tutto
luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...