Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] delle sue funzioni e la campagna di edificazione delle città e degli edifici diculto. Il grado più alto del ministero tale dimensione ha potuto essere applicata anche ad altri luoghi e circostanze53. Anche se la crociata nel Vicino Oriente ...
Leggi Tutto
Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] questo, l’autore individuava la necessità di rivolgersi a un pubblico ampio, di fare ricorso a strumenti capaci di raggiungere i ‘cristiani’ fuori dai luoghidiculto, sempre più spesso disertati:
«Nei libri perciò di piccola mole, nei fogli volanti ...
Leggi Tutto
«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] 1).
Culto «spirituale» è certo meglio di «razionale», per tradurre logikē20. Si è detto che questo significato morale diculto razionale non Manzoni parlava dell’impero romano come luogodi violenza («una vita intera di meriti non basta a coprire una ...
Leggi Tutto
Storia della messa in Italia
Manlio Sodi
Sommario: Premessa ▭ Dal 1861 al 4 dicembre 1963. Dall’Unità d’Italia al pontificato di Pio X (1861-1914) - Il sorgere e lo sviluppo del movimento liturgico [...] il ‘graduale’ (simile al salmo responsoriale), il cui nome deriva dal luogo (gradus, gradino) in cui esso è letto o cantato, ed è molto raccomandata; la messa va vista come un unico atto diculto dall’inizio alla fine; e viene estesa la facoltà ...
Leggi Tutto
Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] suoi seguaci a ricevere la comunione nelle Chiese anglicane; le 'chiese' da lui fondate vennero registrate come luoghidiculto dissidenti solo dietro istigazione delle autorità ecclesiastiche. Senza dubbio, l'etica metodista deve molto a precedenti ...
Leggi Tutto
La croce in Oriente
Mauro della Valle
In questo contributo si tratterà della croce da Paolo ai Padri della Chiesa, fino alla fine dell’Iconoclastia: le origini e la diffusione del culto della vera croce [...] Elena, la quale, come la più augusta delle ambasciatrici, si reca di persona pellegrina in Terrasanta, promuovendo la ricerca di oggetti e luoghi sacri nonché la costruzione di edifici diculto che poi sarà il figlio a portare a termine.
Queste non ...
Leggi Tutto
Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] borghesia, il riconoscimento del libero pensiero, la libertà diculto e la democrazia, la ‘modernità’ irrompe nella , scelgono come specifico campo di apostolato alcune specifiche forme di povertà o luoghidi emarginazione, come le Oblate del ...
Leggi Tutto
Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] che quelle del diritto comune, esercitare il loro culto, riunirsi in associazioni, possedere, fare dimostrazioni Rosmini, papa Giovanni, Mazzolari, esemplari in primo luogodi un rapporto di amore «alla tradizione, alle tradizioni», coniugato con ...
Leggi Tutto
Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] teismo e deismo). Infine, l’Antico, come luogodi proiezione e applicazione del nostro discorso articolato secondo i l’importanza dell’iniziazione varia diculto in culto e, all’interno dello stesso culto, come insegna il caso di Iside, a seconda del ...
Leggi Tutto
L'Italia di Trento, l'Italia senza Trento
Vincenzo Lavenia
Illiade per le cose di Germania, Italiade
A più di cento anni dalla chiusura del concilio, la città di Trento meritò una descrizione a stampa [...] devozione che poteva toccare persino i luoghidi sepoltura dopo la morte e le di stampa e diculto. Vi era il rischio, scrissero, «di mettere fra le mani di tutti, senza aver conto della capacità dello spirito, e della rettitudine del cuore di ...
Leggi Tutto
luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...