GIUNTINI (Junctinus o Junctin), Francesco
Germana Ernst
Nacque a Firenze il 7 marzo 1523 (stile fiorentino 1522). Le notizie biografiche su questo carmelitano, che fu maestro di teologia, letterato [...] 1545 e il 1550, aveva trascorso un periodo di grandi difficoltà: nel 1557 ebbe luogo una vera e propria catastrofe cui il G vero e proprio sacrificio che scaccia l'idolatria e ogni falso culto: l'opuscolo fu ristampato nel 1565 insieme con un Trattato ...
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GUIDICCIONI, Bartolomeo
Rotraud Becker
Nacque a Lucca nel 1469, figlio di Giovanni, attestato come gonfaloniere nel 1460, e di Angela di Niccolò Pietro Burlamacchi. La famiglia apparteneva alla nobiltà [...] dal rischio di innovazioni sulla fede e sul culto e da discussioni su decisioni di precedenti concili; il papa avrebbe dovuto decidere sul luogo delle sedute ed era compito di Carlo V ordinare ai protestanti di recarsi al concilio ovunque esso si ...
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ZACCARIA, santo
Paolo Delogu
Di origine greca, figlio di Policronio, apparteneva probabilmente ad una delle numerose famiglie che si trasferirono dall'Oriente a Roma tra la fine del VII secolo ed i [...] da parte dell'imperatore Leone III Isaurico. Il luogo e la data di nascita sono sconosciuti. In famiglia dovette ricevere nell'ottobre 742 si insediò a Costantinopoli mostrando di voler restaurare il culto delle immagini. Sembra che il patriarca lo ...
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Iniziazione
Stefano Allovio
Nell'ambito dell'antropologia culturale e dell'etnologia, si parla di iniziazione quando, in occasione di specifici eventi rituali, il singolo individuo muta il suo status [...] dvi-ja ("due volte nato"). Questo caso può essere emblematico di un secondo tipo d'iniziazione inerente all'introduzione di un individuo a un particolare culto.
La vita di un essere umano può, quindi, essere segnata da differenti fasi caratterizzate ...
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Anacoreta
C. Lapostolle
L'a. è 'colui che si pone fisicamente lontano dal mondo' (il verbo gr. ἀναχωϱεῖν significa 'starsene appartati'); il termine corrisponde a quello di 'eremita', più frequente [...] e 7° si sviluppò un autentico culto. Ogni comunità raccolse così la propria dal sec. 9° divenne il luogo d'incontro dei cristiani venuti da . 13°, unisce in un solo volume immagini di a. celebri a quelle di altri di minor fama (Roma, BAV, lat. 375 ...
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PIETRO da Verona, santo
Marina Benedetti
PIETRO da Verona, santo. – Nulla si conosce della famiglia di questo frate predicatore e inquisitore (la tradizione secondo la quale proviene da una famiglia [...] , per la diffusione del culto e la repressione dell’eresia (Pellegrini, 2007, pp. 225-234).
La morte di frate Pietro da Verona si ciclo di affreschi di Vincenzo Foppa sul martirio dell’inquisitore. Il trasferimento definitivo dell’arca ebbe luogo nel ...
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DALLA COSTA, Elia
Bruna Bocchini Camaiani
Nacque a Villaverla, nei pressi di Vicenza, il 14 maggio 1872, da una famiglia della piccola borghesia. Il padre Luigi, segretario comunale, educò da solo Luigi [...] diocesi di Padova.
Il suo programma pastorale si incentrava sui tre cardini fondamentali dell'"istruzione religiosa, del culto eucaristico, di una pastorale che si ispirasse in primo luogo ai temi della misericordia e del perdono. Lo stesso decreto di ...
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BONA, Giovanni
Lucien Ceyssens
Nacque a Mondovì in Piemonte il 10 ott. 1609 da Giovanni Battista, ufficiale dell'esercito, e Lucrezia Zuchena. Studiò per cinque anni umanità presso i gesuiti della sua [...] , uomo di studio e di una erudizione patristica molto estesa, assai penosi: nel corso di essi ebbe luogo infatti, non ), il Nouveau testament de Mons, il culto della Vergine e specialmente i Monita salutaria di Widenfelt, i riti cinesi.
Fra questi ...
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FANINI, Fanino (Fannio Camillo)
Lucia Felici
Nacque a Faenza (od. provincia di Ravenna) intorno al 1520 da Melchiorre e Chiara Brini. Un suo biografo, Giulio da Milano, lo dice "giovine" nel 1550.
La [...] non sono utili e quindi non e valido il loro culto. Da altre dichiarazioni delle stesse monache risulta quanto la non fosse in due o tre luoghi o dell'uno o dell'altro Testamento. Ponea nel cominciamento di ciascheduna sua scrittura: non moriar sed ...
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INTORCETTA, Prospero (Yin Duoze, Juesi [Il Saggio])
Elisabetta Corsi
Nacque a Piazza Armerina il 28 ag. 1625. All'età di sedici anni i genitori lo iscrissero al Siculorum Gymnasium di Catania per studiare [...] ebbe luogo l'ordinazione sacerdotale.
Avendo ormai espresso numerose volte il desiderio di essere inviato in terra didi cui uno inedito, diretti alle autorità di Propaganda Fide, l'I. affrontò una serie di questioni cruciali relative al culto ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...