ANNONE, santo
Vittorio De Donato
Nato a Verona nel primo quarto del sec. VIII da nobile famiglia, divenne vescovo di quella città molto probabilmente tra la fine del 750 e l'inizio del 751, dopo essere [...] A.); fu opera sua il ristabilire in grande onore il culto dei SS. Fermo e Rustico, la traslazione dei quali da Trieste ebbe luogo per suo interessamento (sulla tomba di questi due santi A. pose un preziosissimo velo serico che portava ricamate figure ...
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Vulcano
Emanuele Lelli
Il dio del fuoco e dei vulcani
In Grecia, Efesto è il dio della metallurgia, sposo di Afrodite o di una delle Cariti (le romane Grazie), creatore di armi straordinarie e di splendidi [...] naturali che hanno come protagonista il fuoco, in primo luogo all’eruzione dei vulcani.
Volcanus è quindi il simbolo che scatena, terribili per l’uomo. Anche per questo motivo i cultidi Vulcano erano collocati, a Roma e in tutta l’Italia antica ...
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Cerere
Massimo Di Marco
La dea romana delle messi
Cerere (identificata con la dea greca Demetra) era la dea della fertilità dei campi. Nella vicenda mitica di sua figlia Proserpina (Persefone per i [...] festa delle Cerealie (19 aprile). Altre feste e sacrifici avevano luogo alla fine della semina e all'inizio della raccolta. A partire il culto
Pacificata, Demetra fa sorgere le messi dai campi, riempie la Terra di foglie e di fiori, e rivela ai re di ...
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Il patrono di Padova, un frate predicatore
Di origine portoghese, sant'Antonio di Padova agli inizi del 13° secolo si fece con entusiasmo frate francescano. Ebbe fama di grande predicatore e guaritore, [...] celebra il 13 giugno, giorno della sua morte) e nel 1946 dottore della chiesa. Il centro del suo culto è la basilica eretta a Padova sul luogo della sua tomba.
A sant'Antonio di Padova sono attribuiti anche alcuni miracoli: tra gli altri un episodio ...
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Nacque, non sappiamo dove, intorno alla metà del sec. XI. I bollandisti, cui è dovuta l'edizione degli Atti, anonimi, della vita di B., non danno peraltro alcuna notizia cronologica circa i due manoscritti [...] di s. Martino nella chiesa di S. Maria e S. Giovanni ebbe luogo - dopo consultazioni di B. con Guitmondo vescovo di Aversa, e con la collaborazione di Gionata e la partecipazione dei vescovi di Teano e di più antichi, alcun culto particolare, e che ...
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Erinni
Massimo Di Marco
Demoni greci della vendetta
Le Erinni, divinità dall'aspetto pauroso, identificate a Roma con le Furie, perseguitano i colpevoli dei delitti contro i consanguinei, puniscono [...] in cui avevano luogo i processi dell'Areopago (il tribunale in cui si discutevano le cause di omicidio) e di far giurare solennemente l'ira delle Erinni cessa ed esse prendono dimora e culto, come Eumenidi, sulle pendici dell'Acropoli. Il processo a ...
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Anatomia
Aree di a. Nome di alcune aree della corteccia cerebrale collegate ad aree di proiezione che, secondo P.E. Flechsig, presiederebbero alle più elevate funzioni della corteccia.
Astronomia
A. stellare [...] dell'a., di armi o materie esplodenti, anche se occultate e tenute in un luogodi deposito.
Le disposizioni di questa norma le ‘società’ o ‘scuole’ di profeti (nĕbi’īm ecc.) del mondo semitico, quanto le a. a scopo diculto (tìaso, éranos) in Grecia ...
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immortalità Condizione di non essere soggetto alla morte.
Religioni antiche e politeistiche
Le prime forme di una credenza nell’i. equivalgono a manifestazioni dell’incapacità di concepire uno stato [...] o quasi, per cui essi diventano oggetto diculto. Così alla visione dello stato di morte come una continuazione più scialba ed culturale che privilegia la vita di questo mondo. Si parla sovente dello Shĕ’ōl come del luogo triste e oscuro in cui ...
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L’atto e il modo di scoprire e spiegare quanto in uno scritto o discorso appare oscuro od oggetto di controversia, di attribuire un significato a ciò che si manifesta o è espresso in modo simbolico, attraverso [...] ., le pratiche generali in uso nel luogodi conclusione del contratto). Di fondamentale importanza è il principio enunciato dall risale a Tacito, che nella Germania, menzionando il culto che la tribù germanica dei Naharvali riservava alla coppia ...
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Religione
Secondo il Codex iuris canonici, luogo destinato, su licenza dell’Ordinario, al culto divino in favore di una comunità o di un gruppo di fedeli e al quale possono accedere anche altri fedeli [...] restare tutta la vita nella congregazione. O. salesiano A imitazione di quello fondato a Torino da s. Giovanni Bosco come luogodi accoglienza di giovani sbandati ed emarginati, dal 1841 questo tipo di o. si è diffuso in tutto il mondo, con l’azione ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...