ZOROASTRISMO e MANICHEISMO
Red.
La religione di Zoroastro (Zarathustra), nella sua predicazione iniziale (la religione gathica) e nella sua formulazione successiva (zoroastrismo), fu il fattore centrale [...] dalla pura intellettualità del suo fondatore, che lo z., ormai popolato di demoni e di spiriti numerosi, svolto in regole di vita e diculto precise, può dar luogo a manifestazioni artistiche e monumentali.
Infine sotto il regno sassanide lo z ...
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ARSAMEIA
F. K. Dörner
Nome di due città in Commagene, che non sono ricordate nella letteratura antica, ma che, identificate attraverso iscrizioni, si possono localizzare: sono precisamente Arsameia [...] sono state descritte da R. Naumann, che visitò il luogo nel 1938 insieme con Fr. K. Dörner. Essi permetteva ai visitatori del santuario di salire sull'altura dalla pendice meridionale, dal complesso degli edifici diculto e dagli ambienti delle ...
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Vedi NEAPOLIS. - 1 dell'anno: 1963 - 1973
NEAPOLIS
D. F. Lazaridis
1° (v. vol. v, pag. 388). - Antica città greca della tracia egea, colonia di Thasos fondata su di una penisola rocciosa e fortificata [...] sua descrizione però non lascia alcun dubbio che da questo luogo sia passato l'esercito di Serse (Herod., vi, 109-112).
Un po' che si trova di fronte alla classica figura di Atena, è molto probabilmente una copia della statua diculto.
Le ricerche ...
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PRIENE (Πριήνη, Priene)
A. Giuliano
Città della Caria, sulle pendici del monte Micale, a breve distanza dell'antico golfo Latmico, antistante Mileto.
Storia. - Alla fine dell'VIII sec. a. C. apparteneva [...] La necessità di non allontanarsi molto dal vecchio insediamento determinò la scelta di un luogo non troppo messo in rapporto alla dominazione tolemaica della Ionia (per gli edifici diculto minori v. oltre: case).
Agorà. - Centro della città era ...
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MERCATO (μάκελλον; macellum, emporium)
R. A. Staccioli
Non è ancora del tutto chiara la tesi che tende a dissociare, per il mondo greco, il concetto di m. da quello di agorà, soprattutto per quanto riguarda [...] le cui origini vanno tuttavia ricercate nei m. sorti, fin da epoca arcaica, soprattutto presso santuari e luoghidiculto (ma anche lungo strade e presso incroci strategici), non solo indipendentemente dall'agorà ma spesso dallo stesso agglomerato ...
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Vedi ELEUSI dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
ELEUSI (v. vol. iii, p. 301)
L. Beschi
Scavi recenti si sono limitati a chiarire il carattere e la storia dell'area ad O dei Grandi Propilei.
Essa è interessata [...] con la aghèlastos petra, rappresenterebbe il segno diculto dell'arrivo di Demetra nella regione. Del palazzo miceneo, tre lati interni, una cavea di 7 gradoni, tre file di 7 colonne e l'anàktoron, conservato nel luogo originario, lungo la parete S. ...
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MENELAO (Μενέλαος, Μενέλας, Μενέλεως, Menelaus)
E. Paribeni
Mitico eroe ellenico, re di Sparta, fratello di Agamennone e sposo di Elena. Generalmente è detto figlio di Atreo, più di rado nipote di quest'ultimo [...] Zeus, M. stesso è oggetto di quel peculiare culto eroico quasi divino che s'incontra nel paese spartano, e ha un suo proprio santuario alla periferia della città, il Menelaion. Il ritrovamento in questo luogodi una massa di piccoli ex voto plumbei ...
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Anglosassoni, Arte degli. Avori
T.A. Heslop
AVORI
Gli elementi che permettono di riferire piccoli oggetti preziosi, come gli avori, a un particolare luogodi origine sono, generalmente, la presenza [...] del santo, e il 1066, quando il culto dei santi anglosassoni subì probabilmente un regresso. Il Tau di Alcester (Londra, British Mus.), così chiamato dal nome del luogodi rinvenimento, nel Warwickshire, apparteneva invece, molto probabilmente ...
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PERETTI GRIVA, Domenico Riccardo
Paolo Borgna
Giovanna Galante Garrone
– Nacque il 28 novembre 1882 a Coassolo (valli di Lanzo), presso Torino. Fu ultimo di dieci figli, tre dei quali morti infanti, [...] – con profondo culto dello Stato e fiero spirito d’indipendenza – non gli impedì di focalizzare l’attenzione tra le prime foto una del Duomo di Vercelli, del 1914, e una di documentazione del luogodi un assassinio a Mongrando, dove era pretore ...
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NINFE (Νύμϕαι)
H. Sichtermann
Divinità greche della natura, dall'aspetto di giovani fanciulle; non posseggono una mitologia uniforme a causa del loro numero; il loro nome deriva dal termine con cui comunemente [...] ; il loro signore era Pan assieme al quale erano venerate. Il loro culto, nelle sue forme di proporzioni modeste, si estese in tutta la Grecia e al di fuori di essa; luoghidiculto sono noti in Atene, tra l'altro sulla pendice nord-occidentale dell ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...