BENINCASA
Carlo Natali
Nacque probabilmente intorno all'anno 1375. Nulla si conosce della sua famiglia; è più probabile che il nome di Benincasa non sia un cognome, ma il suo nome proprio. Incerto è [...] Giani, la notizia dello spostamento di B. dal rifugio sul monte Amiata in un luogo ancora più ritirato presso Monticchiello); (sulle varie vicende relative al corpo di B., cfr. Serra, coll. 1239 s.).
Il cultodi B., iniziato subito dopo la sua morte ...
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CANI, Nicolò
Giampaolo Pisu
Nato ad Iglesias il 20 maggio 1670 da una delle più nobili famiglie del luogo, iniziò gli studi umanistici e teologici nel cenobio domenicano della sua città e li proseguì [...] dottrina cristiana; notevole (tit. I, cap. IV) è la minutissima elencazione dei modi di praticare il culto e di insegnarlo insistendo sulla opportunità di adattare lo svolgimento delle funzioni ecclesiastiche e specie della predicazione ai bisogni e ...
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Gea
Emanuele Lelli
L'antichissima madre Terra, all'origine del mondo
Come è nato il mondo? Secondo il mito greco alla sua origine sta Gea, la Terra, madre di tutte le altre divinità simboleggianti gli [...] concedi. Grazie a te gli uomini sono fecondi di figli e ricchi di messi".
Il cultodi Gea, sicuramente molto diffuso in età più in odio questi suoi figli spaventosi, li rinchiude in un luogo infernale al centro della terra, il Tartaro. Crono, però, ...
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Andrea, Santo
A. Simon
Apostolo, fratello di Simon Pietro e come lui pescatore a Cafarnao (Mt. 4, 13-20; Mc. 1, 16-18), discepolo del Battista secondo Giovanni (Gv. 1, 35-41), fu il primo a seguire [...] legata al culto e alla diffusione delle sue reliquie: traslate infatti nel 356 ca. da Patrasso (luogo del suo ss.), in cui nessun cenno è fatto tuttavia a una forma particolare di croce, che fu rappresentata infatti in tutto il corso del Medioevo ...
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BERNARDO, santo
Zelina Zafarana
Nacque, non sappiamo dove, intorno alla metà del sec. XI. I bollandisti, cui è dovuta l'edizione degli Atti, anonimi, della vita di B., non danno peraltro alcuna notizia [...] di s. Martino nella chiesa di S. Maria e S. Giovanni ebbe luogo - dopo consultazioni di B. con Guitmondo vescovo di Aversa, e con la collaborazione di Gionata e la partecipazione dei vescovi di Teano e di più antichi, alcun culto particolare, e che ...
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anglicanesimo
Massimo L. Salvadori
Una Chiesa nata da un re
Il termine anglicanesimo fa riferimento alla dottrina e alle istituzioni della Chiesa nazionale inglese e di tutte le altre Chiese della comunione [...] del re erano state in primo luogo politiche, determinate cioè dalla volontà di avere nel proprio paese una Chiesa fu autorizzato il matrimonio dei preti e venne respinto il culto delle immagini. Successivamente Elisabetta I (salita al trono nel ...
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BONFADINI, Antonio
Dante Balboni
Nacque a Ferrara agli inizi del secolo XV, ed ivi compì la sua formazione universitaria (Borsetti, pp. 326-327). Nel 1439 entrò nell'Ordine francescano (forse in seguito [...] parrocchiale di S. Stefano, denotante il luogo in cui fu sepolto (G. E. Alboni, Mem. della plebale di Cotignola, di S. Francesco, riedificata dal notaio Giovanni Marozzi sotto il pontificato di Sisto IV (1471-84) e consacrata il 14 apr. 1495. Il culto ...
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vudu
(anche vodun, vudun, vodon, vodoun, voudou, voodoo) Termine impiegato per indicare la tradizione religiosa autoctona specifica delle regioni dell’Africa occidentale affacciate sul Golfo di Guinea, [...] ha dato luogo storicamente a elaborate istituzioni religiose incentrate su santuari e collegi sacerdotali, maschili e femminili, ovvero su una presenza diffusa nella società di gerarchie più o meno formalizzate di praticanti del culto. La contiguità ...
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ANGELO da Furci
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Agostiniano, beato - secondo un culto locale confermato nel secolo scorso - nacque a Furci (Abruzzo) nel 1246 da Adalipto e Albizia (o Abbazia), entrambi, secondo la tradizione, di [...] da un arciprete del luogo cui A. avrebbe chiesto la traslazione.
A. avrebbe scritto un commento al Vangelo di Matteo, oggi, comunque, ... Angelo a Furcis..., Romae 1888 (processo di conferma del culto, con ampi rinvii agli scrittori dell'Ordine dei ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...