Vedi PTOION dell'anno: 1965 - 1973
PTOION (v. vol. vi, p. 535)
J. Ducat
In questi ultimi anni sono stati fatti varî scavi nel santuario e studî sulla topografia, sui culti e sui monumenti.
Nel santuario [...] presente che esso è stato preceduto (certamente sullo stesso luogo) da un edificio le cui terrecotte architettoniche (sima, stato dappertutto segnato da un muro.
Storia dei culti. La teoria di P. Guillon generalmente accettata, può esser così ...
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GIUDICI, Carlo Maria
Giuseppe Stolfi
Nacque il 25 marzo 1723 a Viggiù, presso Varese, da Giovanni Battista e Orsola Buzzi (Caprara). Il padre era intagliatore, ossia scultore di ornati, della Fabbrica [...] chiese di sostenere la prova di ammissione come scultore della Fabbrica, da secoli principale luogo della produzione di 151, 152, 163, 167, 433, 434, 450; Arch. di Stato di Milano, Autografi, 89; Culto p.a., 1089; Studi p.a., 194, 195; Milano, Arch ...
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PARISANI, Napoleone
Eugenia Querci
– Nacque l’11 aprile 1854 a Camerino, dal conte Giuseppe, uomo di solide convinzioni liberali, e dalla principessa Emilia Gabrielli, discendente di Napoleone I attraverso [...] culto del paesaggio: nel 1883 era con lui a Bocca d’Arno, sul litorale pisano, dove eseguì alcuni studi esposti nel 1885 agli Amatori e cultori di e Amedeo Bocchi, accademico di merito residente dell’Accademia di S. Luca, luogo in cui si conservano un ...
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STAVELOT
B. Evrard-Neuray
(fiammingo Stablo; Stabelaco, Stabulaus nei docc. medievali)
Cittadina del Belgio orientale, in provincia di Liegi (dip. Verviers), disposta ad anfiteatro sul versante settentrionale [...] nome - dal lat. stabulum 'luogo in cui si soggiorna, stalla, scuderia o stazione di cambio dei cavalli', - mentre sull nel corso dei secc. 7° e 8°; nello stesso periodo si sviluppò il cultodi s. Remaclo, che ebbe il suo apogeo tra il 9° e l'11° ...
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Vedi TRIPODE dell'anno: 1966 - 1997
TRIPODE
P. D'Amelio
La parola, che nell'uso moderno può indicare sia recipienti che sostegni a tre piedi, è già testimoniata in età micenea da due tavolette in scrittura [...] eclissati dal tipo orientale, ma, in connessione con il cultodi Apollo o come premi per le gare, si vedono di piccole proporzioni. Questi tipi, di cui conosciamo imitazioni in terracotta specie in età geometrica, penetrarono in Occidente dando luogo ...
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GIANNI (Giani), Giovan Battista
Micol Forti
Nacque a Cerano d'Intelvi nel Comasco intorno alla metà del XVII secolo. Nulla si conosce della formazione di questo architetto, scultore e stuccatore che [...] il luogo e la data di morte dell'artista.
Il G. lasciò un importante nucleo di collaboratori s.; Id., Il cultodi s. Antonio da Padova e memorie dell'Ordine dei conventuali in Pescocostanzo, in Bull. della Deputazione abruzzese di storia patria, XXII ...
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GUADALUPE, Monastero di
S. Andrés Ordax
Importante complesso monastico spagnolo situato al confine orientale della regione dell'Estremadura (prov. Cáceres), dipendente, per quanto riguarda l'organizzazione [...] .Insieme al primo diffondersi del culto e della devozione per la Madonna di G., infatti, si volle riconoscere realizzare una prima modesta cappella.L'importanza cultuale acquisita dal luogo, già intorno agli anni 1330-1336, è attestata dai lavori ...
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GERMANIA INFERIOR ET GERMANIA SUPERIOR, province romane
G. C. Susini
La costituzione di una o più circoscrizioni provinciali nei territorî lungo il Reno e a oriente di questo sino all'Elba (Albis) era [...] e cioè nel territorio degli Ubii, una grande ara per il culto federale delle diverse tribù, in connessione col cultodi Roma e di Augusto: l'ara avrebbe dovuto divenire il luogo d'incontro spirituale e politico delle popolazioni germaniche, come il ...
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Vedi RHESAPHA dell'anno: 1965 - 1996
RHESAPHA (Ruṣāpha, Raṣappa, Reṣef, ῾Ρησάϕα, Rhesapha)
C. Bertelli
Città della Siria del N, a S del Thapsakus a circa 35 km dall'Eufrate.
In passato, quando forse [...] di un baldacchino e di un altare. È, secondo gli studî di Lassus e di Tchalenko, il luogo destinato alla liturgia della pre-messa, di , pp. 155; 260; 299; H. Delehaye, Les origines du culte des Martyrs2, Parigi 1933, p. 210; A. M. Schneider, Liturgie ...
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ERMAFRODITO (῾Ερμαϕρόδιτος, Hermaphroditus)
L. Laurenzi
Macrobio (Sat., iii, 8) e Servio (ad. Aen., ii, 632) ricordano che esisteva a Cipro la statua di una divinità chiamata Aphroditos, rappresentata [...] come un'Afrodite barbuta, e che il suo culto fu introdotto ad Atene nel V secolo. Il nome E. originariamente fu dato ad ritenere famoso l'archetipo; e in secondo luogo, è incerto si tratti realmente di una figura bisessuale: il nudo infatti non è ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...