OVIEDO
A. Arbeiter
(Oveto, Ovetao nei docc. medievali)
Capoluogo della regione autonoma delle Asturie (v.), nella Spagna settentrionale.O. venne fondata quando nelle Asturie si formò un regno cristiano [...] di religiosi strinse con l'abate Fromistano e il nipote di questi, il presbitero Massimo, un patto relativo a un monastero di recente creazione dedicato a s. Vincenzo nel luogo probabilmente nell'808; il cultodi quest'ultima dovette essere trasferito ...
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FERRI, Ciro
Laura Falaschi
Nacque a Roma, nella parrocchia di S. Maria in Trastevere, il 3 sett. 1633 da Clara Bonilla, romana, e Antonio Auriga "alias Ferri" (L. Falaschi, in Pascoli [1730], ed. crit. [...] (p. 243) quali possibili continuatori dell'opera in luogo del mediocre S. Corbellini, fossero all'epoca gli C. F. "Agiografi" di S. Teresa d'Avila, in Culto dei santi, istituzioni e classi sociali in età preindustriale, a cura di S. Boesch Gajano-L. ...
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Cucina
Eva Barlösius e Anna Laura Palazzo
Il termine cucina, che deriva dal latino coquere, "cuocere", ha, come i suoi corrispettivi in molte lingue europee, un duplice significato: indica da un lato [...] cisterna, simboleggiava la continuità della famiglia attraverso il culto degli antenati, Lari e Penati, identificati con il l'introduzione di sportelli disposti in verticale in luogo del coperchio ribaltabile e l'innalzamento del piano di posa per ...
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BERGAMO
A. Bianchi
(lat. Bergomum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Posta al limite meridionale dei primi colli delle Prealpi bergamasche, allo sbocco delle valli Seriana e Brembana, nel [...] cattedrali. La prima, S. Alessandro, sorta extra moenia sul luogo del martirio del santo a N-O della città; la seconda prima da conflitti di natura religiosa durante il dominio longobardo (S. Vincenzo era probabilmente consacrata al culto ariano). Da ...
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PAPA
M. Mihályi
Fin dalle sue confuse origini l'episcopato di Roma puntò ad affermare il proprio vescovo come p., guida di tutti i seguaci di Cristo: compito difficile, il cui carattere subì nei secoli [...] I p. greci svolsero un ruolo determinante nello sviluppo del culto della Vergine in Occidente, promosso dalla corte bizantina già nel con quella di Maria, che, in quanto regina, simboleggiava la Chiesa, alla quale in primo luogo Giovanni VII si ...
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TOMMASO d'Aquino, Santo
E. Simi Varanelli
Filosofo e teologo, nato a Roccasecca (prov. Frosinone) intorno al 1224-1225 dalla famiglia dei conti di Aquino e morto nel 1274.
T. entrò come oblato nel monastero [...] era in primo luogo determinato un conflitto tra la facoltà delle arti e quella di teologia, che culto come se fosse Dio stesso. La devozione può esprimersi anche verso immagini povere di pregi artistici e non apprezzabili perciò dal punto di ...
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TINO di Camaino
F. Aceto
Scultore e architetto, nato a Siena intorno al 1280 e morto a Napoli nel 1336 (Schulz, 1860, IV, nr. CDXIII; Minieri Riccio, 1883a, p. 205).
È verosimile che si sia formato [...] culto dei morti propagandato dalla corte angioina (Morisani, 1970, pp. 88-95; Enderlein, 1997). Gli scarti di 'architetto napoletano Francesco di Vico (o di Vito; Morisani, 1945, pp. 123-124).
Questa considerazione vale in primo luogo per il monumento ...
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BARI
G. Bertelli Buquicchio
(gr. Βἁϱιον; lat. Barium)
Città della Puglia, capoluogo di regione. Situata lungo la costa adriatica è sede di un importante porto mercantile, già conosciuto nel Medioevo.La [...] della basilica di S. Nicola a opera di Elia, abate di S. Benedetto, sul luogo della cittadella Variazione su un tema obbligato, in S. Nicola di Bari e la sua basilica. Culto, arte, tradizione, a cura di G. Otranto, Milano 1987, pp. 259-303 ...
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GIACOMELLI, Mario
Marco Andreani
Nacque il 1° agosto 1925 a Senigallia (Ancona), da Alfredo e da Libera Guidini. Ebbe due sorelle, Maria e Jole (un fratello nato prima di lui e chiamato Mario morì nel [...] di malati di Lourdes e Loreto (tutti luoghi in cui ritornò più volte negli anni a seguire). Con le serie fotografiche didi Giacomelli dedicate ai canti rituali di questua del Cantamaggio e della Pasquella, antichi riti propiziatori legati al culto ...
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FIBULA
V. Bierbrauer
Con il termine di f., dal lat. fibula, si indica in generale un fermaglio da veste in metallo in cui la terminazione libera di uno spillo viene infilata o incastrata in un fissaggio.Le [...] , in epoca tardoantica e altomedievale, le f. vennero assai di rado utilizzate come contenitori di reliquie ed esse non hanno pertanto alcun rilievo in tale culto. Il pezzo più significativo tra le scarse testimonianze è la preziosa f. a staffa ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...